Pol(l)iglotta
Mi imbatto in questo superbo sito - non posso non segnalarlo ai (pochissimi??) di voi che hanno interessi in ebraico-aramaico-samaritano-greco-latino, ecc
EDIT:
Si tratta dell'utilissimo progetto (work in progress a dire il vero) di fornire on line tutte le versioni antiche della Bibbia ebraica (chiamata "TaNaKh", ovvero Torah, Neviim we-Ketuvim, "Pentateuco, Profeti e Scritti): ovvero il testo ebraico, il testo ebraico samaritano, due traduzioni aramache (manca però lo pseudo-Jonathan ed è un peccato), una traduzione aramaica samaritana, due traduzioni in greco e due traduzioni in latino. Insomma, un piccolo tesoro per chi si occupa di queste cose.
Leggiamo ad esempio Gen 1:1 (da qui: http://tanakh.info/gn1-1)
Si notino in ordine sparso, le diversità con cui viene reso il verbo ebraico ברא (creare), reso in aramaico (anche in Siriaco: ܒܪܐ) sempre con un calco (ברא), data l'autorevolezza del verbo, mentre nell'aramaico samaritano si usa un verbo di cui non si conosce l'etimologia (טלמס), come "sostituto" per il termine ebraico classico ברא, per fini ideologici. La Settanta traduce il verbo ברא con ἐποίησεν, suggerendo che l'attività di "creare" sia più un "fare" (che si esprimerebbe in ebraico con עשה), mentre Aquila più correttamente sceglie di tradurlo con ἔκτισεν (che è appunto "creare" e non "fare"). La stessa differenza abbiamo in latino, rispettivamente con la scelta di tradurre ברא con fecit nella Vetus Latina e con creavit nella Vulgata.
Abbiamo quindi
Sulla base di queste osservazioni linguistiche si può ritenere che la versione base del testo ebraico venisse ritenuta normativa da tutti i traduttori aramaici affialiti alla "religione ufficiale" per cui venne mantenuto il verbo ebraico ברא che venne importato come "calco" linguistico anche in aramaico. Al contrario, la corrente ebraica samaritana non accolse il verbo ברא e propose anzi un'innovazione linguistica introducendo il verbo, poi divenuto tipico, טלמס, "creare", di cui però non si conosce l'etimo.
In greco, nella versione dei Settanta si assiste all'introduzione del verbo ἐποίησεν, "fare" forse per influenza della teologia greco-alessandrina, quasi che fosse indegno per Dio "creare" il mondo - che secondo la dottrina platonica è invece l'atto del Demiurgo, ovvero una cosa "che si fa." Al contrario il traduttore e proselita Aquila (da non confondersi con il quasi omonimo Onkelos, traduttore in aramaico) rende il verbo ebraico ברא con ἔκτισεν "creò" proprio in omaggio alla visione ebraica tradizionale. Le due versioni latine (fecit/creavit) rispecchiano semplicemente questa varietà traduttiva.
La varietà della traduzione del verbo ברא è fondamentale anche se apparentemente riguarda un piccolo dettaglio espressivo. il verbo ברא è impiegato esclusivamente da Dio, qundi è un'espressione tecnica per designare l'attività creatrice di Dio, a differenza, ad esempio di יצר ("formare") o עשה ("fare"), che si possono anche associare ad attività umane. Ne consegue che la varietà di traduzioni del verbo tecnico ברא è in verità una discussione teologica sulla divinità di Dio (oltre che tradurre il Verbo per "i popoli non emancipati che mangiano ancora il sapone" (cit))
Tette misericordiose ("vestite" per evitare blasfemia)
EDIT:
Si tratta dell'utilissimo progetto (work in progress a dire il vero) di fornire on line tutte le versioni antiche della Bibbia ebraica (chiamata "TaNaKh", ovvero Torah, Neviim we-Ketuvim, "Pentateuco, Profeti e Scritti): ovvero il testo ebraico, il testo ebraico samaritano, due traduzioni aramache (manca però lo pseudo-Jonathan ed è un peccato), una traduzione aramaica samaritana, due traduzioni in greco e due traduzioni in latino. Insomma, un piccolo tesoro per chi si occupa di queste cose.
Leggiamo ad esempio Gen 1:1 (da qui: http://tanakh.info/gn1-1)
Genesis 1:1
Posted on כט שבט ה תשעב - February 22, 2012 by בְּרֵאשִׁית
בראשית ברא אלהים את השמים ואת הארץ׃
Gen 1:1 [Samaritan Pentateuch]
בראשית ברא אלהים את השמים ואת הארץ׃
In the beginning Elohim created the heaven and the earth.
Gen 1:1 [Masoretic Text]
בְּרֵאשִׁית בָּרָא אֱלֹהִים אֵת הַשָּׁמַיִם וְאֵת הָאָֽרֶץ׃
In the beginning Elohim created the heaven and the earth.
Gen 1:1 [Targum Onkelos]
בֲקַדמִין בְרָא יְיָ יַת שְמַיָא וְיַת אַרְעָא׃
In the beginning YeYa created the heaven and the earth.
Gen 1:1 [Samaritan Targum]
בקמאותא טלמס אלהה ית שומיה וית ארעה׃
In the beginning Elaha created the heaven and the earth.
Gen 1:1 [Peshitta]
ܒܪܫܝܬ ܒܪܐ ܐܠܗܐ܂ ܝܬ ܫܡܝܐ ܘܝܬ ܐܪܥܐ܂
In the beginning Alaha created the heaven and the earth.
Gen 1:1 [Septuagint LXX]
Ἐν ἀρχῇ ἐποίησεν ὁ Θεὸς τὸν οὐρανὸν καὶ τὴν γῆν.
In the beginning God made the heaven and the earth.
Gen 1:1 [Aquila of Sinope]
Ἐν κεφαλαίῳ ἔκτισεν ὁ Θεὸς σὺν τὸν οὐρανὸν (καὶ) σὺν τὴν γῆν.
In principal God created the heaven and the earth.
* σὺν is literal translation of אֵת that should not be translated in English.
Gen 1:1 [Symmachus the Ebionite]
Ἐν ἀρχῇ…
In the beginning…
Gen 1:1 [Theodotion]
Ἐν ἀρχῇ…
In the beginning…
Gen 1:1 [Old Latin Bible (Vetus Latina)]
In principio fecit Deus coelum et terram.
In the beginning God made heaven, and earth.
* The Old Latin has fecit instead of creavit. This word is usually inscribed after the name of an artist or sculptor.
Gen 1:1 [Vulgate (Jerome)]
In principio creavit Deus caelum et terram.
In the beginning God created heaven, and earth.
Si notino in ordine sparso, le diversità con cui viene reso il verbo ebraico ברא (creare), reso in aramaico (anche in Siriaco: ܒܪܐ) sempre con un calco (ברא), data l'autorevolezza del verbo, mentre nell'aramaico samaritano si usa un verbo di cui non si conosce l'etimologia (טלמס), come "sostituto" per il termine ebraico classico ברא, per fini ideologici. La Settanta traduce il verbo ברא con ἐποίησεν, suggerendo che l'attività di "creare" sia più un "fare" (che si esprimerebbe in ebraico con עשה), mentre Aquila più correttamente sceglie di tradurlo con ἔκτισεν (che è appunto "creare" e non "fare"). La stessa differenza abbiamo in latino, rispettivamente con la scelta di tradurre ברא con fecit nella Vetus Latina e con creavit nella Vulgata.
Abbiamo quindi
Testo ebraico ברא "creare"
Testo aramaico ברא e ܒܪܐ "creare" (calco linguistico) = Testo ebraico
Aramaico samaritano טלמס "creare" (nuova parola) ≠ Testo ebraico
Greco 1 ἐποίησεν "fare" –> Latino 1 ≠ Testo ebraico
Greco 2 ἔκτισεν "creare" –> Latino 2 ≠ Testo ebraico
Latino 1 fecit, "fare" ≠ Testo ebraico
Latino 2 creavit, "creare" = Testo ebraico
Sulla base di queste osservazioni linguistiche si può ritenere che la versione base del testo ebraico venisse ritenuta normativa da tutti i traduttori aramaici affialiti alla "religione ufficiale" per cui venne mantenuto il verbo ebraico ברא che venne importato come "calco" linguistico anche in aramaico. Al contrario, la corrente ebraica samaritana non accolse il verbo ברא e propose anzi un'innovazione linguistica introducendo il verbo, poi divenuto tipico, טלמס, "creare", di cui però non si conosce l'etimo.
In greco, nella versione dei Settanta si assiste all'introduzione del verbo ἐποίησεν, "fare" forse per influenza della teologia greco-alessandrina, quasi che fosse indegno per Dio "creare" il mondo - che secondo la dottrina platonica è invece l'atto del Demiurgo, ovvero una cosa "che si fa." Al contrario il traduttore e proselita Aquila (da non confondersi con il quasi omonimo Onkelos, traduttore in aramaico) rende il verbo ebraico ברא con ἔκτισεν "creò" proprio in omaggio alla visione ebraica tradizionale. Le due versioni latine (fecit/creavit) rispecchiano semplicemente questa varietà traduttiva.
La varietà della traduzione del verbo ברא è fondamentale anche se apparentemente riguarda un piccolo dettaglio espressivo. il verbo ברא è impiegato esclusivamente da Dio, qundi è un'espressione tecnica per designare l'attività creatrice di Dio, a differenza, ad esempio di יצר ("formare") o עשה ("fare"), che si possono anche associare ad attività umane. Ne consegue che la varietà di traduzioni del verbo tecnico ברא è in verità una discussione teologica sulla divinità di Dio (oltre che tradurre il Verbo per "i popoli non emancipati che mangiano ancora il sapone" (cit))
Tette misericordiose ("vestite" per evitare blasfemia)
Commenti
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[Rabbi Acher::post]non posso non segnalarlo ai (pochissimi??) di voi che hanno interessi in ebraico-aramaico-samaritano-greco-latino, eccc
presto fate un whois del sito e avvertitene i tenutari, non so se i loro server sono pronti a un afflusso del genere! -
a me ha messo un casino a caricare, quindi e' effettivamente possibile che il numero di asphaltiti interessati a questo argomento sia altissimo e sottoponga il loro server a uno stress eccessivo.
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Sono indeciso fra "figata della madonna" e "diomio che argomento di merda".
Credo che alla fine adoterò entrambi i giudizi contemporaneamente (non è facile, ma se li scrivo uno in aramico e l'altro in merdiano minore dovrei farcela) -
Rabbi, io non ho capito l'argomento.
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è in qualche modo bellissimo, ma mi fa sentire autorizzato a fare chilometrici post sui molluschi dell'ordoviciano. non so se conviene.
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brullo io te li appoggio e tra l'altro considero il thread del rabbi eccellente.
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Rabbi, ma c'e' qualche differenza eclatante, tipo Geova e Dio/Jave', che e' motivo di differenza tra i cristiani ( o cattolici, non so) e i testimoni di geova?
Perche' per me fare e creare sono un po' sinonimi e non starei a farmi troppi problemi. -
[Marco::post]
Rabbi, ma c'e' qualche differenza eclatante, tipo Geova e Dio/Jave', che e' motivo di differenza tra i cristiani ( o cattolici, non so) e i testimoni di geova?
Perche' per me fare e creare sono un po' sinonimi e non starei a farmi troppi problemi.
rispondo con un edit -
tenete lontana safe da questo thread, porchiddio.
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Ma dov'è quella cosa dei Salmi o di Abbacucco o come di si chiama per cui l'originale diceva almah (ragazza, che vergine ma anche no) invece che betulah (imene integro o miracolosamente elastico)?
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e soprattutto, siamo ora più vicini a risolvere il fittissimo mistero dei negri?
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Dice che sono la stirpe dei lombi maledetti di Cam, che osò guardare le pudenda del padre briaco e pazzo e affiliato ai 100%animalari.
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[vincibile::post]
Ma dov'è quella cosa dei Salmi o di Abbacucco o come di si chiama per cui l'originale diceva almah (ragazza, che vergine ma anche no) invece che betulah (imene integro o miracolosamente elastico)?
Isaia 7:14 -
home
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sì, stocazzo
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rabbi archer = danila v4lla a.k.a il professor TESTOH
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ottimo tread rabbi, purtroppo non so una sega di latino aramaico e samaritano, ma il tred mi ha fatto desiderare di saperne di più.
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bel thread ma dimmi di più sulla prima delle immagini postate
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ah, bel tredde
[Rabbi Acher::post]Isaia 7:14
Brauo. Peccato che il sito non ci sia ancora arrivato a Isaia. -
[Marco::post]
[Rabbi Acher::post]Aquila
[Rabbi Acher::post]da non confondersi con il quasi omonimo Onkelos
quasi uguale davvero.
Mi sono spiegato male. Se scritto in ebraico, ovvero in consonanti, A.q.u.i.l.a (אקלה) differisce di appena una lettera, la lettera נ, (la finale conta poco) da O.n.k.e.l.o.s (אנקלס).[Rabbi Acher::post]Dio
[Rabbi Acher::post]Demiurgo
ma non e' la stessa cosa?
Per questa domanda saresti finito al rogo, in tempi non sospetti.
Il "Demiurgo" è un "artigiano", come dice la parola greca. Dio non è un "artigiano", ma un "Creatore" (al massimo, come dice Filone di Alessandria: un "architetto"):[Rabbi Acher::post]discussione teologica sulla divinità di Dio
C'e' una discussione su questo tema?
Sì, certo, questi passi ne sono infatti una prova. -
[Rabbi Acher::post]Mi sono spiegato male.
Ma no, dai, avevo capito che non era in italiano.
Ma quello che non capisco e' tutto il resto:
se ho capito qualcosa, tu dici:
in origine traducevano con 'creare' '' ברא'', poi la settanta lo cambia in 'fare', perche' secondo loro, influenzati dagli alessandrini, 'creare' non andava bene per un dio. Questa non la capisco: quando facevo catechismo alle elementari dio creava, il fabbro faceva. Ma sorvolo perche' poi dici che '' ברא'' e' solo per dio, allora non andava bene la versione ebraica?
La questione della divinita' di dio e' che se si usa un verbo che si addice agli uomini allora dio non e' divino, altrimenti avrebbe un verbo apposta per le cose che ''fa'' lui?
Perdona la semplificazione, ma ho fatto ingegneria e ''fare'' ''creare'' ''costruire'' ''prima non c'era, adesso c'e' ''' per me sono tutti sinonimi assolutamente equivalenti, ma mi incuriosisce la questione di fine linguistica.
Le tue parole nella lingua di ktulu mi impediscono di andare a capo e cancellare perche' si inverte lo spazio tempo. -
YAWN.
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[marco::post]
Perdona la semplificazione, ma ho fatto ingegneria e ''fare'' ''creare'' ''costruire'' ''prima non c'era, adesso c'e' ''' per me sono tutti sinonimi assolutamente equivalenti, ma mi incuriosisce la questione di fine linguistica.
Tutto giusto.
Il verbo ברא (bara') "creare" è riservato esclusivamente a Dio. È un verbo speciale solo per Lui. L'atto di creare divino contempla, almeno nella tradizione più recente, la creazione dal "nulla". È comunque un verbo applicato solo a Dio. Per questo, la teologia alessandrina che vede Dio come "architetto" funziona: non crea da una "materia"; ma della "idee" (= es, il progetto di una casa). Viceversa, il "fare" (עשה) è condizionato dalla materia, per cui un "artigiano" (= demiurgos, in greco) lavora una materia già preesistente. Per cui tradurre ברא con "fare" in greco significa "abbassare" lo status creativo di Dio. Viceversa Aquila traduce opportunamente con "creare". Tuttavia nel discorso della creazione i verbi ברא e עשה si alternano, per questioni di stilistica, soprattutto. I filosofi del Medioevo sono diventati pazzi per armonizzare queste variazioni lessicali.
Che poi nella Bibbia si parli effettivamente di una "creazione dal nulla" è tutto da vedere, ma questa è un'altra storia. -
buon sabato