Galleggiano, galleggiano tutti!
La musica rock è morta da almeno un paio di decenni, anche se insiste caparbiamente nel far finta di non essersene accorta, come Bruce Willis e Nicole Kidman.
Ci sono però alcune notevoli riesumazioni che valgono comunque la pena di essere ascoltate con attenzione e nostalgica commozione, come ad esempio i Wolfmother, gruppo australiano che ha tirato fuori un disco strepitoso che brilla tanto per la bellezza delle canzoni quanto per la totale (e voluta) mancata originalità dello stile.
La loro caratteristica principale è quella di prendere brandelli dello stile musicale di altri gruppi (Black Sabbath, Deep Purple, Led Zeppelin e Who sopra a tutti) e di mischiarli con intelligenza, riuscendo così a creare una sorta di mostro di Frankenstein del rock anni '70.
Dopo il primo disco il cantante/chitarrista ha litigato con tutto il resto del gruppo e ha rifondato la band con gente recuperata qui e là, facendo così uscire un secondo album (Cosmic Egg) che pur non essendo sgradevole non riesce davvero ad entusiasmare.
Detto questo, scopro che Martedì i Wolfmother vengono a suonare al Live di Trezzo e quindi compero il mio biglietto e mi precipito a vederli.
Il concerto viene segnato come "inizio ore 21.30", ma sono certissimo che andrà a finire come per il concerto dei Kyuss, che è iniziato tardissimo perché prima c'erano i gruppi supporto di stocazzo.
Parto con adeguatissimo anticipo e, come da tradizione, mi fermo a fare uno spuntino pre-concerto all'autogrill.
Mentre scelgo i miei piatti al self service, mi sento improvvisamente invadere da una sgradevolissima sensazione intestinale. Descrivere le sensazioni intestinali non è facile, ma usando una metafora potrei dire che mi sono sentito per un attimo come se una lontana diga parastronzi fosse crollata improvvisamente, facendomi sentire il rombo possente del fiume in piena in arrivo.
Per evitare momenti imbarazzanti mi affretto a pagare, mollo il vassoio sul primo tavolo a disposizione e trotto verso il bagno, dove tra un'esplosione di peti ed un'altra mollo un paio di stronzoni belli pienotti e paciarotti.
Purtroppo non riesco a produrre altro, e appena mi alzo dalla tazza ho la nitida e rombante premonizione che quei bagni mi avrebbero rivisto di lì a poco.
Torno al tavolo, mangio con calma, bevo un po' d'acqua, faccio un po' di respironi profondi.
Poi di nuovo il richiamo della foresta: altra camminata a chiappe strette verso i bagni, rapida occhiata per trovare l'unico bagno libero, check della presenza di carta igienica, e via che si va.
Appena allento il controllo sullo sfintere, l mio culo dà il via ad un attacco di guerriglia con granate di stronzi a frammentazione: ratatatatplof, ratatatatplof!!!
Le raffiche di mitragliatrice anale mi tolgono le forze, e mi appoggio con la schena sul muro, coprendo per un attimo la fotocellula dello sciacquone automatico, che decide di scattare e far arrivare acqua in abbondanza.
Acqua che, schizzando qui e là mi porta prima un piacevole refrigerio alle chiappe, poi
un deciso refrigerio alle chiappe, poi un fastidioso senso di bagnaticcio sulle cosce.
Guardo verso il basso e mi rendo conto che il water è completamente otturato, e che la tazza è quasi completamente colma di acqua lurida e stronzi galleggianti.
Non mi perdo d'animo, nonostante le fitte di dolore addominale e i sudori freddi, e con un abile gioco di polso afferro la scopetta e cerco di sturare il cesso dai rotoli di carta igienica che qualche buontempone ci ha gettato dentro.
La mia solerzia è però inutile: il livello dell'acqua non ne vuole sapere di abbassarsi.
Dovrei mollare tutto ed andarmene, ma un lampo di consapevolezza mi attraversa la mente urlando "la fotocellula!".
Perché se mi alzo e me ne vado, scatta la fotocellula che controlla lo sciaquone, e un nuovo torrente di acqua si riversa nella tazza, con serissimi rischi di overflow.
Per qualche secondo mi sembra di essere in uno di quei pessimi film in cui l'eroe viene legato ad una bomba che teoricamente dovrebbe esplodere non appena lui tenta di liberarsi, ma che grazie ad un'astuzia sopraffina del protagonista esploderà solo qualche secondo dopo, dandogli il tempo di liberarsi, gettarsi con un balzo atletico oltre la porta e godersi l'esplosione senza farsi un graffio.
Posso alzarmi dalla tazza, tirarmi su i pantaloni ed uscire, ma in pochi secondi la fotocellula avrebbe dato il consenso per l'inondazione. Non ho modo di capire se il volume ancora libero della prestigiosa seggiola in ceramica sarà in grado di assorbire l'urto senza tracimare.
Mi concentro per qualche secondo, poi mi alzo in piedi e mi rivesto con la rapidità della folgore.
Clic! La fotocellula scatta, e PLOSH! SSHHHHHH! parte l'acqua dello sciacquone.
Nei romanzi di Salgari capita spesso che un personaggio si trovi davanti ad un animale feroce, sia essa una pantera una tigre o un leone, e che invece di fuggire resti lì ipnotizzato, finendo per farsi sbranare.
Per un attimo mi trovo nella stessa terribile situazione: sono pronto per balzare via ma non riesco a staccare gli occhi dal livello dell'acqua che sale lentamenta ma inesorabilmente, sperando in un miracolo di capienza idraulica.
Ahimé, il miracolo non avviene, e l'acqua mista a stronzi e cacarella sorpassa il bordo della tazza, iniziando così a sbrodolare in giro.
Lo stupore e l'orrore mi consentono di riprendere lucidità, e con la rapidità del giaguaro retrocedo superando la porta e contemplando il dramma da distanza adeguata.
Dal water iniziano ad uscire fiotti di acqua lurida che si spargono sul pavimento invadendo anche tutti i gabbiotti circostanti.
Sento alcune voci esclamare parole irripetibili, vedendo la loro privacy defecatoria invasa da un ruscello di merda altrui, e mi getto in un bagno abbastanza distante da essere senza ombra di dubbio "sicuro".
Placidamente seduto sulla nuova tazza rilasso nuovamente le mie viscere, lascio che il destino compia il suo corso, innalzo una preghiera a Crom affinché mi liberi dal male intestinale, e infine mi avvio con aria noncurante verso l'uscita dell'autogrill.
Quando entro al Live di Trezzo sono ormai le 10.05, e in quel preciso istante, come per un segnale del destino, i Wolfmother attaccano con "Dimension".
Concerto splendido, nessun ritorno di fiamma intestinale durante l'esecuzione, grande gioia e grande rock.
Documentazione fotografica
Commenti
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bellissima storia pero' vorrei capire come mai ultimamente ci sono cosi' tanti thread dedicati a schwa. per giunta (non mi e' sfuggita la coincidenza) da quando schwa non fa piu' capolino su queste pagine.
per caso e' morta, e gli amici piu' intimi le dedicano i thread in memoriam?
in tal caso mi dispiace :( -
La cacca di vegetariano ha sempre quel colorino pallido che non riesco ad associare alla salute
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eccellente avventura maranza.
[maranza::post]La loro caratteristica principale è quella di prendere brandelli dello stile musicale di altri gruppi (Black Sabbath, Deep Purple, Led Zeppelin e Who sopra a tutti) e di mischiarli con intelligenza, riuscendo così a creare una sorta di mostro di Frankenstein del rock anni '70.
ascolta i Pontiak (o i Black Angels). -
me piasciono - bella ztoria
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Ahaha fate tracimare questa merda in home.
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post eccezionale che ricorda tempi gloriosi dell'asphalto e un maranza migliore.
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ahahah maranza sei un virtuoso degli stronzi dimmerda!
moddup virtuale.
schwa tr0na mannaggia a te! -
l'avevo letta cosi'
[Picard::post]
schwa tr01a mannaggia a te! -
supermaz prima della mia dipartita spero tu ti produca nell'Ultima Grande Storia del Caccaculo e poi sia ragnarok.
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l'alunno maranza merita il 7!
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scusate mi sono persa qualcosa delle puntate precedenti: che ha schwa di così speciale? lo chiedo senza malizia giuro
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[Morella::post]
scusate mi sono persa qualcosa delle puntate precedenti: che ha schwa di così speciale? lo chiedo senza malizia giuro
è ormai corteggiata da tutto l'asphalto maschile più una fetta consistente di quello femminile (oppure maranza vuole suggerire una connessione con la cacarella, chi lo sa) -
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(ma io l'apprezzo anche per la sua personalita' solare)
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schwa mi attira esclusivamente per le sua facoltà intellettuali e nemmeno tutte, però è ok. quanto a virtù erotico-copulative non ne ho mai saputo niente ma sono stato tagliato fuori dall'asphalto che conta perchè non sono sceso a certi compromessi.
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io ho visto una foto e da quel momento non ho più smesso di segarmi
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INVIARE SUBITO TRAMITE POSTA ELETTRONICA
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mettetemi in cc, amicy ^____^
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rodolfo coglione hai dei msg che ti attendono da ore e non rispondi