Giulio ti amo forte
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[brullo nulla::post]
[psycho::post]
a parte le grandi rinunce tipo non poter fare un mutuo finche' non si ha una prospettiva lunga, o non poter mettere su famiglia finche' non si e' ragionevolmente sicuri di non dover campare rovistando i cassonetti (ma all'estero per qualche motivo sembra che tanta gente non si faccia problemi a figliare senza rimorsi anche in situazioni complicati, vedasi gg che nell'animo e' piu' americano di billy the kid), mi rompono il cazzo anche le minuzie.
tipo, che a un certo punto sto per comprare un armadio ma poi penso che potrei anche dover traslocare tra due mesi, e portarsi a spasso un armadio non e' un'opzione e rivenderlo sottocosto e' un peccato, e allora l'armadio non lo compro (ma mi servirebbe). poi finisce che due mesi dopo non trasloco e resto nello stesso posto almeno un altro anno, ma a priori non potevo saperlo, e nel frattempo sono senza armadio.
FRATELO!
Psycho perchè non compri un armadio scadente a basso costo? (Io non lo farei perchè mi sta sul cazzo buttare la roba ed ecco perchè campo di Freecycle). -
[brullo nulla::post]
FRATELO!
è la mia stessa situazione del cazzo, e dopo 3 anni di questa Vita comincio ad averne veramente pieni i coglioni. (non che non ci siano dei pro, ovviamente). -
io ho comperato un armadio decente, dopo due anni ho traslocato e l'ho rivenduto al maranza.
qualcuno vuole un letto? -
[otob::post]
Psycho perchè non compri un armadio scadente a basso costo?
in realta' poi l'ho fatto, ma avevo originariamente in mente un esempio vero ma molto piu' complicato da spiegare (coinvolgente assicurazioni e copertura per spese dentistiche, non mie ma della mia ragazza(*)) e ho optato per un caso ipotetico.
(*) in effetti, quando si ha qualcuno e' tutto enormente piu' complicato. anche nel caso iper-fortunato in cui si ha qualcuno che e' disposto a seguirti, e' ragionevole che ogni tanto ti chieda "ahem, ma dov'e' che si va, e soprattutto quando? e io nel frattempo inizio qui cose che richiedono di essere qui anche tra un anno?" -
[danci::post]
libero professionista è diverso da precario
rispondo in ritardo per mancanza di tempo (e anche qui lo farò in fretta, chiedo venia). La risposta è: dipende.
Libero professionista è diverso da precario se sei un vero libero professionista, invece io a parte lavorare per uno studio senza garanzie e ammortizzatori, di mio faccio al massimo qualche perizia per qualche amico che ha bisogno di una firma e di un timbro, e manco mi faccio pagare (te l'ho detto, sono un fesso). Però non penso di essere solo in questa condizione: almeno tutti i miei colleghi sono nella stessa bagna, eppure sopravviviamo, più o meno.
A quel punto, vedere un operaio che se qualcosa non gli va giù può appellarsi a regole sindacali e ha più garanzie di me può anche starmi sullo stomaco, così a istinto. Poi stare in questa condizione è anche una mia scelta, vassapere se per senso piemontese del dovere o idiozia - sospetto che le due cose si confondano spesso - per cui non mi lamento più che tanto, ma insomma, per me la cosa giusta sarebbe che TUTTI fossero come me: posto fisso finchè sei utile, con margini di inutilità proporzionati all'utilità effettiva (se ti produco in un giorno quello che un altro fa in tre, il giorno dopo me lo lasci passare su asphalto e non mi rompi i coglioni, tu ci guadagnerai comunque e io non uscirò scemo. Mi pare un patto onesto) e però quando smetti di essere utile e causi delle perdite ti fai gentilmente da parte e lasci il posto a qualcuno che abbia voglia di lavorare.
Poi certo, l'economia globale, gli ammortizzatori sociali, gli operai a spasso, il bieco padrone che pensa solo a guadagnare e compagnia cantante. Mah, tutta roba piuttosto vaga, per me. Ieri parlavo con un vecchio geometra che ha passato la vita a lavorare per uno degli impresari più iena di tutta torino, che mi diceva di costui: "lui specula sui lavori, mica sul personale. Se resisti a lavorare per lui - cosa tutt'altro che facile - ti paga bene, se no te ne vai e tante grazie". Ah, se ieri parlavo con questo geometra è perchè stavo appunto finendo un lavoro, mentre la mia mail si riempiva dei messaggi della mia ultima fiamma che mi descriveva le sue guepières e l'uso che avrebbe voluto farne in mia compagnia.
Alle volte è un filo pesante. -
[dulcamara::post]la mia mail si riempiva dei messaggi della mia ultima fiamma che mi descriveva le sue guepières e l'uso che avrebbe voluto farne in mia compagnia.
tranquillo, ormai per la schizofrenia esistono ottimi farmaci[dulcamara::post]tutti i miei colleghi sono nella stessa bagna, eppure sopravviviamo, più o meno.
come dice il sciur pampero, vogliamo il pane ma anche le rose.
giusto ieri facevo un giro su monster, e tra le varie posizioni ne ho trovata una 'temporary' da un anno. Secondo voi c'era vantaggio economico, professionale o cercavano soltanto un tappabuchi?
ecco, imho la differenza tra precario e libero professionista flessibile sta tutta qui.[psycho::post]
(*) in effetti, quando si ha qualcuno e' tutto enormente piu' complicato. anche nel caso iper-fortunato in cui si ha qualcuno che e' disposto a seguirti, e' ragionevole che ogni tanto ti chieda "ahem, ma dov'e' che si va, e soprattutto quando? e io nel frattempo inizio qui cose che richiedono di essere qui anche tra un anno?"
appunto. inserire ciclicità che in italia non si fanno più figli, progetti rimandati invecchiamento della popolazione e perché non possiamo semplicemente lavorare come fanno i tedeschi.
Poi chiaro che tu a modo tuo sei un caso eccezionale in più di un senso.
comunque oggi sto depresso che ieri ho visto report. -
[Morella::post]anche io ma non ci ho capito un tubo a parte che siamo nella merda.
non c'è molto da capire, noisefromamerika lo dice da mesi.
il concetto è che con un debito pubblico previsto a 118% non si possono fare investimenti anticrisi; in più non è prevedibile che il debito rientri a breve.
non so se riesco a fare un esempio calzante.. mettiamo che tu hai bisogno dell'adsl per lavorare, quindi ti escono ogni mese 50 euro. in più devi vivere, quindi ogni mese te ne escono altri 50. In più ci sono quei soldi che spendi e non sai dove vanno (scarpe e borsette), per cui scopri che ogni mese in totale spendi 200 euro.
Nei mesi passati, tricche e tracche hai fatto un debito con la banca di altri 200 euro, su cui paghi 20 di interesse.
Quindi ogni mese per vivere hai bisogno 220 euro tra spese e interesse.
Finché guadagnavi più di 220 euro tutto ok, riuscivi a starci dentro. ma in periodo di crisi guadagni sempre meno, e i soldi che mancano li devi prendere sempre più in banca, pagando sempre più interessi etc.
Quando la banca non ti fa più credito vai in bancarotta. Più o meno questo è lo scenario.
Ora, il buon padre di famiglia in questo caso taglierebbe scarpe e borsette, e col risparmiato cercherebbe di ripagare il debito o cercare di guadagnare di più (cambiando i macchinari, ripagando il debito, cose così)
ma in italia scarpe e borsette sono pensioni, stipendi statali e troie, quindi non si possono toccare.
In definitiva stiamo navigando a vista nella speranza che la 'crisi mondiale' passi e si stia tutti più felici, il pb è che alla crisi mondiale si associa una crisi tutta nostra per cui non si è mai fatto niente e nessuno sembra voler fare niente. E' più o meno il motivo per cui mi incazzo quando parlando della situazione italiana si parla dei bei tempi della napoli portici al posto di guardare avanti.
In definitiva, stiamo andando verso un collo di bottiglia dovuto al fatto che il sistema va di medra. Visto che non ci permetteranno di fare bancarotta, andiamo verso uno scenario di impoverimento collettivo in cui alla fine forse costretti dagli eventi faranno queste benedette riforme strutturali che ci servono, ma il pb è quanto in basso dovremo scavare prima di arrivare a quel livello. -
[maxdanno::post]andiamo verso uno scenario di impoverimento collettivo in cui alla fine forse costretti dagli eventi faranno queste benedette riforme strutturali che ci servono, ma il pb è quanto in basso dovremo scavare prima di arrivare a quel livello.
metterei l'accento sul "forse", in particolare perché fare riforme strutturali in italia significa mettere le mani su[maxdanno::post]pensioni, stipendi statali e troie
visto che toccare altri privilegi è ancora più complicato. quindi direi che anche le riforme o il risanamento costeranno la loro quota di lacrime e sangue. -
[bristow::post]quindi direi che anche le riforme o il risanamento costeranno la loro quota di lacrime e sangue.
con la massima probabilità significa uomini e donne in pensione a 70 anni e 'mobilità' nel settore statale, che al momento è la maggior forma di sussidio per chi non ha lavoro, con tutte le ripercussioni che ne conseguono. E chiaramente ce n'è anche per i dipendenti.
Cribbio, ieri parlavano di gente nella ricca brianza che chiede al prete i 200 euro per sfangare il mese
Il problema sta in un circolo vizioso fortissimo: la politica vuole controllare l'economia per accaparrarsi poteri e voti, ma l'economia così controllata non si sviluppa: vedi alitalia, fs o anche gli esperimenti del passato da mirafiori all'ilva di taranto. Quindi in definiva per la nostra politica lo sviluppo è male, e stanno facendo di tutto per ammazzarlo. Al sud da decenni, ma ormai un po' ovunque. -
[Morella::post]nonostante la mia ignoranza su temi di economia avevo colto il nodo fondamentale, e cioè che
[Morella::post]siamo nella merda.
mi permetto di obbiettare: il nodo fondamentale è che abbiamo appena iniziato a tuffarci dentro, e nei prossimi anni può solo che peggiorare. -
a posto, vado a tagliuzzarmi le vene.
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ma cosa dite disfattistila ruspante economia italiana supera quella inglese!
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[rashid::post]ma cosa dite disfattistila ruspante economia italiana supera quella inglese!
Da quando la recessione è iniziata la Gran Bretagna ha lasciato sul piatto 5,9 punti percentuali di Pil. Ma quel che è peggio - sottolineava ieri il Telegraph - è che è stata battuta dall’Italia.
a me sembra che voglia dire che l'italia ha perso più punti di pil! -
hem, no.
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ero ironica, ma vabbè
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[maxdanno::post]In definitiva, stiamo andando verso un collo di bottiglia dovuto al fatto che il sistema va di medra. Visto che non ci permetteranno di fare bancarotta, andiamo verso uno scenario di impoverimento collettivo in cui alla fine forse costretti dagli eventi faranno queste benedette riforme strutturali che ci servono, ma il pb è quanto in basso dovremo scavare prima di arrivare a quel livello.
io infatti spero di infilarmi nel piccolo gap fra la fine della perforazione dello strato di merda solida e l'inizio dell'eruzione di liquame per levarmi dal culo dopo aver spremuto allo Stato tutte le risorse in istruzione che poteva darmi.[dulcamara::post]A quel punto, vedere un operaio che se qualcosa non gli va giù può appellarsi a regole sindacali e ha più garanzie di me
Detta così pare che un operaio possa permettersi di stare a grattarsi la pancia tutto il tempo e se solo osano dirgli "bah" scatena tutta la furia del sindacato. Visto che ovviamente non è così, cosa intendevi dire in realtà? -
[Niten::post]cosa intendevi dire in realtà?
che gli girano le palle che l'operaio non sia più sfigato di lui (se ci pensi bene, è stata la grande furbata della politica di questi anni: convertire le questioni sociali in "guerre tra poveri") -
[Niten::post]Visto che ovviamente non è così
guarda, che non sia così in generale posso essere d'accordo. Che possano esserci casi in cui E' così, è il caso che cominci a considerarlo. La mia fonte è un direttore di stabilimento che si trova a dover licenziare gente perchè la crisi eccetera, e i licenziamenti debbono essere concordati coi sindacati, se no gli fanno saltare la fabbrica. Nella truppa dei licenziandi c'è il laiano protetto che è intoccabile, quindi capisci che se io vengo licenziato perchè tu che non fai un cazzo ti sei ammanicato bene e il sindacato ti spalleggia portando in tribunale chiunque dica qualcosa, sarebbe corretto che ti aspettassi in un vicolo buio e ti tagliassi la gola[jared diamond::post]
che gli girano le palle che l'operaio non sia più sfigato di lui
anche, sì. -
[dulcamara::post]Che possano esserci casi in cui E' così
certo, come ci saranno casi di gente messa formalmente nelle tue condizioni che però può grattarsi il cazzo per vari motivi (tipo essere figlio di, raccomandato da, eccetera).[dulcamara::post]La mia fonte è un direttore di stabilimento che si trova a dover licenziare gente perchè la crisi eccetera, e i licenziamenti debbono essere concordati coi sindacati, se no gli fanno saltare la fabbrica. Nella truppa dei licenziandi c'è il laiano protetto che è intoccabile, quindi capisci che se io vengo licenziato perchè tu che non fai un cazzo ti sei ammanicato bene e il sindacato ti spalleggia portando in tribunale chiunque dica qualcosa, sarebbe corretto che ti aspettassi in un vicolo buio e ti tagliassi la gola
Sì immagino che certe degenerazioni del sistema esistano allegramente, come del resto esistono quelle opposte, per esempio Eutelia che cede a Omega il ramo IT, così Omega può fallire (volontariamente: non accettando le pur abbondanti commesse etc.) e liberare Eutelia di 2000 esuberi e 54 milioni di euro di TFR. -
[psycho::post]apprezzo la sincerita' del tuo "che roba, contessa"
ma guarda, pensavo di recente che mio padre quando si è iscritto all'università aveva trenta compagni di corso. trenta (30). Io ne avevo tremila e rotti (sempre ingegneria), di cui la metà è stata spazzata via nel biennio, e dei rimanenti quelli sulla breccia sono quelli che piacciono a wile perchè "hanno fame".
Il mio colega di punta, qui in studio, è uno che dice minchia ogni tre parole ("minchia, perchè minchia, il pilastro non sta in piedi minchia, diventa instabile e poi minchia costa tantissimo ridurre il lambda, minchia), bravissimo ingegnere ma crede che le descrizioni di Ken Follett ne "i pilastri della terra" siano storia medioevale accertata e invidia tantissimo il deejay Linus perchè (minchia) è ricco senza fare un cazzo (minchia).
Va bene il ricambio economico (anche se poi non vi stupite se un vecchio latifondista quando si vede arrivare i sanculotti sotto il castello chiede aiuto alla mafia per farli sparare), ma secondo me sta succedendo troppo in fretta. Il prodotto che esprimono queste nuove classi agiate è Berlusconi, eh.
Edit: con classi agiate intendo ovviamente i morti di fame di fascia alta (cit.), ovvero quelli che hanno avuto accesso allo studio e all'illusione che la ricchezza si crei dal nulla. Secondo me non è così. -
Dulcamara non ho capito cosa vuoi. (nel senso buono).
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[gg::post]Dulcamara non ho capito cosa vuoi. (nel senso buono).
+contadini astigiani, -D3z4ni!
(non voglio nulla. Credo che mi ritirerò nelle mie terre a coltivare raperonzoli, lasciando che la società e l'economia finiscano a ramengo senza coinvolgermi. Dovrei prendere qualche roba che dia latte, credo: i porcospini sono difficili da mungere?) -
[gg::post]on ho capito cosa vuoi
una classe dirigente che abbia fatto il classico ovviamente!
dulca, sono combattuto. mi verrebbe da risponderti che da un buon ingegnere ti aspetti buoni pilastri, non buoni pilastri della terra. E' anche vero che non sono convinto che sia una buona idea selezionare una classe dirigente il cui skill fondamentale è saper giocare a inculo-incularella con i più deboli.
