Giulio ti amo forte
Commenti
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riporto la tirata (che immagino fatta tutta d'un fiato per frastornare il giornalista e impedirgli di scappare) di bertinotti a proposito di quest'ultima uscita tremontiana:
Che c’entra la Lega, adesso?
«C’entra perché quel valore sbandierato dal ministro non è il lavoro come elemento fondativo, che diventa cioè anche un diritto, che sua volta diventa intervento nelle politiche economiche e sociali. No, resta lì come una weltanschauung senza alcun rapporto con la realtà. E semmai ce n’avesse uno, sarebbe la conservazione di quello che c’è con annesse le paure di tutto quel che è nuovo e diverso: l’immigrato che ti “ruba” il posto, l’innovazione tecnologia e scientifica, la delocalizazione. Non è insomma una visione dinamica del lavoro, in cui l’accento andrebbe messo su chi lavora o dovrebbe lavorare. Qui il posto fisso diventa una sorta Dio che non si può mai raggiungere. E in questo Tremonti è perfettamente in sintonia con La Lega e con Berlusconi, il quale è l’interprete più autentico della nuova destra europea. Che non a caso contesta il Pil come fulcro delle politiche economiche (penso alla commissione istituita da Sarkozy e presieduta da Stiglitz con dentro Attali), oppure propone la Tobin tax (la Merkel in campagna elettorale). Ma poi non produce alcun atto concreto e coerente».
La dichiarazione è stata rilasciata a la stampa, giornale amico del Nemico, quindi da prendere con le pinze (fermo restando che se chiami la globalizzazione "ideologia" e non, con svolazzo wertmulleriano, "presa d'atto di un inevitabile sviluppo", devi restartene in pensione) -
l'alternativa era "devi morire", ma di questi tempi non si augura la morte a nessuno (per legge o quasi).
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[maxdanno::post]Aggiungo che in italia non si può fare flessibilità sugli over 50 perché sono spesso i cosidetti 'padri di famiglia', quindi se introduci competitività in quel segmento rischi di affamare una famiglia di 4 persone al prezzo di una. Questa almeno è la filosofia.
anche per mancanza di aggiornamento formazione professionale? -
[psycho::post] [rashid::post]
no cavolo non chiamerei mai un rapporto di dipendenza subordinato "uno straordinario patto", e la faccenda del "percorso e del rischio condiviso" è una puttanata, il rischio è dell'imprenditore, il lavoratore fornisce la sua opera all'imprenditore in cambio di denaro, punto.
Quelli che fanno gli imprenditori e sono stanchi di fare colloqui a giovani piagnoni e imbottiti della retorica del posto fisso, che chiedono il lavoro quasi fosse un loro diritto… anziché uno straordinario patto tra due persone – l’imprenditore e il lavoratore – che decidono di condividere un percorso, di rischiare insieme…
= squeakthemouse
Per me è giusto che l'obiettivo finale di una crescita lavorativa sia la stabilità del contratto a tempo indeterminato, anche perchè sia possibile a chiunque di poter pianificare un futuro più in la di qualche mese. Ma è altrettanto giusto che un datore di lavoro si tuteli per non legarsi a vita a gente incapace.
Purtoppo i vari cococo/cocopro hanno creato un bel bacino stagnante di forza lavoro a basso costo, se ti ci trovi dentro non avrai possibilità e desiderio di migliorare la tua professonalità. -
Qualche anno fa, prima delle elezioni, una rete mediaset mandava in onda una trasmissione che raccoglieva per strada le opinioni della ggente comune. Funzionava più o meno così: compariva una serie di persone belle, simpatiche, allegre, eleganti che dichiaravano di votare Berlusconi per motivi molto nobili; poi ogni tanto si dava voce anche alla controparte, e compariva una specie di orco psicopatico che diceva: io voto a pprodi perché sono comunista, voglio instaurare il regno del terrore e violentare le minorenni. Era a suo modo un programma di culto.
A me capitò di incappare nella prima puntata trasmessa dopo le elezioni. Il tema era posto fisso sì/posto fisso no. Una sequenza di giovani dall’aria brillante e vivace proclamava il proprio disgusto per il lavoro dipendente: voglio essere imprenditore di me stesso, la mia vita dev’essere una sfida continua, il vero capitale oggi è la conoscenza. Ogni tanto compariva qualche ragazzotto dall’aria semicomatosa che diceva: voglio il posto fisso, non ci ho voglia di sbattermi, datemi una cuccia calda e un cazzo da fare. La stessa suddivisione valeva per gli intervistati più anziani: quarantenni dall’aria dinamica e sicura che dicevano: io sono sfuggito alla gabbia del posto fisso, io vivo nella performance, e larve mezze putrefatte che borbottavano ma cche mme frega a mme, me danno li sordi, nun faccio un cazzo, nessuno me po’ licenzià. Le interviste erano inframmezzate da brevi sequenze di fantozzi e fracchia che si umiliano davanti al capufficio, come per dire: eccolo qui il vostro lavoro dipendente.
Insomma, quali siano le concezioni prevalenti nel centro-destra circa il mercato del lavoro a me pare abbastanza chiaro (su quelle del centro-sinistra sto ancora indagando, appena scopro qualcosa ve lo faccio sapere).
Poi c’è tremonti che è un simpatico mattocchio, e ogni tanto si diverte a sparigliare le carte. Un annetto fa vidi a tarda sera una sua intervista in cui sembrava il figlio barricadiero di noam chomsky: ci vuole un nuovo new deal, il capitalismo finanziario sta distruggendo l’umanità, impicchiamo i banchieri sulla pubblica piazza, vai col welfare a manetta, scuola e sanità pubbliche sono le basi della civiltà. Sono piccole gag che si seguono con piacere, ma non gli darei un significato politico.
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DANCI FAI I NOMI PER DIO!
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di chi?
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chi fa le azzurrate nel tred del Capo è destinato alla precarietà e all'incertezza vita natural durante
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[danci::post]Poi c’è tremonti che è un simpatico mattocchio, e ogni tanto si diverte a sparigliare le carte. Un annetto fa vidi a tarda sera una sua intervista in cui sembrava il figlio barricadiero di noam chomsky: ci vuole un nuovo new deal, il capitalismo finanziario sta distruggendo l’umanità, impicchiamo i banchieri sulla pubblica piazza, vai col welfare a manetta, scuola e sanità pubbliche sono le basi della civiltà. Sono piccole gag che si seguono con piacere, ma non gli darei un significato politico.
beh ma giulione nostro è da tempo che ha svoltato, mica da ieri. io francamente non riesco a trovare punti deboli nella sua visione dell'economia -
[snobismo proletario::post]beh ma giulione nostro è da tempo che ha svoltato, mica da ieri. io francamente non riesco a trovare punti deboli nella sua visione dell'economia
ho cercato per qualche minuto lo spoiler che dicesse "a parte che non ha nessuna connessione con il mondo reale". devi essertelo scordato. -
[wile::post]è il passaggio dalla visione all'azione che mi preoccupa.
ne convengo -
[snobismo proletario::post]non riesco a trovare punti deboli nella sua visione dell'economia
perché ne ha una?
a parte che lo stato deve mettere lo zampino ovunque per assicurarsi prebende e voti, naturalmente.[wile::post]
neanche in quella di marx, se è per questo.
mi parlavano male del fatto che secondo lui i mezzi produttivi sarebbero diventati sempre più grossi sofisticati e soprattutto costosi, fino al punto che sarebbe stato impossibile rinnovarli.
per non scrivere cose riportate, lo sto leggendo in originale, ma per ora sono fermo a 'der'.
in ogni caso vi ricordo che non c'è gusto in italia a essere intelligenti. -
[maxdanno::post]in ogni caso vi ricordo che non c'è gusto in italia a essere intelligenti.
tranquillo, il problema non ti sfiora -
[Niten::post]
uau, un'autentica bordata dialettica
Da che pulpito. -
[maxdanno::post]hai rotto.
ok, i punti a me -
[danci::post]
Insomma, quali siano le concezioni prevalenti nel centro-destra circa l'Italia a me pare abbastanza chiaro (su quelle del centro-sinistra sto ancora indagando, appena scopro qualcosa lo saprete in tv che avrò vinto il Nobel o fatto un golpe). -
[morella::post]
[squeakthemouse::post]vorrebbero anche assumere delle persone, ma finora non sono riusciti a trovarne una un po' sveglia e che sia capace di usare logica e capacità critica.
ehy in pratica sono le uniche qualifiche che ho! se non c'è bisogno d'altro mi candido al volo!
sorry Morella, Squeak no l'ha detto ma è anche indispensabile almeno la seconda di reggiseno. -
[Cinghiale::post]
sorry Morella, Squeak no l'ha detto ma è anche indispensabile almeno la seconda elementare.
fixed -
[danci::post]voglio essere imprenditore di me stesso, la mia vita dev’essere una sfida continua, il vero capitale oggi è la conoscenza
boh, sarò io un cojone, ma per quanto mi riguarda non ho nè l'aria vincente nè me ne frega un cazzo della sfida continua, però col posto fisso concepito come è in italia non vorrei tanto averci a che fare.
In realtà lavoro da dieci anni da libero professionista in partita iva con le stesse persone, pagato poco (ma quanto mi basta per vivere la mia vita senza eccessive rinunce), senza ammortizzatori sociali per mollaccioni tipo la mutua o le due mensilità in più, e ci sto abbastanza dentro. Sono contento di cavarmela con le mie forze, ho anche una certa tolleranza da parte dei capi per esempio sulle mie divagazioni su asphalto o similari perchè tanto sanno che quando serve mi posso fermare la notte e la domenica e non me ne frega nulla, però insomma, è chiaro che tenermi non è un atto dovuto da parte di chi mi paga lo stipendio.
Certo, se domani mi viene un cancro posso scegliere se schiattare di cancro o schiattare di fame, e la macchina la chiedo in prestito ai miei quando serve (quasi mai), ma va anche bene così: se fossi stato capace di sfangarla in modo più brillante lo avrei fatto, invece a quanto pare sono bravo fino ad un certo punto e ho quello che merito. Dovrebbe funzionare così, poche balle: altro che "tempo indeterminato"=per sempre.
Poi boh, ogni tanto ci penso e mi do della testa di cazzo, però davvero, piuttosto che passare a una situazione aziendale in cui ogni cosa è un diritto e quanto ai doveri sì, se ne può parlare, ma non troppo a voce alta, continuo a restare qui ben contento. E quando vedo un sindacalista metto mano alla pistola.
(ma tanto adesso sposo una ricca e mi metto a posto) -
[snobismo proletario::post][rating 0]
ariecco il kindergarten