The Reconnection

13»

Commenti

  • [Lord H.::post]
    certo che fa ridere un sacco la satira su'sta roba, eh?
    secondo me è una teoria interessante
  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    graziosissimi brillantini colorati sulla pancia.
    Poi vi dico se funziona
    cioè se te lo fanno rizzare?
  • una teoria interessante

    [danci::post]in effetti secondo le statistiche i tipi che usano medicine alternative sono molto più istruiti della media
    (no, non vi cito le fonti così imparate)

    quelli del cicap ripetono sempre questa cosa, con disperazione.

    e, anche se loro non lo possono dire cosi' esplicitamente, e' evidente che e' l'ennesima colpa del LICEO CLASSICO.
  • Addrush
    Addrush Absolutely nothing
    [psycho::post]l'ennesima colpa del LICEO CLASSICO

    Manifesto la mia ferma opposizione a questa affermazione.
    [Q.::post]Mi disse che, in veste di medico, mi sarebbe stato di grande aiuto.

    Questa frase mi ha fatto ridere (più delle altre).
  • Jared Diamond
    Jared Diamond un segaiolo, ma di profondo spessore culturale
    [Marco::post]poi fai un figlio e vedi cosa succede quando ha tre mesi.

    sei proprio sicuro di volere che si riproduca?
  • si riprodurrebbe per mitosi???
  • Jared Diamond
    Jared Diamond un segaiolo, ma di profondo spessore culturale
    c'è sempre l'opzione berlusconi/englaro
  • [psycho::post]e' evidente che e' l'ennesima colpa del LICEO CLASSICO.


    come puoi dire questo? il latino ti insegna a ragionare!!1
  • [josecho::post]Io all'inizio non credevo a tutte queste storie. Poi ho conosciuto una tipa di queste alternative che seguiva tutte queste storie di chakra e viaggi astrali, tarocchi e quelle robe salcazzo coi cristalli ecc... ecc... E io la prendevo in giro fino a quando non mi ha chiesto se volevo provare il tantra. Da allora ho capito l'essenza delle cose e ho il massimo rispetto per i chakra il reiki i viaggi astrali, omeopatia e tutte quell'altre stronzate.


    Ahahahah Ipse Dixit più manifesti nelle principali città d'italia
  • chukie
    chukie raddoppia sulle marcature
    evviva presto il nostro club* avra' un nuovo membro!

    *mio e di maffa
  • Fra
    Fra cattolico praticante e berlusconiano convinto
    Questo è pure peggio....

    http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=257549907665&ref=mf

    “AIDS: un polesano scopre la cura. L’incredibile storia del medico dell’Ulss 19: ha debellato il flagello del Terzo Millennio. Il suo vaccino ha già salvato milioni di vite. Lo Stato non lo ha voluto, il Vaticano si.

    ARTICOLO DI Lorenzo Zoli, tratto dalla “VOCE DI ROVIGO” di Mercoledì 10/06/09

    ADRIA(RO) – Ha scoperto un vaccino per l’Aids, ma lo Stato italiano non lo ha mai voluto, non gli ha mai creduto. Alla fine, ha regalato – e sottolineiamo regalato- la propria scoperta alla Santa Sede che, avviando una terapia in numerosi paesi africani, ha già salvato qualcosa come 5 milioni di vite. Nonostante questo, Paolo Trevisanato, veneziano di origine, residente a Padova e medico fiscale dell’Ulss 19 di Adria, continua a tirare avanti con i suoi 1500 euro al mese, frutto di un contratto annuale che l’azienda sanitaria gli rinnova puntualmente.

    “Mio marito è un angelo, un cavaliere d’altri tempi una persona nobile, dice la moglie, per spiegare come sia possibile che colui il quale ha risolto il problema della peste del Terzo millenio, medico specializzato in ematologia e laboratorio e ricerca, faccia vita da precario. E per quanto riguarda me, la mia soddisfazione è pensare a tutte le persone, circa 5 milioni, che sono ancora vive grazie a lui”.

    La sorte di Paolo Trevisanato è strana: la sua scoperta non stata passata sotto silenzio, o quasi. I dati, cioè, sono documentati con tanto di dichiarazioni ufficiali ma sempre relegati nei maggiori quotidiani, in trafiletti, piccoli box, notizie brevi. Come se avere debellato l’Aids, non fosse poi tutta questa notizia. Meglio il gossip, insomma. Il messaggero di lunedì 11 luglio 2005 titola una notizia breve Santa Sede Patrocina vaccino anti Aids dr. Trevisanato: “La scorsa settimana recita l’articolo, l’Osservatore romano ha dato notizia d’una sperimentazione in corso in Africa nel 2004 e ora in Asia, di un vaccino anti Aids, dai felici risultati. Lo studioso che l’ha messo a punto è il dott. Paolo Trevisanato, un medico veneziano molto stimato a livello scientifico anche per altre ricerche specialistiche sul diabete”. Mille battute in tutto. Allucinante, nei proprio significati, quanto riporta il Corriere della sera di lunedì 5 febbraio 2007, sempre in una notizie di taglio basso: “Ancora una volta il Santo Padre ha richiamato lo Stato nella persona del ministro alla Sanità esprimendo la sua solidarietà agli ammalati di Aids italiani che non usufruiscono di alcun vaccino per combattere la loro malattia. La Chiesa ha ricordato di avere fatto suo, dopo le dovute sperimentazioni, il vaccino del dottor Paolo Trevisanato, un ricercatore che ha sottoposto alla Chiesa, dopo inutili proposte a ben cinque ministri della Repubblica, l’esito della sua scoperta (…) Il vaccino, efficace in ogni fase della malattia, dalla sieropositività all’Aids conclamato, viene già sperimentato da sei anni”.

    Leggiamo, leggiamo ma qualcosa ancora non ci torna: tutto ciò vorrebbe dire, in pratica, che l’Aids è sconfitta, secondo dati scientifici ma che questa cura, allo Stato italiano non interessa: cinque ministri della Sanità ci hanno sputato sopra, tanto che, alla fine, il Papa ha rimproverato lo Stato italiano perchè sono curati meglio gli africani degli italiani. E nulla di tutto ciò è mai finito sui Tg? No davvero. La conferma arriva dalla Repubblica di lunedì 24 settembre 2007, in una breve dal titolo “Il ministro non accetta il vaccino del Vaticano”. “Il ministro Livia Turco, recita l’articolo, non ha più voluto incontrare il responsabile della pontifica accademia delle Scienze (…) Il contrasto tra Stato e Chiesa nasce dal fatto che alla farmacia vaticana veniva distribuito anche a cittadini italiani il kit con dieci fiale per chi dichiarava con opportuni certificati sanitari di essere affetto dalla “Peste” del secolo”.

    Insomma; gli italiani non devono curarsi. La cura c’è, ma lasciamola agli africani. Meglio morire.

    Ma perchè? La moglie di Trevisanato ha una propria idea. “Le case farmaceutiche, spiega, non hanno alcun interesse a mettere in circolazione una cura del costo di 10 euro, definitiva. Molto meglio per tutti, in pratica, continuare con l’attuale trittico giapponese-americano del costo di 16mila euro al mese”. Di certo, al di là di ogni interpretazione, c’è che lo Stato italiano non mai voluto quella cura con la quale ora la Santa sede ha già salvato cinque milioni di vite. Infatti, cinque ministri della Sanità non l’hanno voluta, neppure per regalo. Un regalo costoso, del resto, perchè Trevisanato ha speso per brevettarla, circa 15 milioni delle vecchie lire.

    Tutta questa storia, è vero, pare un po’ romanzo, eppure è così: a testimoniarlom ci sono dichiarazioni di alti prelati della Chiesa e persino il Papa. Il ricercatore solitario e precario, lavorando di notte e nel tempo libero, ha trovato una cura dell’Aids, già testata con successo su milioni di persone, ma nessuno la vuole. E intanto la gente muore. E che Trevisanato sia un ricercatore coi fiocchi, lo dimostra anche una seconda scoperta, pure questa ceduto a titolo gratuito, dopo aver brevettato l’idea, all’Università di Cambridge, che ha scritto, nel 2003, una lettera piena di gratitudine al ricercatore italiano: una terapia antidiabete innovativa e di grande importanza.

    L’ospedale di Saint Thomas di Londra ha addirittura aperto un ufficio all’interno del quale il dott John Taylor si occupa degli esterni che vogliono andare a fare la cura inventata da Trevisanato. “Gentile Dr. Paolo Trevisanato, scriveva il 29 settembre del 2003 una delle università più importanti del Regno Unito, sei mesi fa abbiamo iniziato un esperimento, basato su i suoi studi. Stiamo applicando la terapia che lei ha illustrato nel suo esauriente e intuitivo saggio sul diabete. Il risultato è un successo completo, che mette in rilievo il suo lavoro e il nostro coraggio a prenderlo in considerazione. Le chiediamo di estendere la sua terapia ad altri quattro centri specializzati in controlli sul diabete. Saremmo molto felici se lei ci spedisse un dettagliato articolo sui suoi studi, in modo da poterlo pubblicare nel nostro annuario scientifico (le comunicheremo la data). Alla fine dell’esperimento, organizzeremo un congresso medico internazionale per divulgare i risultati alla comunità scientifica”. Da allora la terapia si è rivelata un successo, ma anche questa volta non in Italia, dal momento che il nostro paese pare davvero miope. Speriamo che sia miopia non intenzionale, anche se non per questo sarebbe meno grave. Anche in questo caso, sulla stampa nazionale la notizia è finita neppure in secondo, ma in terzo piano. Da Cambridge una cura definitiva per il diabete, titola in una breve il Corriere della Sera del 24 maggio 2004. “Da uno studio approfondito di un medico italiano, recita l’articolo, specialista in Biologia clinica, il dr. Paolo Trevisanato su un nuovo meccanismo per la guarigione completa dal diabete, l’Università di Cambridge ha tratto una cura ormai sperimentata da diversi mesi in alcuni ospedali del Regno Unito, con risultati che l’Ansa inglese ha definito stupefacenti. La terapia, di circa 6 mesi di durata, è ora al vaglio della sperimentazione ed è la prima alternativa all’insulina. Una vera speranza per migliaia di persone in tutto il mondo”.

    Una speranza che tuttavia, evidentemente non merita gli onori della cronoca e per la quale, ancora una volta Paolo Trevisanato non ha ricevuto nulla, se non i riconoscimenti accademici che l’Università di Cambridge gli ha tributato.

    Ricapitoliamo: ad Adria lavora, come precario, un ricercatore che ha trovato una cura per l’Aids e una nuova terapia antidiabete. L’interesse dello Stato italiano? Nullo.

    “Quando abbiamo proposto il vaccino contro l’Aids, prosegue la moglie di Trevisanato, ci hanno risposto che lo Stato italiano ha già in corso una ricerca”. Peccato che vada avanti oramai da anni, ma che non abbia prodotto granchè. Soprattutto, di certo non ha mai permesso di salvare cinque milioni di vite.

    “L’ultima volta che, qualche anno fa, chiude la moglie di Trevisanato, abbiamo proposto la cura al ministero della Sanità, ci è stato risposto dal ministro che, visto i suoi predecessori non avevano ritenuto di adottare il metodo scoperto da mio marito, non vedeva per quale motivo lui avrebbe dovuto tenere un contegno differente”.

    Intanto la gente continua a spendere migliaia di euro per una terapia che non dà alcuna garanzia. E continua a morire.”
  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    ma è meraviglioso
  • ehi non vedo alcun segnale-banfa in questa news! non possiamo essere scettici a prescindere!
  • sento puzza di merdone
  • isterico a metano
    isterico a metano non sa chi si crede di essere
    ovvio l'aids NON ESISTE
  • peristyl
    peristyl fa cagare a piccole dosi
    wow un gruppo di fb con ben 47 iscritti!