Ma come fare a trasmettere un messaggio per almeno diecimila anni
1) Siete certi di poter assicurare il denaro necessario alla sorveglianza e alla manutenzione dei depositi per i prossimi secoli?
Per quanto riguarda la manutenzione non saprei, ma per la sorveglianza si cerca di aggirare il problema. Spero che non sia obs:
Nel deserto del Nuovo Messico sorge il WIPP, una discarica nucleare giá in funzione. Il posto é ideale: é uno di quei terreni pieni di sale che schermano bene le radiazioni e sopra non abita nessun cagacazzo lamentoso solo perché sotto casa sua c'é qualche tonnellata di scorie radioattive.
Nonostante ció c'é un problema: quando la discarica sará piena verrá sigillata e segnalata. Ma come fare a trasmettere un messaggio per almeno diecimila anni senza che esso venga eroso o frainteso a causa dei cambiamenti socio-culturali o linguistici?
Se ci pensate é un bel problema: a noi sono giunte molte iscrizioni dei romani, ma la societá odierna cosa lascerebbe alle future generazioni in un ipotetico scenario apocalittico? I libri si conservano per poco tempo e CD, DVD, HD etc durano ancora meno. Figurarsi trasmettere un messaggio per interi diecimila anni, anche se semplice come Non scavare qui!.
I bravi ammericani hanno messo a pensare il solito gruppo di "esperti" che tra le tante cose hanno prodotto questo documento. È abbastanza interessante, spiegano le varie problematiche che hanno affrontato e le soluzioni trovate. Eccone alcune:
Il "spike field", dove le spine vorrebbero rappresentare le radiazioni e il pericolo e i blocchi di pietra rendere la zona inutile.
Oppure questo, dove il vuoto all'interno simboleggia la non utilitá del luogo. Se io fossi un re e trovassi una gigantesca roba del genere in mezzo ad un deserto come minimo ci costruirei un tempio al centro, convinto che il luogo fosse sacro giá per alcune civiltá avanzatissime del passato.
I "forbidding blocks" sono, insieme al "black hole" la soluzione IMHO migliore: i giganteschi blocchi sono irregolari all'esterno, in modo da risultare inutili. I corridoi che li attraversano troppo stretti, impedendo qualsiasi attivitá, sia ludica che sociale che cerimoniosa. Inoltre i blocchi sarebbero di pietra scura, che con il calore del sole diventerebbe un serbatoio di calore che renderebbe insopportabilmente calda il posto.
Bé, infine si é scelta una soluzione molto meno creativa, una sorta di miscuglio: celle con spiegazioni scritte in molte lingue diverse, le buffe faccine che dovrebbero mostrare dolore e paura e pietre che circondano la zona. Qui c'é un articolo a riguardo comprensivo di animazione flash illustrativa.
Ora, a parte il fatto che tutta la questione é un po' off-topic perché tanto noi in Italia i deserti disabitati non ce li abbiamo, mi domando comunque se marchiare il sito di una discarica nucleare abbia senso: voglio dire, quante probabilitá ci sono che un giorno, per quanto lontano, qualcuno vada a vivere proprio lí? O addirittura ci scavi. Lasciandoci invece una costruzione si attirerebbe l'attenzione, e magari proprio come non si vuole: un po' come per le piramidi gli uomini del futuro potrebbero pensare ad un trucco per nascondere un grande tesoro.
In fondo i predatori di tombe sono quasi sempre arrivati prima degli studiosi...
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Commenti
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Bellissimo post.
Conservare un messaggio per 10k anni:
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escape la tua nuova sign vorrebbe forse alludere alla ritrovata via dell'eterosessualità?
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qualcuno ha letto un libro di fantascienza dove ci si trovava nella non invidiabile situazione di mandare un messaggio "nel futuro" per milioni di anni e quindi ci si inventava le cose più inverosimili per preservare il messaggio? alla fine il tutto veniva cablato in un cubo alla deriva nello spazio. sto impazzendo per trovarlo il titolo di quel libro. c'erano anche degli antipatici tizi che campavano 800 anni ma poi morivano perchè gli finiva la memoria nel cervello.
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Ribatto a Escape con questo:
Il "disco di Festo" proviene dagli scavi di un sito minoico a Creta ed è uno dei più affascinanti ritrovamenti mai effettuati non solo nell'isola ma in tutta la storia dell'archeologia.
Il perché è semplice: sebbene si siano applicati per quasi un secolo archeologi e linguisti non sono riusciti a decifrarne le iscrizioni: nonostante supercomputer e superscienziati il contenuto di questo piccolo disco di terracotta, risalente al 1700 a.C., è tuttora un mistero. -
ahah magari era un bimbominchia che si è divertito a disegnare cazzate
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C'é scritto:
rose dei crociati per fare una collana, sei mazzi da sei nei sei posti che seguono (eccetera) -
[Andreij::post]Lasciandoci invece una costruzione si attirerebbe l'attenzione, e magari proprio come non si vuole: un po' come per le piramidi gli uomini del futuro potrebbero pensare ad un trucco per nascondere un grande tesoro.
Devi riconoscere però che questa volta la maledizione del faraone potrebbe essere efficace.
In fondo i predatori di tombe sono quasi sempre arrivati prima degli studiosi... -
[}-{aiku::post]
è il testo di una canzone degli 883 (quella che fa "gli anni dei roy rogers come giinz")
Il perché è semplice: sebbene si siano applicati per quasi un secolo archeologi e linguisti non sono riusciti a decifrarne le iscrizioni: nonostante supercomputer e superscienziati il contenuto di questo piccolo disco di terracotta, risalente al 1700 a.C., è tuttora un mistero. -
bé, nel caso della stele di rosetta siamo stati fortunati a conoscere una delle lingue proposte. Ma magari i nostri pronipoti tra 10000 anni saranno tornati ad uno stato di barbarie primitive dopo le guerre apocalittiche di fine quarto millennio e si esprimeranno a versi.
[mestizio::post]
Devi riconoscere però che questa volta la maledizione del faraone potrebbe essere efficace.
volevo scriverci su un raccontino: qualcosa del tipo "gran sacerdote viaggia verso una strana costruzione semicoperta dalla sabbia trovata nel deserto. C'é un capocantiere che blatera qualcosa riguardo inconsistenti pericoli, ma il sacerdote sa che in realtá quello strano edificio é la porta al mondo degli dei. mette in gioco dunque tutto il suo potere per far scavare fino all'ingresso e poter entrare per primo, in modo da ricevere il premio per la sua fortissima fede. poi ci riesce, e mentre le radiazioni lo uccidono piange felice, convinto di essere stato inondato dal potere delle divinitá."
Poi peró non ho trovato la voia... -
[Andreij::post]volevo scriverci su un raccontino: qualcosa del tipo "gran sacerdote viaggia verso una strana costruzione semicoperta dalla sabbia trovata nel deserto. C'é un capocantiere che blatera qualcosa riguardo inconsistenti pericoli, ma il sacerdote sa che in realtá quello strano edificio é la porta al mondo degli dei. mette in gioco dunque tutto il suo potere per far scavare fino all'ingresso e poter entrare per primo, in modo da ricevere il premio per la sua fortissima fede. poi ci riesce, e mentre le radiazioni lo uccidono piange felice, convinto di essere stato inondato dal potere delle divinitá."
vedi di trovarla, anche se hai già rovinato la sorpresa.
Poi peró non ho trovato la voia... -
[Andreij::post]e mentre le radiazioni lo uccidono piange felice, convinto di essere stato inondato dal potere delle divinitá."
esatto!
ecco, secondo me finirà così : fra tot anni troveranno il sito con le scorie e prima penseranno ad un tempio (è matematico) e ci andranno i newagisti del futuro a piangere toccando le pareti rocciose, poi ci scriveranno una serie di misteri da svelare nei successivi duecento anni.
quando sveleranno "il settimo segreto delle rocce" e qualcuno sarà chiamato a scavare...
ve l'avevo detto che era la fine del mondo!
era tutto vero, dio c'è! -
aiku : trovalo in alta risoluzione
lo rittraccio in illustrator
e ci facciamo un ATG -
[Andreij::post]
bé, nel caso della stele di rosetta siamo stati fortunati a conoscere una delle lingue proposte. Ma magari i nostri pronipoti tra 10000 anni saranno tornati ad uno stato di barbarie primitive dopo le guerre apocalittiche di fine quarto millennio e si esprimeranno a versi.
Nel qual caso una tribu` isolata fara` una brutta fine, ma non tanto peggiore di quella che una civilta` preindustriale farebbe nel deserto del New Mexico.
Che poi comunque, se la civilta` non si estingue avranno dei contatori geiger che li avvertiranno del pericolo. In caso contrario non ce l'avranno.
Andassij, secondo me uno spunto cosi` per una discussione si esaurisce per l'ovvia controsservazione sopra.
Ci si sarebbe cavato fuori un bel racconto, che sei sempre in tempo a scrivere. -
ma perché la gente va in giro con il contatore geiger nel culo? o ci sono orologi con contatori g.?
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[Bau::post]io vado in giro con un contatore geiger nel culo
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ho letto superficialmente e non ho ancora capito di che parla questo thread
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vogliamo costruirti un tempio nel deserto del nuovo messico, paccy!
poi però ci devi andare ad abitare. ok? -
Anni fa lessi l\'introduzione di un libro di Zecharia Sitchin, di cui ora non ricordo più nemmeno il titolo, che raccontava di un\'ipotetica catastrofe planetaria non meglio definita che sterminava la quasi totalità della popolazione mondiale.
La storiella si incentra su di un gruppo di speleologi, che si salvano le chiappe da questo disastro solo perchè protetti dalle rocce delle caverne che nel mentre stavano esplorando.
Il gruppetto di circa cinque persone esce e scopre che praticamente son rimasti soli.
Pian piano trovano qualche altro sopravvissuto... formano una tribù... riprendono ad evolvere una società da zero.
I cinque speleologi pensano al futuro, si radunano e decidono di fare un tentativo per cercare di far evolvere questa nuova società in una direzione diversa da quella in cui era finita la civiltà appena distrutta e decidono di scrivere un diario, diviso in cinque sezioni, una a testa, che riporti ricordi e soprattutto suggerimenti dettati dall'esperienza, in modo da lasciare un messaggio ai posteri che dìa in sostanza l'indicazione della "retta via".
Col tempo la tribù cresce e le generazioni si susseguono...
Gli oggetti lasciati da quei cinque, un orologio, una bussola e gli strumenti da speleo... e le cose normali che tutti noi oggi abbiamo in tasca, col tempo divengono cimeli storici... e finiscono con l'essere oggetti di culto religioso.
Il diario viene prima letto in sessioni di gruppo, poi riscritto e diffuso... col tempo cambiano le lingue, si trovano altre tribù che si tengono in contatto, la civiltà riprende, e per un qualche ignoto caso, quel diario diventa uno dei pochissimi documenti importanti della nuova storia di questa nuova civiltà, che viene per questo riscritto e ritradotto in altre lingue e nei nuovi dialetti.
L'interpretazione necessaria alla redazione di nuove edizioni, ripetendosi ogni qualvolta che questo diario dev'essere riscritto in un nuovo idioma o riaggiornato nella lingua corrente, finisce col cambiarne anche il senso iniziale a tal punto da rendere il nuovo libro praticamente un altro libro, che poco ha a che fare con quello d'origine.
Tant'è che le ultime generazioni ormai non ricordano neanche più da dove si originano, del disastro, del fatto che ci fu una civiltà precedente alla loro.
L'autore di quest'introduzione voleva far pensare, ovviamente, ad un'ipotetica origine di un libro come la Bibbia.
A me è venuta in mente pensando a questi tentativi di lasciare un messaggio per 10mila anni...
Non è poi tanto diverso il problema.
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Secondo me basterebbe dirlo al Maranza, e spiegargli però che si tratta di un messaggio segretissimo
e sfidarlo a scordarselo dopo pochi minuti.
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Ma in definitiva che cazzo ce ne fotte tra 12.000 anni degli Harkonnen degli Atreides e dei Cazzimmocca?
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perchè io credo nella reincarnazione del mio spirito in forme fisiche sempre più perfette in secula seculorum
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Come del resto (ma forse non casualmente) i Goldi.