Ricordo i tuoi sandaletti da zoccola
Inospitale
Che fa rima con subnormale!
Quando ti avevo chiesto di vederci, ricordo, la scusa era che tu mi dessi qualche dritta informatica, ma la verità è che volevo finire a letto succhiando ogni dito dei tuoi bellissimi piedi, alla fine delle tue lunghissime gambe tra cui campeggiava, così mi dicevano, una figa dal prelibato gusto dolce di miele ma soprattuto un buco del culo avvezzo e desideroso di essere penetrato.
Quindi ti buttai l'esca di una richiesta informatica a cui anche una matricola avrebbe saputo rispondere, ma ahimè una matricola occhialuta e sfigatella, mica una gran figa come te. E infatti ti presentasti all'uopo con un vestitino cortino cortino, con la gonna che praticamente era una cintura, una giacchetta che ti copriva le spalle ma tutto il resto nudo o seminudo: gambe lunghissime, magre e dei sandaletti da zoccola che dicevano appunto: ora facciamo finta tutti e due che tu voglia sapere da me cose informatiche invece di chiavarmi di brutto nel culo, visto che tutti sanno che faccio anal molto più volentieri che un cazzo in figa. Appena di vidi il mio cazzo fece un guizzo, cosa che tu sicuramente vedesti, dal momento che i pantaloni che indossavano erano stretti, come stretta era la camicia per esaltare i miei muscoli che, avevi detto ad un'amica che lo dicesse ad una mia amica, ti piacevano assai.
Ti portai in un bar semi-romantico, semi-cool, semi-che-cazzo-ne-so, e ci sedemmo vicini vicini, in un angolo, tu con le tue lunghe gambe che mi toccavi sotto il tavolo, io che ti accarezzavo i piedi con noncuranza, quasi per caso, mentre invece manco riuscivo ad ascolatarti perché te li avrei voluti leccare e troncartelo nel culo.
E infatti dopo due ora di inutili corteggiamenti finimmo finalmente a casa tua, ufficialmente per la consulenza informatica, ma di fatto per farti chiavare. Infatti avevamo un tacito accordo: tu, incazzata come una pantera con S., tuo ex (?) fidanzato e mio ex amico, avevi voglia di farglela pagare e niente di meglio ti avrei offerto io, se non di chiavarti, possibilmente nel culo, dal momento che il tuo ex (?) fidanzato mi stava assai sul cazzo. Purtroppo sapevo che mi avresti chiavato soprattuto per fargli rabbia e gle l'avresti raccontato subito dopo, possibilmente ancora con il culo spanato e in dilatazione. Per cui era necessario agire velocemente, con un coito da eiauculatore precoce, giusto il tempo per farmelo diventare duro, leccarti il buco del culo, infilarlo e venire dopo due stantuffate. Giusto per il gusto di dirgli: mi sono inculato la tua (ex?) ragazza.
Quindi insomma, dovevo agire velocemente e piantarleglo in culo in meno di un'ora.
E infatti quando arrivammo a casa sua, feci la mossa da muratore rumeno: appena chiusa la porta la presi in braccio e la misi a sedere sul mobile dell'ingresso, le tolsi i sandali e cominciai a baciarle i piedi, le dita, risalendo per le sue gambe, per giungere alla sua figa che, senza sopresa, scoprii già smutandata e già umidiccia, a dire il vero. E fu allora mentre ti leccavo la figa con la lingua che cercava di penetrarti che squillò quel cazzo di cellulare a cui tu, zoccola, puttana, troia, rispondesti subito, proprio perché era lui. Oh ciao S., no, non sto facendo nulla, certo che puoi passare, facciamo tra una mezzoretta?
Dal mezzo delle tue gambe, parlando attraverso le tue succose labbra figacee, ti dissi: allora dobbiamo sbrigarci. Tu ridesti: sì. E infatti ci sbrigrammo. Mi alzai, baciandoti con il sapore della tua figa. Mi ricomposi ed uscii senza spanarti il culo. E fu l'ultima volta che ti vidi.
Quindi ti buttai l'esca di una richiesta informatica a cui anche una matricola avrebbe saputo rispondere, ma ahimè una matricola occhialuta e sfigatella, mica una gran figa come te. E infatti ti presentasti all'uopo con un vestitino cortino cortino, con la gonna che praticamente era una cintura, una giacchetta che ti copriva le spalle ma tutto il resto nudo o seminudo: gambe lunghissime, magre e dei sandaletti da zoccola che dicevano appunto: ora facciamo finta tutti e due che tu voglia sapere da me cose informatiche invece di chiavarmi di brutto nel culo, visto che tutti sanno che faccio anal molto più volentieri che un cazzo in figa. Appena di vidi il mio cazzo fece un guizzo, cosa che tu sicuramente vedesti, dal momento che i pantaloni che indossavano erano stretti, come stretta era la camicia per esaltare i miei muscoli che, avevi detto ad un'amica che lo dicesse ad una mia amica, ti piacevano assai.
Ti portai in un bar semi-romantico, semi-cool, semi-che-cazzo-ne-so, e ci sedemmo vicini vicini, in un angolo, tu con le tue lunghe gambe che mi toccavi sotto il tavolo, io che ti accarezzavo i piedi con noncuranza, quasi per caso, mentre invece manco riuscivo ad ascolatarti perché te li avrei voluti leccare e troncartelo nel culo.
E infatti dopo due ora di inutili corteggiamenti finimmo finalmente a casa tua, ufficialmente per la consulenza informatica, ma di fatto per farti chiavare. Infatti avevamo un tacito accordo: tu, incazzata come una pantera con S., tuo ex (?) fidanzato e mio ex amico, avevi voglia di farglela pagare e niente di meglio ti avrei offerto io, se non di chiavarti, possibilmente nel culo, dal momento che il tuo ex (?) fidanzato mi stava assai sul cazzo. Purtroppo sapevo che mi avresti chiavato soprattuto per fargli rabbia e gle l'avresti raccontato subito dopo, possibilmente ancora con il culo spanato e in dilatazione. Per cui era necessario agire velocemente, con un coito da eiauculatore precoce, giusto il tempo per farmelo diventare duro, leccarti il buco del culo, infilarlo e venire dopo due stantuffate. Giusto per il gusto di dirgli: mi sono inculato la tua (ex?) ragazza.
Quindi insomma, dovevo agire velocemente e piantarleglo in culo in meno di un'ora.
E infatti quando arrivammo a casa sua, feci la mossa da muratore rumeno: appena chiusa la porta la presi in braccio e la misi a sedere sul mobile dell'ingresso, le tolsi i sandali e cominciai a baciarle i piedi, le dita, risalendo per le sue gambe, per giungere alla sua figa che, senza sopresa, scoprii già smutandata e già umidiccia, a dire il vero. E fu allora mentre ti leccavo la figa con la lingua che cercava di penetrarti che squillò quel cazzo di cellulare a cui tu, zoccola, puttana, troia, rispondesti subito, proprio perché era lui. Oh ciao S., no, non sto facendo nulla, certo che puoi passare, facciamo tra una mezzoretta?
Dal mezzo delle tue gambe, parlando attraverso le tue succose labbra figacee, ti dissi: allora dobbiamo sbrigarci. Tu ridesti: sì. E infatti ci sbrigrammo. Mi alzai, baciandoti con il sapore della tua figa. Mi ricomposi ed uscii senza spanarti il culo. E fu l'ultima volta che ti vidi.
Commenti
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Senti: il petrolio punta a sud, gli stock di commodities sono a livelli stratosferici, la volatilità delle options ha fatto un balzo da pantera in 24h, la home-page di Asphalto è la cosa più triste che si sia vista da quando queste grigie pagine sono nate, e tu metti un raccontino di un fallimento sessuale con una zoccola che l'ha data (dato) a tutti tranne che a te?!?
Modddup immediato! -
va beh raga scagliamo in home anche questa, giusto per non lasciarci solo i polli di danci
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f205v::1736287
Senti: il petrolio punta a sud, gli stock di commodities sono a livelli stratosferici, la volatilità delle options ha fatto un balzo da pantera in 24h, la home-page di Asphalto è la cosa più triste che si sia vista da quando queste grigie pagine sono nate, e tu metti un raccontino di un fallimento sessuale con una zoccola che l'ha data (dato) a tutti tranne che a te?!?
Modddup immediato!
il piano mi piace ma sto impegnato su usenet. -
alt.binaries.pictures.sex.anal
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non o capito perché non l'ha chiavata
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Fra::1737004
non aveva il cazzo
non o capito perché non l'ha chiavata -
allegrodemiurgo::1737015
Fra::1737004
non aveva il cazzo
non o capito perché non l'ha chiavata
Non l'ho chiavata perché stava per arrivare il fidanzato. Mezz'oretta non mi sarebbe bastata per leccarle ogni buco e incularmela, non soffro di eiaculazione precoce come voialtri.
Se avesse avuto il cazzo, devo ammettere, che sarebbe stata la trans perfetta. -
Mi sto rileggendo tutto Inospitale, che artista.
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il tubaz nelle istruzione dell'elettrostimolatore c'è scritto chiaramente di non stimolare simultaneamente il cervelletto e la prostata
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Non era poi così brutta
(cmq la mia prostata giace essiccata in una boccettina sul comò vicino ad alcuni feti in formalina ed ad un pelo di supermaz in un reliquiario di cartone) -
ma così è facile, meglio sarebbe un breve riassunto pornografico dei romanzi famosi
(giovanne verga) -
ah ah
immagino quelle vignette in cui PaZ si disegnava come chiave inglese