Collettiva Mente

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Commenti

  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    ottimo golem
  • scusatemi tutti.
  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    no, bello. lo squallo un po' meno
  • squallido master
    squallido master tanto nomini nullum par elogium
    Come da copione, hai il senso estetico di un cippo mortuario uzbeco.
  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    beh alcuni non sono male
  • Il finale è commovente.
  • Forse un pò affrettato, ecco.
  • squallido master
    squallido master tanto nomini nullum par elogium
    Grazie caro.
  • Ruby Tuesday
    Ruby Tuesday something eluding you, sunshine?
    postare ho postato ma ho derivato un po' perchè non ci stavo a capire più nulla...
  • Pisodeuorrior
    Pisodeuorrior Il concetto di doppiaggio in se' E' SBAGLIATO
    [ruby tuesday::post]ruby tuesday
    bello!
  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    [ruby tuesday::post]un po'
    un po'?
  • ma è finito? boh, io non ci sto che finisca così, e quindi:
    ...

    la folla accorsa attorno all'incredibile spettacolo del corpo monco e petante del Portiscani era una massa stranamente silenziosa, inebetita non si sa se per l'insolita sonata in si minore per sfintere solo o se per l'inevitabile e micidiale flautolenza che traduceva quella musica celestiale in olezzo per vili nari. qualcuno persino svenne, ed era inevitabile.
    nemmeno il fragore dello scontro del 38 barrato contro la carrozzella del povero "carambignere" in pensione era riuscito a distogliere l'attenzione degli astanti, e sembrava che sarebbero rimasti tutti così, per sempre, come le statue di sale di biblica memoria, se non fosse che, in uno degli intervalli di quel sublime fraseggio, s'inserì con tempismo perfetto l'urlo di orrore di un ragazzo.

    così, come per la rottura di un incantesimo, quella folla immobile e silenziosa si sciolse, e una cinquantina di teste si voltarono all'unisono verso quell'urlo.
    quella giornata era cominciata proprio in un modo strano, per gli abitanti di Garbazzate di Busonello in Bollate di Argato, e non era ancora finita. ecco dunque spiegato lo sgomento di tutti, quando videro correre verso di loro, tutto affannato e rosso in volto, non un ragazzo qualsiasi, ma lui, lo scemo del paese, quello che chiunque prima o poi aveva avuto modo di vedere masturbarsi nudo davanti alla statua della piazza.
    ora correva verso di loro non più ansando di orgasmico piacere, ma urlando, e persino producendo frasi che seppur sconnesse, pure parevano voler dire qualcosa di compiuto.
    "è la fine! è la fine!" riuscirono ad intendere "scappate finchè siete in tempo!".
    fu solo dopo molto tempo e parecchi bicchieri di barbera riserva speciale che il ragazzo parlò. e raccontò di come, intento in bucolica contemplazione dei campi ai confini del paese - del culo delle vacche del Bartolo, malignò qualcuno - egli vide sparire come d'incanto la linea di gesso che da sempre era stata la bocca di bonifacio di Garbazzate di Busonello in Bollate di Argato.
    sparita, dissolta come la neve al sole, ma in ffwd. più veloce insomma.

    come turisti in visita al museo seguirono tutti l'insolita guida verso il luogo del disastro, ignorando i gorgoglii che la Maria Aureola Ignazia ecc ecc produceva nel suo tentativo di ingannare con le buone quella vecchia volpe del gatto Himmler. il quale la guardò impassibile, ruttò e petò, voltandole infine le terga con la supponenza tipica di ogni gatto degno di questo nome.
    il nostro gruppo intanto, giunto sul posto, notò che proprio laddove la linea piatta dell'orizzonte cominciava a confondersi col cielo cinerino, si andava formando una strana nube nera che pareva spinta verso di loro da un vento soprannaturale - chè altro non poteva essere visto che non tirava vento quella mattina.
    dopo i primi attimi di stupore si diede la stura alle supposizioni.
    "un'invasione di cavallette" sussurrò timidamente il parroco segnandosi; "ma no, è quella merdosa fabbrica puzzolente che ha fatto aprire il commendatore tre mesi fa" urlò Serafino Mastropecora, l'ambientalista, facendo seguire bestemmione creativo. il parroco si segnò anche per lui.
    ben presto il brusio si fece vociare scomposto e così trascorsero le ore, osservando e supponendo, fino a che la sera non li sorprese infreddoliti e stanchi, e privi della visione di quella strana nube, che si dileguò nel buio.

    molto tempo è passato, e ciò che è rimasto di quegli strani avvenimenti in Garbazzate di Busonello in Bollate di Argato è leggenda. e come in tutte le leggende, ci sono molte versioni. quella più accreditata dice che la strana nube al mattino era dissolta, e a nulla valse aspettarla nei giorni successivi. ben presto la gente si stancò e dimenticò. lo scemo del paese partì per destinazione ignota e non fece più ritorno. qualcuno dice di aver riconosciuto il suo volto sui cartelloni elettorali con lo stesso sorriso ebete che aveva davanti alla statua di Vittorio Emanuele, ma non è detto.
    molti abitanti si avventurarono nel mondo lì fuori, quello che un tempo era stato l'ignoto oltre la riga di gesso. entrarono in quel mondo e lasciarono che quel mondo entrasse da loro.
    quando le donne cominciarono a fare ritorno al paese ingrassate di venti chili e con un bel pancione, qualcuno - maligno - cominciò a sospettare che fosse entrato troppo.
    Gino non pagò mai il suo debito, vuoi perchè da cadavere è difficile stare dietro agli affari, vuoi perchè qualche buontempone, approfittando del generale sconquasso, gli fece sparire gli ottocento euro. non si seppe mai chi fosse, ma il mese dopo la chiesa aveva finalmente la campana nuova.
    Telina, vittima dell'ennesimo ritardo di trenitalia, rischiò di morire assiderata, non fosse stato per il buon cuore di un capostazione che la raccolse, la curò e alla fine se la sposò. oggi Telina ha centodue anni, poca memoria e le foto ingiallite dei suoi dieci mariti.
    nulla si sa più di quello strano paesello, la cui fine fu decretata da un colpo di pistola diretto male.
  • .....E allora ***sBBRAAAMm**** fiiiiiiiiii Spatatuosch!

    ****SBEMSBEMsbemsbemsbem***********

    "Yotttttaaaaa!!!!! Asorogaràtò!" SQUOSH!

    AAAAARGH! "MIODDIO!" *spiàc. SPIIIII°°°°c!" "TI PREEEEGoooo! Nuuoo"

    Spetepèm! ?UoooOih^ *SBram!* AZac! Zacc!

    "Lasciami! Pezzo dimmerda ho detto lasciamiiiiiiiiiii!"

    Tud!


    Eh beh, in tutti i racconti lunghi che si rispettino prima o poi arriva la parte in cui c'è lo splatter. Sapete le urla, il sangue, le grida disperate e tutta tutta la violenza del Mondo? Ecco, quello. Peccato però che nel nostro caso, il tutto era generato semplicemente dal televisore nella vetrina vicina alla signora Telina che, udendo quelle urla beduine, non potè fare a meno di muoversi in fretta dalla panchina ed allontanarsi da quel frastuono infernale...
  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    ottimo finale
    [Menesturello::post]urla beduine
    ahahah maddai
  • [ruby tuesday::post]coperte dal giubbotto di jeans che copriva il giubbotto di pelle

    ma certo che te tu sei ben strana eh. sotto ginzi, sopra pelle.

    [ruby tuesday::post]con la caratteristica sensazione di denti troppo duri

    troppi denti, troppo duri, troppo appuntiti. pciù.

    [ruby tuesday::post]ma ho derivato un po'

    hai fatto bene.

    [Squallido master::post]Squallido master

    a te l'apocalisse di giovanni t'ha segnato, eh.

    [Q.::post]ottimo finale

    col cazzo. era tutto un sogno.
  • bella lacca, non c'avevo fatto caso.
  • [Q.::post]no, bello.
    scusatemi tutti PER ESSERMI MESSO IN CIMA ALLA LISTA.
  • lollio aprì un occhio. la radiosveglia gracchiava su code per neve sulla salerno reggio calabria. era un sogno. mormorò: "che cazzo di sogno.". cercò di ricordare cosa avesse mangiato la sera prima mentre allungava il braccio per premere lo snooze: non ricordava cosa, ricordò con chi e fece un verso mentre si riappallottolava indosso il piumone. la casa era fredda, aveva dimenticato di impostare il termostato.

    la radio ricominciò a gracchiare. cinque minuti non durano niente. uscì di scatto dal letto, guardò nel posacenere in bagno sapendo di ritrovarci uno stuzzo che soltanto un capogiro etilico aveva salvato dalla carbonizzazione qualche ora prima. lo riaccese facendosi la barba col rasoio elettrico: un leggero tremito delle mani era ormai da tempo entrato a far parte delle cose normali. poi si lavò mentre elevava al cielo il mantra del "cheppalle". quindici minuti era in strada a chiedersi se fosse o no il caso di andare.
  • Novocaina
    modificato 9 febbraio 2006
    Il vestiziario l'aveva addobbato con i soliti pantaloni nibelunghi, la camicia di laminato e le adidas a sospensioni intelligenti. Doveva rinnovare i programmi, ma non ne aveva mai voglia.

    Salutò cortesemente Pasquale Virtuale, il portiere olografico fuori dal Tutto Hotel, e si avviò molleggiando e sbuffando lungo Viale 11 Settembre verso il suo appuntamento.

    Era in ritardo.

    Ma era anche una gran bella giornata. Le nuvole di vapore acido erano appena accennate e il sole riusciva persino a illuminare quella parte di quadrante. Perciò, non era il caso di affannarsi.

    Ogni tanto, per sicurezza, dava un'occhiata alla valigetta, per essere sicuro che lo sgnafurz fosse ancora al suo posto. Roba jappa. Roba tosta. Lavoretto facile anche oggi.

    Fu solo quando arrivò alla plancia del 4S di Largo Lantanio che, nel leggere il nome sulla griglia, proprio appena prima di digitare il codice e fare la solita recita, cominciò a sentirsi un pò a disagio.

    Garbazzate di Busonello in Bollate di Argato, si leggeva.

    Dapprima lieve, poi sempre più incontenibile, un fortissimo bruciore al culo si stava impossessando di lui.

  • Q.
    Q. sono coraggioso, ma l'amore mi dà timidezza
    bella lì. la prossima volta mettiamo delle regole, lol
  • Novocaina
    modificato 9 febbraio 2006
    che figo, sono mr. wikified in questo thread.

    uh.

    edit: ah no: sono solo il solito imbecille.
  • [Q.::post]la prossima volta mettiamo delle regole,

    sarà necessario.
  • Portiscani è un mito. io lo partorii, voi lo faceste vivere, voi lo faceste morire.

    Assoluto Calazzo.
  • Calazzo è l'ultimo vero duro.
  • Harlequin
    Harlequin frumioso Bandersnatch
    [golem::post] [ruby tuesday::post]coperte dal giubbotto di jeans che copriva il giubbotto di pelle


    ma certo che te tu sei ben strana eh. sotto ginzi, sopra pelle.
    ma no! giubbotto di pelle sotto, gilet jeans con la toppa dei gruppi metal e/o harley sopra.
    bei tempi quei tempi
  • sMiL3
    sMiL3 Errore 204: nessun contenuto
    HOMEEEEEEEEEEEEEEEE
  • ilduca
    ilduca ironia della Sorte
    che è 'sto polpettone?
  • Ruby Tuesday
    Ruby Tuesday something eluding you, sunshine?
    [Harlequin::post][golem::post] [ruby tuesday::post]coperte dal giubbotto di jeans che copriva il giubbotto di pelle


    ma certo che te tu sei ben strana eh. sotto ginzi, sopra pelle.
    ma no! giubbotto di pelle sotto, gilet jeans con la toppa dei gruppi metal e/o harley sopra.
    bei tempi quei tempi


    oh yeah hehe
  • [Harlequin::post]ma no! giubbotto di pelle sotto, gilet jeans con la toppa dei gruppi metal e/o harley sopra.
    [ruby tuesday::post]oh yeah hehe

    metallonici del menga. giubbino ginzi attillato levis chiaro sotto e schott sopra. oooooh yeah.
  • Ruby Tuesday
    Ruby Tuesday something eluding you, sunshine?
    [golem::post]schott


    aaaaargghhhhh paninaro ahiahiahiahiahi!!!