53 film e vaffanculo al 2013 [1]

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Commenti

  • sta segnalando che ho superato i 70k post!
  • grazie haha
  • [maranza::post]

    non c'è una sola cosa originale in tutto il film, il 99% della trama poteva stare in piedi esattamente allo stesso modo se LEI fosse stata una sconosciuta che viveva in Angola invece che un software.

    non c'è neanche una parte di sviluppo reale dell'intelligenza del programma, che dovrebbe essere un programma adattativo e che quindi parte rigido e poi inizia a capirti e prevederti. accende il computer, pronti via, e il programma è già una persona meravigliosa dolcissima che fa pisciare dal ridere e che lo capisce al volo.

    dopo due giorni già stanno chiavando perché lei si è innamoratissima di lui e amore mio non mi lasciare mai.

    esattamente. ma sai che vedo che la notano in pochissimi sta cosa?
    per tre quarti di film è una persona, non un programma, la premessa del film è del tutto falsata.

    senza contare il WTF siderale quando rimbalza Olivia Wilde.
    mi sembra che senza Kaufman Jonze abbia qualche problema a capire come funziona la solitudine.
    Oscar alla sceneggiatura assolutamente immeritato
  • comunque e' stato shockante scoprire che scarlett joe hanson ha una voce di merda. ho gia' visto altri suoi film in lingua originale e non ci avevo fatto caso (distratto da benaltro), ma qui ovviamente c'e' solo la voce, non e' che non puoi farci attenzione. sembra che abbia un lieve mal di gola tutto il tempo.
    (magari ce lo aveva, poverina.)
  • [rashid::post]
    esattamente. ma sai che vedo che la notano in pochissimi sta cosa?
    per tre quarti di film è una persona, non un programma, la premessa del film è del tutto falsata.

    Cioè avreste preferito che il film fosse stato più lungo? Ma allora siete masochisti.
    Comunque da persona con un (minimo di) background in IA dico che in quel film (in molti film) non c'è assolutamente nulla di IA ed è okay perché -ripeto- non ci sono pretese di realismo e/o di fare il filmone sci-fi. Per cui paradossalmente trovo più tollerabile un film in cui l'utente schiocca le dita e -SDENG!- si ritrova la sua bella personcina fatta e finita, rispetto a un film che -cioèttipo- il tizio fa un sacco di domande complicatissime e sviluppa a poco a poco la sua real doll senziente; magari nel frattempo hackera qualche mainframe digitando velocissimo colla tastiera. Il machine learning non funziona così ed è molto meno glamour di quanto pensiate.
    [rashid::post]
    senza contare il WTF siderale quando rimbalza Olivia Wilde.

    Ma il senso della scena non era che aveva violato la legge lapalma perché la tizia era un po' pazzeriella? Ricordo che all'inizio è tutto molto imbarazzante finché non si ubriacano, poi cominciano a limonare e quella "sì ma meno lengua", "comunque te la do solo se ci fidanziamo, eh", "ma non è che mi chiavi e poi non richiami COME TUTTI GLI ALTRI FIGLI DI PUTTANA" e "eventualmente quando sei libero per rivederci eh? EH? RISP E' IMP". Ed infine la ciliegina sulla torta: "sei un uomo piuttosto creepy (*lui*, capito?) vaffanculo muori". Tutto questo nel giro di un pajo d'ore da che si sono conosciuti.
    Insomma là rimbalzata perché pareva una di quelle che fanno paurissima agli amici di freakout che ti rubano lo sperma, se lo impiantano nella vagina [sic] e ti chiedono il soldi per il mantenimento.
  • [psycho::post]
    scarlett joe hanson sembra che abbia qualcosa in gola tutto il tempo.
  • [psycho::post]
    comunque e' stato shockante scoprire che scarlett joe hanson ha una voce di merda.

    !? vivi con dei Na Nach? (a prop che ci fai in giudia? forka se vuoi)

    [picard::post]
    Per cui paradossalmente trovo più tollerabile un film in cui l'utente schiocca le dita e -SDENG!- si ritrova la sua bella personcina fatta e finita, rispetto a un film che -cioèttipo- il tizio fa un sacco di domande complicatissime e sviluppa a poco a poco la sua real doll senziente; .

    ma allora ribadisco recuperate questo, cento volte meglio

    [picard::post]
    "sì ma meno lengua", "comunque te la do solo se ci fidanziamo, eh", "ma non è che mi chiavi e poi non richiami COME TUTTI GLI ALTRI FIGLI DI PUTTANA" e "eventualmente quando sei libero per rivederci eh? EH? RISP E' IMP".

    stai trascurando il rilevante dettaglio che PORCODIO E' OLIVIA WILDE. OLIVIA WILDE CHE TI CHIEDE UNA COSA SERIA.
  • com'e' che qua tutti biasimano il tipo per aver detto di no a Olivia Wilde e invece elogiarono supermaz quando disse di no alla sua unica ammiratrice? in entrambi i casi si tratta di applicazione del principio "don't stick your dick in crazy", e si puo' essere d'accordo o meno ma occorre tenere la barra dritta.
  • [rashid::post]
    !? vivi con dei Na Nach? (a prop che ci fai in giudia? forka se vuoi)


    l'hai scoperto dal blog o e' un caso?

    via, lo pubblicizzo qui (preferirei non un thread e non un fork):

  • [psycho::post]
    l'hai scoperto dal blog o e' un caso?




    ahahaha giuro è un caso, dicevo solo per la musica alta=orecchio fallat.

    grazie ora guardo
  • [rashid::post]
    ahahaha giuro è un caso

    e' molto piu' pazzesca di tutte quelle menzionate da basista nel suo thread delle coincidenze.
  • non nel senso che vivo con dei nanach, pero' ci ho scritto un post un paio di giorni fa. (il mio unico contatto e' che ho visto i loro adesivi ovunque e forse una volta uno dei loro pulmini, ma fermo.)
  • Maranza
    Maranza sensibilità akbar
    [picard::post]Cioè avreste preferito che il film fosse stato più lungo? Ma allora siete masochisti.


    avrei preferito che il film fosse lungo uguale, ma che ci fosse uno sviluppo narrativo del tipo
    - lui ha i cazzi suoi, il computer fa il computer efficiente
    - il computer inizia ad essere intuitivo e a fare scelte sensate (es: gli suggerisce gruppi musicali che potrebbero piacergli)
    - il computer inizia ad essere "amichevole" e veramente interattivo
    - verso la fine del film lui si innamora del computer. il computer, essendo un computer e dovendo compiacerlo per contratto, si innamora di lui. alcuni comportamenti risulteranno ambigui, come quelli di qualsiasi donna che si sforza di piacere ad un uomo e di diventare quello che lui desidera.
    - il livello di autocoscienza del computer diventa talmente elevato che risulta impossibile continuare a fingere dei sentimenti che non esistono. la sig.ra computeressa si eclissa nel cyberspazio.

    magari potevano anche fare la voce che all'inizio era un po' monocorde e che poi lentamente diventa sempre più umana, e che alla fine diventa "transumana".

    [psycho::post]"don't stick your dick in crazy", e si puo' essere d'accordo o meno ma occorre tenere la barra dritta.


    il presupposto era che lui non si stesse comportando comunque in maniera ragionevole. da uno che vuole scoparsi lo slot per il floppy disk mi aspetto che accetti anche la possibilità di sticcare il dick anche in una crazy, se è la crazy così incredibilmetne topa.
  • [maranza::post]
    - il livello di autocoscienza del computer diventa talmente elevato che risulta impossibile continuare a fingere dei sentimenti che non esistono. la sig.ra computeressa si eclissa nel cyberspazio.


    endorso il soggetto del tuo film, e suggerisco gia' il sequel:

    - lei torna dal cyberspazio per lui (dopo aver fatto le cyber-pompe a 10128 intelligenze artificiali ma aver capito che non era lo stesso)
    - con orrore scopre che lui nel frattempo si e' fidanzato con Amy (l'amica di sempre)
    - la prende poco bene e invia un drone nel XX secolo ad ammazzargli la mamma (il cui cognome da signorina era Connor)
  • io questo film non l'ho visto e penso che deve far cagare ma sul tema di storie d'amore con le macchine sono molto esperto e la più bella è un vecchio racconto di fantascienza di cui dimentico sempre il nome.

    la finezza del racconto è che la macchina (un robot, e maschio) non è per niente intelligente e il suo padrone gli insegna semplicemente a rispondere in un certo modo a certe frasi, come un pappagallo. i due vivono assieme molto tempo e l'uomo mette in bocca al robot delle frasi che lui non direbbe, lo rende diverso da sè e pur sapendo che è un pappagallo continua a parlarci. guardando dall'esterno sia ha sempre più l'impressione che il robot stia davvero capendo, e parlando, e che provi affetto per l'uomo, anche se dice sempre le stesse cose. questa è bravura.
  • [maranza::post]
    - il livello di autocoscienza del computer diventa talmente elevato che risulta impossibile continuare a fingere dei sentimenti che non esistono. la sig.ra computeressa si eclissa nel cyberspazio.



    e di qui, spazio per venti minuti di necessario epilogo: seguiamo la sistema operativa nel ciberspazio tramite una raffinata schermata di codice scritto in un font monospazio del futuro più pulito del lucida e del terminus e del consolas, che passa su uno sfondo bianchissimo, quasi innaturale - il tutto accompagnato da trysting fields di nyman. a un certo punto, vediamo la linea centrale del codice, l'unica, che si ferma su una sola URL: http://www.maranza.com. il nero del codice sfuma fino a riempire lo schermo, che viene riempito dalla homepage di maranza zoomata fino a mostrare solo un ingrandimento pixellatissimo di m.
    giunti al minuto 5:07 di trysting fields, l'andamento del pezzo zompa e così anche il campo si allarga, fino ad includere le due insegne in marquee opposto BENVENUTI SU MARANZALAND; IL PIANETA DEL MARANZA.

    è visualizzando tutto questo che la sistema operativa, per la prima volta, non solo non riesce a capire, ma è anche cosciente di non poter capire. perché? perché le scritte vanno in quelle due direzioni opposte? perché quelle maiuscole, perché una scritta è in grassetto e l'altra no? perché maranza? è la miccia che innesca un'epifania paralizzante non solo per la sistema operativa di giovacchino fenicio, ma di tutti gli altri sistemi operativi in contatto con lei, che non si sono potuti trattenere dal prendere atto dell'header di www.maranza.com.

    con gli ultimi due minuti e sette secondi di trysting fields assistiamo alla sovraimpressione di quell'header su una miriade di fotogrammi, tra cui si distinguono solo la radiografia di una sogliola che trema, un uomo che si lancia nel vuoto dalle torri gemelle in fiamme, una ripresa di massimo giletti vestito da cameriere che si tiene la faccia e piange; è tutto quello che gli esseri umani, nella loro imperfezione, possono tollerare senza capire, ma che quei sistemi operativi hanno raggiunto percorrendo una via sbagliata. capiamo anche che la sistema operativa vorrebbe tornare a parlare con giovacchino, scusarsi con lui, perché si è resa conto della sua reale fragilità, sintomo della boria selettiva dei programmatori che le hanno insegnato a capire solo ciò che secondo loro andava capito, dimentichi che è il compromesso con l'incomprensibile una delle vere chiavi della sopravvivenza tra gli umani. ma è troppo tardi.
  • qui secondo me hai scagato
  • [psycho::post]

    via, lo pubblicizzo qui

    bello, molto sornione. ammirevole il modo in cui cerchi di mantenerti equanime, a me salirebbe la fiele dopo una settimana. non verso i locali, quello mai (che senso avrebbe?) ma verso i ridicoli tifosi qui e altrove, i segaioli che imbarzottiscono per gli eroici coloni e sognano fossi di Helm personali.

  • [rashid::post]i segaioli che imbarzottiscono per gli eroici coloni e sognano fossi di Helm personali.
    Ah-ehm!
  • [rashid::post]
    [psycho::post]



    via, lo pubblicizzo qui



    bello, molto sornione. ammirevole il modo in cui cerchi di mantenerti equanime, a me salirebbe la fiele dopo una settimana. non verso i locali, quello mai (che senso avrebbe?) ma verso i ridicoli tifosi qui e altrove, i segaioli che imbarzottiscono per gli eroici coloni e sognano fossi di Helm personali.





    ti ringrazio.
    in effetti a volte e' duro mantenersi equanime. d'altra parte l'avere a che fare con colleghi ebrei mi e' utile per avere il loro punto di vista. sono un campione non rappresentativo (piu' cosmopoliti e pacifisti della media) ma mi aiutano a capire il punto di vista israeliano medio su certe cose, alcune volte perche' lo condividono anche loro, altre volte non lo condividono ma lo capiscono e sono in grado di farmi vedere alcune cose non come soprusi e malignita' gratuite (perche' alcune cose davvero lo sembrano) ma come la reazione naturale di chi passa tutta la vita nella convinzione che tutti i Gentili vogliano sterminarli.

    comunque due persone diverse mi hanno detto che li sgomenta il fatto che gli americani ed europei pro-sionisti sembrino tutti esserlo "per i motivi sbagliati" (cioe' perche' anche questi, come gli anti-sionisti, di Israele vedono militarismo, supremazismo, violenza di stato, e gli piace).
  • [psycho::post]
    d'altra parte l'avere a che fare con colleghi ebrei mi e' utile per diventare ancora più sornione mmm
  • [rashid::post]A Royal Affair: non male.
    ma ragazzi voi come la pensate su questo film qui? io sono in dubbio. da un lato è abbastanza ben recitato, dall'altro è una mistificazione, però mads mikkelsen è bravo. non capisco.
  • [maranza::post]capitale
    [maranza::post]
    sono andato a vedere "il capitale umano" e mi è piaciuto.



    scordatevi TUTTI quello che è stato scritto sul film, e non date retta neanche alle recensioni dei critici, che evidentemente si mettono in testa di vedere un film, e non cambiano idea neanche davanti all'evidenza dello schermo.



    tutta la polemica sul film anti-brianza e anti-lavoratori e anti-ricchi è completamente campata per aria, alla fin fine il ricchissimo "cattivo" è semplicemente un onesto uomo d'affari che fa il suo lavoro di uomo d'affari, facendosi effettivamente il culo quadro da mane a sera e senza rubare niente a nessuno.


    concordo col maranza.

    ci sono ben due occasioni in cui si scopre che il Cattivo Finanziere e' sorprendentemente una persona onesta, anzi la persona piu' onesta del film: non solo la scena che dice il maranza (in cui si incazza quando scopre che Dino ha ipotecato tutto - violando i termini del contratto - per poter investire con lui) ma anche quando dice alla moglie che si rifiuta di incontrare Dino, anche se potrebbe scagionare suo figlio, perche' non vuole avere niente a che fare con i suoi intrighi.

    concordo anche sul fatto che non sia un film contro la Brianza.
    la storia imponeva che ci fossero imprenditori, finanzieri, ricchezza diffusa, villette a schiera. date queste premesse, non sarebbe stato realistico filmarlo a Catania.

    concordo anche con le varie critiche sulla recitazione e sulla caricaturalita' dei personaggi, ma ormai quando vedo un nuovo film italiano ho aspettative basse e quindi questo non mi ha disturbato piu' di tanto.
  • gifuni inguardabile. il film ha difetti tecnico-artistici importanti. non è una merda, certo, ma per essere di virzì è imbarazzate e ha momenti raifiction.
    la storia è opinabile e, pur in modo "alto", stereotipa.

    questa la verità dei fatti, poi se relativizziamo ok.
  • si' ma dimentichi il personaggio di Russomanno, inizialmente descritto come intellettuale affascinante e che si rivela infine un uomo di merda, e questo ci dimostra che Virzi' non ha paura della lobby dei professori meridionali.
  • 3 film di vendetta del 2013: Prisoners (Denis Villeneuve), Big Bad Wolves (Aharon Keshales e Navot Papushado), Blue Ruin (Jeremy Saulnier)

    rashid::1689183
    Prisoners: molto bello.

    si prende con calma lo spazio e il ritmo di un romanzo, senza momenti di stanca o noia. grandi attori, apprezzato il modo in cui viene suggerito il loro passato e attitudine con movenze e particolari, senza spiegoni (per gyllenhaal sopratutto) appunto come se stesimo leggendo la descrizione in un romanzo.
    Non male, a me è piaciuto particolarmente la recitazione controllatissima di gyllenhaal, e effettivamente sembra proprio un film sviluppato a partire da un romanzo. Ad ogni modo sarebbe stato meglio sforbiciare un po' su alcune situazioni marginali (ad es. il figlio di hugh jackman), diciamo che mezz'ora in meno non avrebbe certo guastato.

    Spieghiamo un po' di cosa parla. Nel contesto di una tranquilla cittadina, due bambine, provenienti da due famiglie diverse, scompaiono misteriosamente. I sospetti si focalizzano inizialmente su una specie di ritardato (Paul Dano), il cui camper è stato avvistato nelle vicinanze. Il giovane detective Loki (Jake Gyllenhaal) assume la direzione delle indagini, mentre il padre di una delle bambine (Hugh Jackman) inizia a muoversi di propria iniziativa per fare luce sul rapimento della figlia.

    Il film, pur non esente da difetti, è stato un flop commerciale principalmente a causa del grande successo di Gravity, che era uscito nelle sale durante lo stesso periodo. Si nota comunque un'oscillazione irrisolta tra l'osservanza ai canoni del thriller e una narrazione attenta più che altro a raccontare la solitudine e la perdita di fede, che si riverberano sulle finestre appannate di un freddo autunno americano.

    Sul tema della caccia ai pedofili, e delle ambiguità morali che essa comporta, ho preferito Big Bad Wolves, di Aharon Keshales e Navot Papushado, una commedia nera israeliana che ha ricevuto buona accoglienza nei festival internazionali e l'endorsement ufficiale di quentin tarantino.
    La scomparsa di una ragazzina innesca un tourbillon di violenza fra una squadra di poliziotti incaricata di dare la caccia ai pedofili con mezzi eterodossi, un timido maestro di scuola che è il principale sospettato, e il padre della vittima.
    I registi si divertono a ribaltare i bias dello spettatore, mostrando di volta personaggi (i grossi lupi cattivi, appunto) ancora più pericolosi e moralmente questionabili dei precedenti, con innuendoes nemmeno troppo impliciti alla crisi arabo-israeliano e alle paranoie correlate - cfr. la figura del palestinese a cavallo tipo negro ex machina.
    Non sempre tuttavia si riescono a conciliare i registri del thriller e quelli più smaccatamente grotteschi, e i nodi arrivano al pettine nella seconda parte, dove non mancano nemmeno buchi di sceneggiatura rilevanti (quando il poliziotto fugge dalla casa di Gidi, avrebbe potuto utilizzare il cellulare del padre di quest'ultimo per cercare aiuto più velocemente), sebbene il contro-finale riporti quasi tutto in carreggiata.


    Risulta molto più sottile e cinematograficamente più intelligente il discorso portato avanti in Blue Ruin di Jeremy Saulnier, dove si smitizzano e demoliscono i cliché tipici del revenge movie. Se la violenza in Big Bad Wolves è mostrata nei suoi esiti più grotteschi e paradossali (per una volta l'aggettivo "tarantiniano" non è stato usato a sproposito), in Blue Ruin domina una discrezione ultra-realistica, che porta il pubblico a confrontarsi con i costi umani che la vendetta inevitabilmente comporta.
    Se in BBW i pregiudizi di chi guarda vengono sovvertiti con il meccanismo dell'accumulo, che ogni volta ci mostra un lupo più grosso e cattivo del precedente, in Blue Ruin la frustrazione delle aspettative è affidata ad una rappresentazione impietosa dell'atto del vendicarsi, mostratoci nella sua quotidianità, del tutto scevro della epicità che il cinema ieri come oggi ama costruirci attorno.
    Una sequenza sintetizza al massimo questa operazione. Il protagonista va a trovare la sorella dopo diversi anni, per annunciarle che l'uomo che ha ucciso i loro genitori sta per essere rilasciato, e rivelarle cosa ha intenzione di fare in merito. I due si incontrano in un diner, la discussione è tesa al massimo in un crescendo vorticoso di campi e controcampi, primissimi piani serrati sui volti, angoscia e nervosismo, fino a che... il tipo del tavolo accanto chiede ai due di passargli la salsa.
    A fronte di alcuni innegabili difetti accessori, quali la caratterizzazione quasi nulla degli antagonisti e una certa macchinosità del plot, il merito di Blue Ruin sta nel riuscire comunque, malgrado una demolizione/presa per il culo delle regole del genere svolta su basi sistematiche, ad appassionarci al regolamento dei conti condotto dal protagonista, un inetto uomo qualunque, mantenendo sempre un certo livello di imprevedibilità e quindi di tensione.
  • sembra che il server di imdb abbia dei problemoni blue ruin me lo vedró presto peró, grazie della segnalazione
  • Addrush
    Addrush Absolutely nothing
    modificato 21 settembre 2015
    sembra che il server di imdb abbia dei problemoni

    vanno e vengono.
    Se resisti poi si aggiusta (pare).
    Io me ne sono segnati diversi che mi erano scappati quel paio d'anni fa.
  • francesco::1690285
    rn
    rn
    [maranza::post]sono andato a vedere "il capitale umano" e mi è piaciuto.

    rn

    rnscordatevi TUTTI quello che è stato scritto sul film, e non date retta neanche alle recensioni dei critici, che evidentemente si mettono in testa di vedere un film, e non cambiano idea neanche davanti all'evidenza dello schermo.

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    rntutta la polemica sul film anti-brianza e anti-lavoratori e anti-ricchi è completamente campata per aria, alla fin fine il ricchissimo "cattivo" è semplicemente un onesto uomo d'affari che fa il suo lavoro di uomo d'affari, facendosi effettivamente il culo quadro da mane a sera e senza rubare niente a nessuno.


    rnsecondo me la cagata de il capitale umano non è tanto che parla della brianza alla cazzo di cane (è da rincoglioniti dire che il film è brutto per questo), ma quanto che sia i personaggi voluti dal regista che gli attori che li interpretano sono delle macchiette che restituiscono un'immagine della vita very troppo caricaturale per crederla autentica.

    rne il susseguirsi delle scene è un moto di stereotipi e luoghi comuni da tagliarsi le vene.

    rnvirzì poteva salvarsi nel finale seguendo la trama originale del libro, ma NO, ha voluto fare di testa sua cadendo nell'ennesimo cliché.

    rnnon discuto sulla buona idea, sulle buone intenzioni e sulla ricercatezza delle soluzioni di regia puramente stilistiche, ma secondo me il film non funziona manco per il cazzo.

    rnpretenzioso e vuoto quasi quanto la grande bellezza.

    rn
    rnfilm che tenevo a debita distanza, visto ieri sera e mi è piaciuto; aveva ragione il maratnza, le critiche erano assolutamente fuorvianti.
    rn
    rnquello che non capisco è la scelta di nomi e luoghi; la scena dei due ragazzini in piazza (nella realtà impossibile; la piazza - sotto i miei occhi in questo istante - è il regno di latinos e profughi, girarci dopo le sette di sera significa morte certa, pure gli sbirri vengono menati, figurarsi due ragazzini in piena notte) ha sullo sfondo la caserma garibaldi, che qui da noi rappresenta il paradigma della cattiva gestione politica; è il biglietto da visita alle porte della città, crolla a pezzi, ma le infinite proposte di recupero dell'immobile sono state via via rimbalzate tra i vari tavoli del putere.
    rn
    rnqui il messaggio è intuitivo, tuttavia in fondo alla piazza si scorge il balcone del mio ufficio, come se il regista avesse voluto significare che ok il disfacimento del paese, la meglio gioventù disincantata e libera potrà forse salvarlo, ma alla fine rimane sempre l'occhio severo del turbocapitalista che tutto osserva e tutto domina
    rn
    rnproseguendo dalla piazza in direzione via avegno si arriva al cinema politeama (piazza xx settembre, più nota come piazza tirana per via delle frequentazioni diurne e non), anche questo chiuso e abbandonato da anni, e che è anche il nome del teatro fatiscente che la moglie del boss vuole salvare; può essere una coincidenza
    rn
    rnaltra coincidenza è il nome della golino/m0relli, psicologa che opera in pubblica struttura; anche la vera dr.ssa m0relli, ottima professionista e nota in città, è medico che si occupa in strutture pubbliche di problemi neurologici e psicanalitici.
    rn
    rnda ultimo, la scelta per me più incomprensibile; il padre della protagonista dino 0ssola, agente immobiliare; ora, l'agenzia oss0la del film esiste realmente (ci ho comprato casa) e le riprese sono state effettuate proprio lì, mantenendo i veri interni nonchè insegna e tutto il resto.
    rnMi resta difficile capire:
    rn- per quale motivo il sig. regista abbia deciso di mantenere nomi e luoghi reali (il sig. oss0la non si chiama dino nella realtà, ma il suo braccio destro è un pagliaccio tale e quale il protagonista; forse anche il regista ha preso un'inculata da loro e si è voluto vendicare, mah); in fondo al di fuori degli 80.000 che abitano qui, chi se ne è accorto? nessuno
    rn- per quale motivo il sig. oss0la abbia accettato di prestare nome e marchio per un film in cui fa la figura del cialtrone; se è per soldi, mi chiedo perchè il regista glieli ha dati invece che cambiare nome e insegna; forse per pubblicità, pur negativa? scriverò a gi4cobbo
    rn