Franco Battiato e Paolo Conte - Foglietti giapponesi [1]

THREAD PADRE

gia' che ci siamo, un divertissement (da http://vue.splinder.com)

Nel corso di questi primi giorni dell’autunno 2004 sono apparse su vari mezzi d’informazione notizie, mezze ammissioni e smentite su una possibile collaborazione tra Franco Battiato e Paolo Conte, che sarebbe dovuta culminare in un tour internazionale. In realtà, quando queste voci si sono diffuse, la collaborazione era già fallita per insanabili contrasti tra i due artisti. Del frutto di due pomeriggi di lavoro sono rimaste solo tre copie di un’incisione di un brano inedito: la prima è seppellita nei cassetti di Mario Luzzatto Fegiz, che se ne è completamente dimenticato; la seconda è nelle mani di Vincenzo Mollica, che sta facendo il furbo e nega l’esistenza del nastro; la terza l’ho recuperata per conto di un cliente. Putroppo, da quando la canzone “Foglietti Giapponesi” è entrata in mio possesso per vie che non intendo approfondire, numerosi “incidenti” hanno colpito la mia persona, a confermare che l’industria discografica non ha nessuna intenzione di fare uscire il singolo. Per questa ragione ho deciso di diffonderne il testo su Violent Unknown Event: se del segreto vengono messi a parte tutti i lettori del blog, io sono automaticamente al sicuro perché diventa un segreto di Pulcinella (che tutto l'establishment discografico, comunque, si affretterà a smentire).

Un’ultima nota: le “incompatibilità” emerse tra Battiato e Conte si avvertono già negli ultimi versi del testo [Lucas Corso].

Foglietti giapponesi
(Testo e musica: F.Battiato/ P. Conte)

E sì che è tutto un azzardo
Mentre stringi la mano nella mia
Profumo di colonia parigina
E una Bugatti lontana se ne va

Tracce di misteri eleusini
Sparse tra Cartagine e Alessandria
Farsi la barba non è sempre un piacere
Non è sempre un piacere

Intanto le sorelle latine s’avvicinano
La belle epoque scorre su di noi
E tu danzi altera e te ne freghi
Cade l’ Europa e volteggi pure tu

Alla ricerca delle membra di Osiride
Abbandonate da Seth lungo tutto il Nilo
Segni di immanenza nei gesti quotidiani
Evocano memorie antidiluviane

E un gingerino è quello che ci vuole
Quando il Kaiser fa la voce grossa
La tua scollatura è troppo generosa
In questa stanza d’albergo art dèco

Non è coi gingerini che si tocca l’Assoluto
La sanno lunga sul delta del Niger
Per impegnarsi in pratiche sciamaniche
Meglio mandragola e foglie di caucciù

Sai me ne infischio di ogni complicazione
E me ne resto qui a Cap Saint Martin
Mi basta toccare la sottana di lei
E fumare un pugno di Gauloises

Ma il coito non è solo atto voluttuario
Bastet si spogliava per placare gli dèi
La tecnica kundalini della ritenzione del seme
Tra le magnolie perdute dei giardini di Babilonia



[qui la registrazione si fa inintelligibile, continua ancora per una o due strofe; poi rumori di quella che potrebbe essere una colluttazione]

Commenti

  • mentre cercavo buona musica del passato su youtube mi sono imbattuto in un commento commovente sul Battiato delle origini:

    Questo è l'unico BATTIATO che stimo alla follia....., io ero proprio al concerto di quel periodo, lui aveva distribuito centinaia di quelle maschere, era supporter della band UFO, quando è apparso in calzamaglia con un boa rosa saltando da tutte le parti, la gente ha cominciato a fischiare definendolo un buffone, è lì che ho capito di essere avanti perché io lo stavo amando alla follia, poi arrivò con il serpentone di plastica trasparente che qui vedete un pezzo solo alla fine, iniziò a copulare con questo in piedi sopra il sintetizzatore, le luci stroboscopiche e la musica elettronica sparavano migliaia di vibrazioni............ poi per me è morto e per voi è diventato famoso.........
  • Il testo a capothread potrebbe rappresentare la Canzone Definitiva che spazza via la tradizione musicale dell'Occidente (solo dal Frescobaldi in poi, però). Peraltro le fanbase di Battiato e Conte presentano delle zone di intersezione interessanti.
  • rodolfo::1403350

    secondo me conte è fascio
    hahaha, tra l'altro non lo penso davvero, chissà che cazzo volevo dire (ma in realtà lo so)
  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    Ti hanno sempre affossato troppo poco.
  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    P.s: Non tu, gonzo
  • Il suo status su facebook è "fuori piove un mondo freddo".


    ahahaha
    non ricordavo questo tuo post, forse perche' accecato dalla nostra distanza ideologica di quel tempo (che nel frattempo si e' forse mitigata)