A Rebis

f205v
f205v Il Signore della Merda


Rebis, rimembri ancora
quel tempo della tua vita asphaltita,
quando beltà splendea
nelle tette tue ridenti e fuggitive,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di erezione testavi?

Splendevan le quiete
pagine, ed i siti d'intorno,
al tuo popputo petto,
allor che all'opre femminili intenta
postavi, assai contenta
di quella vaga peluria che in mutanda avevi.
Era la figa odorosa: e tu solevi
così farci menare il cazzo.

Io il lavoro penoso
talor lasciando e le sudate borse,
ove il tempo mio tutto
e di me si spendea la miglior parte,
d'in su i veroni del paterno internet
porgea gli occhi al color della tua pelle,
e la mia man veloce
già percorrea la turgida asta.
Mirava il petto ameno,
la figa dorata e le forme,
prima Danci da lungi, e quindi Inospitale.
Lingua mortal non dice
quel ch'io sentiva in mano.

Che pensieri sozzi,
che sborrate, che post, o Rebis mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanto seme,
il cazzetto si spreme
acerbo e spompinato,
e tornami a doler il mio filetto.
O asphalto, o asphalto,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perchè di tanto
inganni gli utenti tuoi?

Tu pria che il Piggio inaridisse il sito,
chiusa a Monaco combattuta e vinta,
scomparivi, o tenerella. E non facevi veder
il fiore delle coscie tue;
non ti molceva il core
la dolce lode or della negra vulva,
or delle tette inalberate e sode;
nè teco le compagne ai dì festivi
postavano le minne.

Anche perìa fra poco
la speranza mia dolce: agli anni miei
anche negaro i fati
la pugnezza. Ahi come,
come passata sei,
cara compagna dell'età mia nova,
mio sborrato seme!
Questo è il sito? questi
i diletti, i post, i DQ, gli azzurri,
onde cotanto ragionammo insieme?
questa la sorte degli ultimi utenti?
All'apparir del Piggio
tu, misera, postasti: e con la mano
il freddo mouse ed una webcam ignuda
non mostravi mai neppure di lontano.
Taggata:

Commenti

  • Leggerei volentieri le recensioni di rodolfo e inospitale (della poesia, non delle carni rebische)
  • rodolfo

    6.5
  • Oggi ho modduppato f205v per ben due volte. È proprio vero quello che dice una nota canzonetta: "Non è morto ciò che può attendere in eterno, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire".
  • bravo ma muori
  • effe come foscolo

    REBIS QUESTO SFORZO E' DA RIPAGARE
  • System
    modificato 30 marzo 2017
  • f205v
    f205v Il Signore della Merda
    minchia che ascensore!
    +4 nella prima mezz'ora, poi le armate di rodolfo hanno rosicato. (Rebis, non ti meritano, le foto delle tette mandamele in privato)
  • troppo tardi
  • f205v, credo sia la prima poesia che mi dedicano, mi sento importantissima, grazie :*
  • ma chi sono i froci che moddownano?

    comunque complimenti.
  • cristo é dal 2014 che non si vedevano tette grazie rebis sono piú femminista di prima.
  • scotto

    comunque pure io ti ho scritto delle poesie
  • ma quale moddown ma siete completamente rotti nel culo, ho mandato la foto a sei adesso
  • Credo che f si lamentasse del moddown al suo 3d.
  • Quando sono entrato ieri nel thread, la foto di rebis era a 2 e f205v aveva già commentato che il massimo era stato a 4. Quindi tra di noi ci sono almeno due infami.

    scotto::1759167

    comunque pure io ti ho scritto delle poesie


    Se è per questo, anche Mussolini e Stalin scrivevano poesie.
  • - toto morto
    + toto moddown
  • aspetta questa poesia è una roba desolante, spero siamo tutti d'accordo
  • Sì ma ha funzionato, quindi ok.
  • Per quanto mi riguarda questa poesia ha avuto successo esattamente dove dante con beatrice ha fallito.
  • rodolfo::1759218
    aspetta questa poesia è una roba desolante, spero siamo tutti d'accordo
    Componimenti poetici non molto peggiori di questo costituirono l'humus culturale per il Risorgimento.
  • scotto

    benché si affermi comunemente che è possibile dire "molto migliore" io continuo a trovarlo spiacevole.

    comunque rebis la foto sarebbe stata molto migliore se avessi sballonzolato un po'.
  • scotto

    p.s. rebis voglio congedarmi da te con questo sonetto che ho scritto or ora in un impeto di sentimento. prego di fare silenzio mentre declamo: uhm. coff.
    non dovrebbe essere sempre così
    e io dico, e se le tue labbra che amavo
    devono toccare quelle dell'alcolista
    e le tue care e forti dita afferare
    il suo "cuore"
    come fecero con il mio in sogno
    non molto tempo fa

    su un altro volto giaceranno i tuoi capelli
    in un silenzio profondo, lo so
    o scrivendo parole grandi, da illetterati
    perché pronunciate troppo forte
    rimarresti inerme di fronte agli spiriti del fiume

    quando succederà, dico, quando succederà
    tu del mio cuore
    mandami due piccole parole
    e io verrò
    fino dal caso umano
    e gli prenderò le mani dicendo

    accetta da me ogni felicità

    poi volterò la faccia
    e sentirò il mio uccello

    cantare terribilmente lontano
    nelle terre desolate.
  • Leopardi G.

    rodolfo::1759218
    aspetta questa poesia è una roba desolante, spero siamo tutti d'accordo

    Stimatissimo dottor Rodolfo,
    mi rialzo or ora dalla mia tomba puteolente per plaudere pubblicamente al giovane f502v che pare aver colto appieno lo spirito vivido e triste del mio primo poetare.
    Egli, nel motteggio dei miei versi, non manca di tramettere un certo qual senso di indomito coraggio di fronte alla caducità della vita, e nel contempo eterna l'amore quale forza pimigenia che unica, pari alla morte, può davvero dirsi universale.
    Non manca neppure un tocco di genio goliardico:
    f205v::1759132
    Era la figa odorosa: e tu solevi

    così farci menare il cazzo.

    che porta un fresco sorriso anche sulla labbra del più turpe degli asphaltiti.
    Con immutata stima
    suo devotissimo.
  • leopardi io lo conosco come e più di mio cugino e tu sei un sacco di merda