Sono su scherzi a parte? No, sei in Calabria.
Lo spostamento: Catania > Messina > Villa san Giovanni > Vibo Valentia > Serra san Bruno.
Fino a Villa san Giovanni tutto procede per il meglio, a Vibo Valentia il tutto prende una svolta alquanto surreale. Andiamo per ordine:
A Vibo Valentia scendo dal treno, prendo un caffè, scambio due chiacchere con la barista e le chiedo a che ora passa il prossimo autobus per Serra san Bruno; "12.20, ma dalle 12 stia pronto che a volte passa prima e se non c'è nessuno passa dritto", "ok".
Mi piazzo in sala d'aspetto in stazione, apro il portatile ed inizio a cazzeggiare su internet. Un quarto d'ora e passa un signore vestito in modo distinto che mi propone un taxi per Serra san Bruno alla modica cifra di 50 euro, "no grazie, prendo l'autobus"
"posso scendere a 40"
"no grazie!".
Il presunto tassista se ne va mentre un signore seduto poco distante guarda tutta la scena, aspetta che il tassista esca, mi guarda e mi fa:
"per 30 euro la porto io a Serra"
"Molto gentile ma guardi, non ho fretta e posso aspettare tranquillamente l'autobus"
"ma l'autobus passa alle 14.00"
"come alle 14.00, la signora mi ha detto alle 12.20"
"no no, prima delle 14.00 non ne passano"
"la ringrazio, posso aspettare anche le 14.00"
"come vuole, io lo dicevo per lei"
Se ne va con la sua fumosa Golf diesel vecchio modello.
Passano 10 minuti ed arriva uno strano signore vestito da finanziere con una pistola finta nella fondina e mi chiede un passaggio per Serra san Bruno, sorrido pensando ad uno scherzo, ma vedo che mi guarda aspettando una risposta "guardi sto aspettando l'autobus".
Penso che il surreale sia finito quando ecco che mi arriva un altro singolare individuo con vetril e straccetto in mano che mi chiede "50 centesimi e le pulisco il monitor del computer". Rimango impietrito ad osservare questo genio che mi muove lo straccetto in alto e in basso aspettando risposta; "ehm, no guardi, ho con me il materiale per pulirlo, grazie".
Alle 12.20 puntualissimo arriva l'autobus e la serie di eventi singolari sta per giungere ad un simpatico epilogo. Salgo sull'autobus, faccio il biglietto di 2 euro e qualcosa, l'autista accende una sigaretta, mette i pooh nello stereo, volume a palla e via di pensieri, mondi e anime, uomini soli e tante voglie di lei da cantare a squarciagola. Dopo una decina di chilometri si ferma in un piccolo centro abitato e, mentre scende dall'autobus ci dice "5 minuti, prendo un caffè e ripartiamo". Dal finestrino mi vedo tutta la scena: entra nel bar, saluta tutti, prende il caffè, 2 parole e torna verso l'autobus.
"La donna del mio amico" e si riparte verso Serra san Bruno.
Fino a Villa san Giovanni tutto procede per il meglio, a Vibo Valentia il tutto prende una svolta alquanto surreale. Andiamo per ordine:
A Vibo Valentia scendo dal treno, prendo un caffè, scambio due chiacchere con la barista e le chiedo a che ora passa il prossimo autobus per Serra san Bruno; "12.20, ma dalle 12 stia pronto che a volte passa prima e se non c'è nessuno passa dritto", "ok".
Mi piazzo in sala d'aspetto in stazione, apro il portatile ed inizio a cazzeggiare su internet. Un quarto d'ora e passa un signore vestito in modo distinto che mi propone un taxi per Serra san Bruno alla modica cifra di 50 euro, "no grazie, prendo l'autobus"
"posso scendere a 40"
"no grazie!".
Il presunto tassista se ne va mentre un signore seduto poco distante guarda tutta la scena, aspetta che il tassista esca, mi guarda e mi fa:
"per 30 euro la porto io a Serra"
"Molto gentile ma guardi, non ho fretta e posso aspettare tranquillamente l'autobus"
"ma l'autobus passa alle 14.00"
"come alle 14.00, la signora mi ha detto alle 12.20"
"no no, prima delle 14.00 non ne passano"
"la ringrazio, posso aspettare anche le 14.00"
"come vuole, io lo dicevo per lei"
Se ne va con la sua fumosa Golf diesel vecchio modello.
Passano 10 minuti ed arriva uno strano signore vestito da finanziere con una pistola finta nella fondina e mi chiede un passaggio per Serra san Bruno, sorrido pensando ad uno scherzo, ma vedo che mi guarda aspettando una risposta "guardi sto aspettando l'autobus".
Penso che il surreale sia finito quando ecco che mi arriva un altro singolare individuo con vetril e straccetto in mano che mi chiede "50 centesimi e le pulisco il monitor del computer". Rimango impietrito ad osservare questo genio che mi muove lo straccetto in alto e in basso aspettando risposta; "ehm, no guardi, ho con me il materiale per pulirlo, grazie".
Alle 12.20 puntualissimo arriva l'autobus e la serie di eventi singolari sta per giungere ad un simpatico epilogo. Salgo sull'autobus, faccio il biglietto di 2 euro e qualcosa, l'autista accende una sigaretta, mette i pooh nello stereo, volume a palla e via di pensieri, mondi e anime, uomini soli e tante voglie di lei da cantare a squarciagola. Dopo una decina di chilometri si ferma in un piccolo centro abitato e, mentre scende dall'autobus ci dice "5 minuti, prendo un caffè e ripartiamo". Dal finestrino mi vedo tutta la scena: entra nel bar, saluta tutti, prende il caffè, 2 parole e torna verso l'autobus.
"La donna del mio amico" e si riparte verso Serra san Bruno.
Taggata:
Commenti
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hai stato moduppato.
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che satana li spolpi (modup)
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Modup
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Sono commosso, posso vendervi le mie lacrime per 50 centesimi l'una.
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[fonquee::post]Penso che il surreale sia finito quando ecco che mi arriva un altro singolare individuo con vetril e straccetto in mano che mi chiede "50 centesimi e le pulisco il monitor del computer". Rimango impietrito ad osservare questo genio che mi muove lo straccetto in alto e in basso aspettando risposta
Ahaha diventa ufficialmente il mio mestiere a partire da questo momento. Uno schermo pulito dà una svolta alla giornata, si fa diventare tutti più felici e più buoni. Prevista un'impennata di entrate intorno alla fine di novembre, con il diffondersi dell'influenza. -
surreale che diventa folcloristico.
fosse sempre così. -
in calabria cib vado tutti gli anni e di gente davvero strana ce n'è
io frequento una zona ad alta intensità mafilosa per cui non so quanto sia indicativo
n generaleb nessun commerciante fa il s9uo mestiere anzi non esistono commercianti se intendiiamo uno che rischia del suo
sono solo gente messa a lavorare in posti aperti appodsta per riciclaare
in un locale fa cevano il cubalibre a 10000lire e ul rum e cocaciola a 6000 -
[prikedelik::post]cocaciola
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Welcome to the Far South.
Non suona fico come Far West, ma lo scenario è pure più... interessante.
Ti immaginavo seduto sulla panca col portatile, avvolto nel tuo poncho col viso nascosto da un cappello a tesa larga e diritta, un po' sgualcita. Sguardo tagliente e sigaro consumato.
E il classico covone che rotola via fuori dalla sala d'attesa. -
è tutto molto bello, ma non ho capito il finanzino fasullo. che ruolo aveva?
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tuoh padre
[Pacciani::post]è tutto molto bello, ma non ho capito il finanzino fasullo. che ruolo aveva?
come da nick. -
APPLAUSONE MATSIE
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intervengo per dire che non capite un cazzo di cocktail, tutti e tre.
torno e depormi nel frigorifero. -
nel mondo reale sono la stessa cosa, nelle enclave di frocioni amanti dell'aracnide no.
il discorso di prike sta quindi perfettamente in piedi -
[supermaz::post]ah che poi sono la stessa cosa
Greatest bait.[rodolfo::post]nel mondo reale sono la stessa cosa, nelle enclave di frocioni amanti dell'aracnide no.
Pure gospel.
(in realtà sono la stessa cosa davvero, solo che ogni capiscione da bar si è inventato (o gli è stato insegnato) un modo personalizzato per farlo, che comprende di solito qualche goccia di angostura, quale cacatina di lime, magari pestato, e via dicendo. Alle origini, cuba libre = rum e cola, punto). -
ma è una storia che ricorre ogni tot da quando bevo alcolici. so bene che sono la stessa cosa, anche su un piano storico (e in definitiva non me ne importa un cazzo) ma visto che nel caleidoscopico mondo della bevuta torinese incontri prima o poi il tizio che ti racconta la rava e la fava (preferibilmente nella categoria barman che purtroppo conosco benone) alla contestazione ci rinuncio a priori
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è che fare il barista è un'arte.
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esatto, un'arte in cui eccellono tettute diciannovenni scollate che fanno LO SHAKERONE!
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a proposito, quindi: ho un amico che per l'estate ha trovato un lavoretto da barman.
si parlava del mojito, e lui dice che nel mojito e negli altri cocktail alla frutta non devi sentire il sapore dell'alcolico.
voi che dite?
secondo voi com'è la ricetta vera del mojito? -
pacciani tutte cazzate, l'alcol in un cocktail è comunque un ingrediente che tra l'altro inevitabilmente agisce sul gusto, fosse pure mezzo dito
mi sembra un discorso da poveretto per far ubriacare le sedicenni tipo metti l'aspirina nella cocacola
il mojito può essere carico o meno, l'unica regola è come ti piace, infatti in genere uno fa bene a specificarlo
la bibbia del cocktail al millilitro è un'invenzione da sfigati (qualunque cocktail) -
e per la carbonara voi l'uovo lo mettete sulla pasta per farlo saltare un pochino?
no perchè un mio amico dice che deve essere proprio crudo.
(non è un flamebait, cotard) -
[rodolfo::post]pacciani tutte cazzate, l'alcol in un cocktail è comunque un ingrediente che tra l'altro inevitabilmente agisce sul gusto, fosse pure mezzo dito
mi sembra un discorso da poveretto per far ubriacare le sedicenni tipo metti l'aspirina nella cocacola
Il discorso che forse voleva fare l'amico imbecille di pacciani è che il mojito era in origine un cocktail dissetante (quindi non necessariamemte "da sera") e che per questo il contenuto alcolico doveva restare piuttosto basso.
Chiaro che parlare di "vero mojito" è una delle frasi che ti qualificano irrimediabilmente come un imbecille.
(avrebbe senso soltanto nella sua accezione storico/aracnidea della quale al bevitore non dovrebbe importare un cazzo). -
[Cotard::post]l'amico imbecille di pacciani
ahah ma perchè.
comunque tu stesso, quando ti lamentavi del "quanto basta" ti riferivi alle esatte istruzioni per fare i cocktail.
forse il mio amico intendeva, dicendo che il mojito non deve sapere di alcol, che le parti di rum sono x, mentre gli altri ingredienti sono in misura di y > x