Il mare dentro.
Mi sono svegliato di soprassalto avendo in testa la certezza di dover fare qualcosa, subito, ma il torpore del risveglio improvviso non mi suggeriva ancora cosa.
Si trattava di cagare la merda.
Io e la mia compagna stavamo campeggiando da qualche giorno in salento e la sera appena precedente avevamo cenato in una friggitoria self service gustando ottime cozze crude e una frittura di calamari, tutto accompagnato da uno splendido prosecco.
Dormivamo in due in una tenda da sei e mi ero coricato nel lato interno.
Nudo come mi ero addormentato ebbro e sazio, mi sono alzato e ho scavalcato la mia fidanzata senza svegliarla, affrettandomi per recarmi in bagno, ero ancora in piedi al centro della tenda e sopra una delle pedane mi sono pietrificato a causa dell’istinto irrefrenabile della diarrea fulminante.
Paralizzato dal mal di stomaco in tre scariche incontrollabili, mi sono cagato addosso. La merda non mi ha lasciato il tempo di vestirmi o afferrare la carta igienica, niente, neanche il tempo di formulare un pensiero.
Solo tre scoregge di 10 secondi traboccanti di squacchera in pressione che allora mi sono sembrate eterne, e in qualche modo lo sono state, almeno nella memoria.
Al di sotto di un me sconfitto dalla vergogna e grondante di sudori artici, solo merda, un laghetto di merda liquida.
Fuori, il cielo, fitto di nubi, rombava sordo nello stesso modo in cui mi immaginavo avesse fatto nel momento in cui morì in croce nostro signore Gesù Gristo.
“Eloì, Eloì, lemà sabactàni?”
Albeggiava timidamente.
Mentre cercavo di vestirmi alla svelta con l’accappatoio ho pensato esclusivamente a come risolvere il problema: pulire tutto occultare le prove fare scomparire ogni schizzo di merda.
Distratto da questi pensieri non ho trattenuto neanche una pisciata mostruosa che ho tamponato prontamente con l’accappatoio stesso.
Tolto l’accappatoio mi sono coperto alla meglio con un telo da bagno. Ho raccolto il detersivo per i panni e ho infagottato la merda da una parte e il piscio dall’altra.
Prima di tutto mi sono lavato nei bagni del campeggio fortunosamente deserti, non risparmiando un’ultima scrillata violenta nel box doccia.
Questa volta, deo gratia, in ambiente controllato.
Con calma e determinazione ho poi pulito il resto.
Al termine ho messo a stendere la pedana di tela accanto all’accappatoio.
Mesto ed esausto, ma salvo, mi sono fermato a svampare qualche sigaretta seduto sul gradino dei bagni, osservando il cielo e ascoltando il suo continuo brontolio.
Mi si è avvicinato il custode del campeggio.
Un vecchio zoppo il quale avrebbe potuto tranquillamente comparsare in un film di pirati.
La versione anziana e salentina di Spugna, il braccio destro di capitan uncino.
Un buon uomo.
-Non hai sonno? – ha detto.
-No è che non mi sento tanto bene.
-…
-Cambia il tempo?
-No per oggi no.
-Che ore sono?
-Le cinque e venticinque.
Si trattava di cagare la merda.
Io e la mia compagna stavamo campeggiando da qualche giorno in salento e la sera appena precedente avevamo cenato in una friggitoria self service gustando ottime cozze crude e una frittura di calamari, tutto accompagnato da uno splendido prosecco.
Dormivamo in due in una tenda da sei e mi ero coricato nel lato interno.
Nudo come mi ero addormentato ebbro e sazio, mi sono alzato e ho scavalcato la mia fidanzata senza svegliarla, affrettandomi per recarmi in bagno, ero ancora in piedi al centro della tenda e sopra una delle pedane mi sono pietrificato a causa dell’istinto irrefrenabile della diarrea fulminante.
Paralizzato dal mal di stomaco in tre scariche incontrollabili, mi sono cagato addosso. La merda non mi ha lasciato il tempo di vestirmi o afferrare la carta igienica, niente, neanche il tempo di formulare un pensiero.
Solo tre scoregge di 10 secondi traboccanti di squacchera in pressione che allora mi sono sembrate eterne, e in qualche modo lo sono state, almeno nella memoria.
Al di sotto di un me sconfitto dalla vergogna e grondante di sudori artici, solo merda, un laghetto di merda liquida.
Fuori, il cielo, fitto di nubi, rombava sordo nello stesso modo in cui mi immaginavo avesse fatto nel momento in cui morì in croce nostro signore Gesù Gristo.
“Eloì, Eloì, lemà sabactàni?”
Albeggiava timidamente.
Mentre cercavo di vestirmi alla svelta con l’accappatoio ho pensato esclusivamente a come risolvere il problema: pulire tutto occultare le prove fare scomparire ogni schizzo di merda.
Distratto da questi pensieri non ho trattenuto neanche una pisciata mostruosa che ho tamponato prontamente con l’accappatoio stesso.
Tolto l’accappatoio mi sono coperto alla meglio con un telo da bagno. Ho raccolto il detersivo per i panni e ho infagottato la merda da una parte e il piscio dall’altra.
Prima di tutto mi sono lavato nei bagni del campeggio fortunosamente deserti, non risparmiando un’ultima scrillata violenta nel box doccia.
Questa volta, deo gratia, in ambiente controllato.
Con calma e determinazione ho poi pulito il resto.
Al termine ho messo a stendere la pedana di tela accanto all’accappatoio.
Mesto ed esausto, ma salvo, mi sono fermato a svampare qualche sigaretta seduto sul gradino dei bagni, osservando il cielo e ascoltando il suo continuo brontolio.
Mi si è avvicinato il custode del campeggio.
Un vecchio zoppo il quale avrebbe potuto tranquillamente comparsare in un film di pirati.
La versione anziana e salentina di Spugna, il braccio destro di capitan uncino.
Un buon uomo.
-Non hai sonno? – ha detto.
-No è che non mi sento tanto bene.
-…
-Cambia il tempo?
-No per oggi no.
-Che ore sono?
-Le cinque e venticinque.
Dedicato a Rodolfo
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Commenti
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son bei momenti, che avrebbero potuto essere ottimi se trombe e laCo dimmerda si fossero scatenati nella tenda e sui suoi sfortunati occupanti (come m'era parso di capire ad una prima lettura).
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ahahhahahahhahaha !
Ma lo hai poi confessato alla tua gentil accompagnatrice?
Non ho capito... ma eravate in sei in tenda e nessuno si è accorto di nulla?! Nessun odore residuo? -
no piano, la tenda era da 6 ma ci eravamo solo noi due dentro.
se ho confessato? sì, molto prima che dai pochi indizi arrivasse da sè all'amara verità. -
Ho lollato e apprezzato molto il successivo riposo del guerriero.
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introspezione + immagini di diarrea = home automatica!
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Anche il porco tatuato apprezza il 3d -
[IlTuatara::post]
Paralizzato dal mal di stomaco in tre scariche incontrollabili, mi sono cagato addosso.
risata davanti al monitor con collega che mi chiede che cazzo rido da solo come un coglione.
Se solo leggesse, la collega.
Tuatara storia di merda del secolo.
PS: ma lei non s'è svegliata? o ha fatto finta per non umiliarti?
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comunque mi hai ricordato quella volta che presi una sacca che era 90% manninte. se non mi cacai nelle mutanze poco ci mancò. ed ero in disco, sarebbe stato complicato pulirmi dall'imbratto.
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[maskone::post]PS: ma lei non s'è svegliata? o ha fatto finta per non umiliarti?
no maskone dormiva della grossa.
e se in un universo parallelo a questo si è svegliata son certo che le sono scoppiati gli occhi.
ti dico che nei momenti immediatamente successivi al fattaccio mi sono sentito male male male, psicologicamente.
la pisciata è stata il colpo di grazia.
sono stati attimi assolutamente ingestibili in cui ho dovuto agire con grande lucidità e freddezza.
un bad trip che levati. -
a me e' successo qualcosa di simile ma non posso dire di piu' (ho comunque trovato uno stratagemma per buttare, non visto, le mutande smerdate).
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ahahahahahhahahaAHAHAHHAAHAH!!
esatto, proprio come spud. -
[Q.::post]
[IlTuatara::post]la pedana di tela
?
come un tappeto da bagno molto grande che usavamo al centro della tenda.
tenda che è composta da tre mini igloo più piccoli e un grosso spazio centrale senza fondo: in mezzo alla tenda c'è la terra.
così usavamo questi tappeti per stravaccarci anche al centro.
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capito (ottimo tuzzu)
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bella tenda tutus!
però foste stati in hotel la cosa sarebbe stata di diversi ordini di grandezza meno epica (e tragica).
in camper no, sarebbe stata mortale. -
per il primo giorno di permanenza nel campeggio dato che tutte le piazzole degne di questo nome erano impegnate ci siamo arrangiati con il mio storico igloo semplice a tre posti.
lì sarebbe stata da non raccontare. -
cottagers merde.
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alla fine di questo thread poi nessuno osi criticare chi vi da dei cacasotto.
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concordo, ma lo stadio è fico. uno dei più belli degli 8 che ho visto. ero anche quasi tentato a fare un thread compila dei cori tifosi inglesi, preso dal ghiribizzo.
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