883

idiosincrasia
modificato 22 dicembre 2007 in musica
La storia degli 883 inizia tra i banchi di scuola di un liceo di Pavia negli anni 80: Pezzali ripete la terza e si ritrova come compagno di banco Mauro Repetto: i due diventano amici e cominciano a scrivere canzoni sognando l'America e il successo. La prima occasione per mettersi in mostra arriva nel 1989, quando i due partecipano alla trasmissione "1-2-3 Jovanotti", condotta dall'allora emergente Jovanotti. I due, che si fanno chiamare col nome di "I Pop", cantano dei loro pezzi in inglese (uno di questi intitolato Live in the music) dalle sonorità piuttosto rap, ma l'esperienza si conclude lì, e apparentemente anche la loro avventura nel mondo della musica.

da: wikipedia

Per i più 2.0 ecco la playlist di youtube fatta dal sottoscritto, in modo da potersele sentire una dopo l'altra e cantarle a squarciagola:

883 Asphalto Playlist

nord sud ovest est*
http://youtube.com/watch?v=znKDzQexgcY&feature=related

la dura legge del gol
http://youtube.com/watch?v=XqQaAr4gg4s&feature=related

rotta x casa di dio*
http://youtube.com/watch?v=tg6rldi4sFg&feature=related

con un deca (unico non originale purtroppo ma è la mia preferita)
http://youtube.com/watch?v=6Mw6JZCNcFs&feature=related

gli avvoltoi
http://youtube.com/watch?v=UN66Imro8CM

weekend
http://youtube.com/watch?v=pXhacTk_80A&feature=related

fattore S*
http://youtube.com/watch?v=M15EtxRrl4I&feature=related

o me o quei deficienti li
http://youtube.com/watch?v=nzjyB0d7iqM&feature=related

il grande incubo*
http://youtube.com/watch?v=AXi62N-ditc&feature=related

non 6 bob dylan (raro, ghost track de "la donna il sogno e il grande incubo")
http://youtube.com/watch?v=3s4ZxXwalqI&feature=related

la radio a mille watt
http://youtube.com/watch?v=7Acmp7Im1kk&feature=related

nessun rimpianto
http://youtube.com/watch?v=mVDoOKQV9Tk

come mai
http://youtube.com/watch?v=eR_5VWv9dOo&feature=related

sei un mito*
http://youtube.com/watch?v=ftlYgMSYGCE&feature=related

hanno ucciso l'uomo ragno
http://youtube.com/watch?v=qwiXBazcaR4&feature=related

gli anni
http://youtube.com/watch?v=rZHYtuGLhsI&feature=related

come mai con fiorello (molto bello il video dove non sapendo che far fare a repetto.. E fiorello che imita diversi cantautori italiani )*
http://youtube.com/watch?v=KNp0JRXOGT8&feature=related

La regina del celebrità (sostituita con quella versione album, più 883 come suoni)
http://youtube.com/watch?v=_TdhWFvApIo&feature=related

Me la caverò (max pezzali)*
http://youtube.com/watch?v=WXDHjqyk2Gc&feature=related

Musica
http://youtube.com/watch?v=iW0FQPfHhqE&feature=related

Come Deve andare (bellissima/o, max pezzali)*
http://youtube.com/watch?v=11epxBBgTvc

Uno In più
http://youtube.com/watch?v=4S0PjZPJ3ys

Se tornerai
http://youtube.com/watch?v=sjLJOEDrHtY

Nient'altro che noi (questa l'ho messa per vision e luis)
http://www.youtube.com/watch?v=RPv6MAz_HwY&feature=related
featuring :

Flaminio Maphia feat. Max Pezzali - La Mia Banda Suona Il Rap


purtroppo certe chicce (cumuli su tutte) non si trovano. Se avete, uppate.
Gli asterischi sono i video miei preferiti.

p.s. trovata cumuli ma video merdoso non originale. mega pezzo:

http://youtube.com/watch?v=WLoEP9HwmRA

+ chicca Ti Porto Sfiga (altro video amatoriale)

http://youtube.com/watch?v=V1QYuuVdLeU&feature=related

che non mancherò di mandare via mail ad un'amica fra poco c'è anche il testo, ottimo!

+request tuatara
Jolly Blu
http://it.youtube.com/watch?v=rGfMzaasNs4

+Spettacolo Balletto dal film jolly blu "Bello non ti passa più"

http://it.youtube.com/watch?v=Iz3nDTKV0cM&feature=related
Taggata:
«1345

Commenti

  • idiosincrasia
    modificato 22 dicembre 2007

    Apologia della Malinconia, del Fallimento e del Luogo Comune

    Max Pezzali trasudava malinconia già a vent'anni. Se si fosse truccato e avesse fatto crescere i capelli, avremmo potuto finalmente avere un Robert Smith italiano. Non esiste scappatoia nel mondo di max: siamo nulla davanti all'eternità e l'assoluto e l'unico modo per sorridere è vivere nei ricordi, belli o brutti che siano.È rifugiarsi nelle piccole cose.

    Pezzi come "Weekend" ci riportano alla ciclicità degli eventi e delle emozioni, il ripetersi sempre uguale della vita, per poi sfumare sereni o disperati.

    L'estetica di un video dove compare Mauro Repetto è nichilismo mediatico puro (Mauro Repetto, se fosse morto lo piazzerei in alto ed assieme a Tenco e Ian Curtis nella mia scala personale di empatia) e non posso ora approfondire il discorso sul suo disco solista -sarebbe troppo lunga la cosa-.

    Siamo tutti diretti verso casa di dio. Il posto è figo ce l'hanno detto tutti, ma non ci arriveremo mai e soprattutto, chi se lo incula. Preferiamo finire coi soliti quattro stronzi e il panino maffo all'autogrill che perlomeno ci siamo fatti due risate.

    Quello che abbiamo intorno, la società, non è dimensionato alle nostre possibilità, ma le nostre possibilità sono comunque poche perchè siamo dei cazzoni, un po' come avere solo un deca in tasca perché fai un lavoro di merda che non hai mai avuto voglia di sbatterti: non puoi scappare, alla peggio fai benza e compri un pacchetto di siga e te ne stai. Manco una pizza ti ci compri.

    È così via. Abbiamo i nostri miti che sono miti del cazzo e quasi sempre vengono poi a forza di cose ridimensionati col passare del tempo. Subiamo, ci umiliamo anche psicologicamente, ma alla fine non lo possiamo rimpiangere perché perlomeno abbiamo fatto o provato qualcosa.

    In tutto questo non c'è bisogno di cercare una soddisfazione aldilà del reale. È l'accettazione del divenire, per come è.
    Max lo sa e non smette mai di ripeterselo e ripetercelo.

    Infine max è anche Il Cantore per eccellenza del ventennio 80-00 nella provincia italiana.

    due estratti, ma vi invito a leggere ed ascoltare anche altri pezzi:

    Te la meni perchè tua figlia
    esce con uno con un giubbotto
    tutto pieno di toppe strane e
    che con il motorino fa il matto
    e poi chiami l'amministratore
    perchè quel tuo strano vicino
    fa la porta di un colore diverso
    e per il condominio è un casino



    (chiuditi nel cesso)

    Erano le vacanze di natale
    dell’anno di quel freddo micidiale
    il mio peugeot col gelo arrancava
    tossiva un po’ partiva e si fermava
    mi superò uno col fifty nero
    lo vidi che rideva son sicuro
    dall’alto del suo fifty sia di me che del peugeot
    così tornai a casa un po’ umiliato
    col ghiaccio che dal chiodo era entrato
    in profondità nel mio orgoglio ferito
    è allora che al volo ho realizzato
    il rischio di passare la mia vita
    sopra a un peugeot che arrancava in salita
    mentre uno con il fifty ti sorpassa ride e va



    (come deve andare)


    contento che ti abbiamo aspettato
    racconta un po', che cos'è
    che ti facevan fare in comunitÃ
    siam fieri di te (seeeeeee)
    Si che lo so
    che c'è ogni tanto la tentazione
    ti passerà , si però
    il vuoto credo che non si riempia mai
    per tutti è così
    Si perché è un po' il vuoto di tutti noi
    ci sbattiamo tanto per chiuderlo
    ci proviamo e non ci riusciamo mai
    allora tanto vale conviverci



    (Cumuli)


    Happy birthday to you happy birthday to me
    non cambierà un gran che
    tanto sei sempre tu sempre scemo così


    (Uno In più )

    Bio 883
    883 - wikipedia

    http://it.wikipedia.org/wiki/Max_Pezzali
    http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Repetto

    La risposta di Max sul suo blog alle leggende che lo volevano morto:

    http://www.tuttomax.com/harvey/Sito/Blog/B5B741B8-235A-4E9D-97F7-1E83CB41112F.html
  • IT

    Il culto invisibile. Il vuoto a perdere. La meteora bionda. I'm a loser baby so why don't you kill me. Il mio regno per una vagina. Mr. pussy power. Lacrime di coccodrillo e occhi bagnati di luce. Sparizione annunciazione. L'accensione. Il corpo fuori. Più hardcore di Alberto Camerini. Astro lucente della perdita di sè. Autismo situazionismo. Più fottuto di testa e "out there" di Juri Camisasca, più trash di Totò Cutugno. Un enigma tra Bugo e Pupo. Il Beck italiano, con un cuore pulsante al posto della robotica (il Kurt Cobain italiano, con il baratro al posto della bara). Il ridicolo come segno di incontrovertibile superiorità. Un uomo libero. Il vero, unico simbolo generazionale partorito dall'Italia dei '90, pronto a sacrificarsi in nome degli '80 per gli anni Zero. Uno che ovunque sia adesso, di sicuro sta alla grande. E' il 1992 quando con l'album "Hanno ucciso l'uomo ragno" esplode la macchina 883. Teenage Rock con grooves, una comunicatività Pop violentemente diretta e testi che centrano l'immaginario medio della post-adolescenza italiana, tra diaristica metropolitana spicciola, sogni televisivi e una corposa innocenza piccolo borghese. Dalle onde di una sempre più ascendente Radio Deejay la voce di Max Pezzali, tagliente e grave, arriva al cuore di una nazione: è successo istantaneo. La televisione il passo successivo. E' lì che il duo irrompe nella sua spiazzante flagranza. Il moro Pezzali canta con una schiettezza timida e una faciloneria di ragazzo adulto che conquista. Intorno a lui piroetta uno che apparentemente sembra il perfetto contraltare vacuo alla sua solidità, Mauro Repetto: l'altro, quello biondo con i capelli lunghi, coautore dei pezzi e sporadicamente seconda voce, uno come ne incontri tanti sulle Golf di quei primi '90 e che balla come deve ballare un figlio dei primi '90, con uno stile un po' ravey che però è mixato a memorie della grande dance televisiva anni '80, da Truciolo alla Parisi. Il joker perfetto. Una sorta di Bez nostrano. Solo che guardando la sua scintillante ebetitudine (non) capisco che rispetto a Bez dentro ha tutto un mondo. Nel primo album Repetto canta da solo un unico pezzo, Te la tiri, con un'interpretazione di netto più traballante rispetto al subito autorevole Pezzali. Nel secondo "Nord Sud Ovest Est" del '93, non una sola canzone.

    I due album, realizzati via Cecchetto, sono maturati, scritti e respirati dal talentuoso duo. Sull'innovazione Pop e i meriti linguistici di Pezzali sono state fatte tesi di laurea e si è parlato a lungo. Solo che c'è un pezzo che manca. La coscienza. Quella che inizia a covare, agitata dall'ambizione, dentro Mauro Repetto. Pezzali è vulcanico e il suo talento si espande irrefrenabile nel secondo album. I due fanno in tempo a scrivere la struggente Aeroplano per una ragazza che si chiama Caterina, e si dividono. O meglio, Repetto lascia e va negli Stati Uniti con un sogno folle, fare un film con una modella chiamata Brandi di cui si era innamorato e intitolarlo "Brandi's smile". Anni dopo Pezzali interpreterà così l'abbandono del partner: "Finchè scrivevamo canzoni in cantina andava tutto bene. Il problema secondo me iniziò con i concerti dal vivo, durante i quali io cantavo e lui no. Certo, Mauro ballava, ma faticava a trovare una sua dimensione sul palco. Credo che alla lunga sia stato questo non sentirsi a proprio agio in scena il vero problema". Ma non era una questione di ego. Mauro aveva delle cose da dire. Cose che non riuscirà a raccontare nel film, che non riesce a realizzare, con tutte le porte americane a cui bussa che gli si chiudono davanti, tra le quali quella della Brandi che gli aveva fatto perdere la testa. Ma quel viaggio negli Stati Uniti non era stato inutile. Era stato anche un viaggio verso la fine dell'adolescenza e del suo post, uno sputnik lanciato verso la crisi, fantasmi della maturità tutt'intorno. Repetto prende la chitarra e si mette a nudo. Cecchetto avalla, e ne esce un disco. Scioccante, purissimo. Doloroso. Ridicolo. Di una bellezza che abbaglia. Di una trashitudine che spaventa. Un disco "basso" come nessun altro nella storia della canzone italiana. E "alto" come nessun altro. Senza baricentro. E dove il baricentro affiora, in qual magma psicoticamente funky, toglie il respiro. Registrato nei Power Station Studios newyorchesi, realizzato insieme a Jeffrey M. Alexander e St. Martin Bertrand, con Michele Chieppi alla chitarra acustica (i tre si spartiscono le musiche) e una vocalist eccellente come Francesca Touré, "Zucchero Filato Nero" esce nel 1995 e sarà l'ultimo segnale di vita riconosciuto di Mauro Repetto. Immaginate lo spettro di Syd Barrett che scompagina l'immaginario degli 883, in un suono che unisce hip hop primi '90 e sketches acustici lo-fi come un Beck maturo, tagliando il tutto con cascami FM '80, e avrete un'idea. Shakerando e allucindando la poetica fumettisca degli 883, in una dialettica fatta di fighe da sogno e fighe di legno, America e Italia, due di picche e televisioni, guasconismo e esistenzialismo, sogno e realtà, psicosi e ordinarietà, in questa cornice dove lo zucchero filato nero del titolo è il pelo femminile, incorniciato in copertina e leit motiv ossessivo del disco, in mezzo a tutto questo prende forma l'imprevisto. Un viaggio dove l'inesauribile fame di f**a fa pendant con il sogno di una famiglia, della donna della vita, di una figlia, di uno straccio di serenità, oscurato dalle nubi dell'instabilità mentale, scortate da una violenta serenità di fondo. My love prende di petto il problema: rime sciorinate con piglio rocky e venature rap, un'effervescente immediatezza melodica, l'interpretazione che declina verso una naturalezza claudicante. La title-track è già persa tra luci, "Stereo di mani su di te", a metà tra taglio r'n'b americano e un ideale melodico immateriale. Con Baciami qui non si torna più indietro. E' il singolo, di cui ai tempi c'è anche un video che fatica ad attecchire, con il rap demente di Repetto (che immagina i tragitti di una futura figlia) in un corpo a corpo con un desolato controcanto deepsoul tutto pad malinconici e Francesca Touré manovre. Nervoso rappa in una sorta di versione trash dell'appuntamento battistiano di Dio mio no. E Un grande sì è il momento della verità, quando si capisce che quello a cui si sta assistendo è veramente qualcosa di così abbandonato. "Giorni di ghiaccio e di cacca/mi sembra di essere una candela nel vento/e vorrei solo chiedere al cielo una donna/che ami me" sciorina spiritato l'uomo in una stanza acustica, con un piede che affonda nell'abisso. E l'abisso ha il nome di Brandi's Smile, quando le emozioni balenano in un antro di morte. Con il titolo del film tanto sognato e mai realizzato, Brandi's Smile, voce, archi sintetici e un sax sullo sfondo, pulsa maligna e blocca il respiro in gola. Repetto, con la voce precipita in un paradiso, insegue rassegnato, oltre il fallimento del suo film, il film del suo fallimento. Le immagini scorrono al rallentatore, e un clima di inesorabilità si impossessa della scena. E' un momento di una purezza che fa male, un'oasi di candore brutalmente senza sovrastrutture. Musicalmente, qualcosa come un blues di plastica. "Ora volo giù nella mia nostalgia/Max era l'amico il successo l'allegria/ora atterro qui nella mia follia/Brandi's smile... sono sempre mio papà e Claudio Cecchetto/che si preoccupano per me che io abbia perso il mio rispetto/mi dicono di non buttare via al vento troppi soldi/e di stare molto attento a New York a chi frequento".

    Come in tutto l'album, la narrazione sfiora il ridicolo ma è un ridicolo sublimato da una sorta di onestà visionaria (la voce di Repetto è allucinata e spiazzante, come fosse sempre in acido), da una bontà strutturale, e da un senso musicale che lascia a bocca aperta. La testa è in fiamme. Voglia di cosce e sigarette, Bugo un bel po' di anni prima, è uno stomp kamikaze chitarra e voce, lo slancio suicida siglato da ululati, l'inseguimento dell'abbruttimento massimo, della ricompensa masochistica, voglia di sesso a LA: Voglia di cosce e di sigarette/più che mangiare respiro la gente/ste cameriere cerbiatte puttane/del loro volto inquadro le labbra/e dagli specchi il corpo dall'alto...vedo tre x e le scale in discesa/giù coreane che ballano in pista/non è il mio target riesco su in strada/buio e coriandoli di calze e tacchi/donne e stivali che battono il tempo/Michi il mio amico senza vino s'angoscia/come i giocattoli ci piacciono tutte£". Un climax nevrotico. E' a questo punto che sfila la seconda parte del disco. Due fumetti funky come Però dai sì, disegnato attorno a Francesca Touré ("Su va da lui Francè"), e Porno a Las Vegas, con la sarabanda di due di picche che si conclude con la Pay TV in hotel. Per poi aprire vertiginosamente ai tre capolavori finali. La sospesa bossa brasiliana di Nual. L'ultima convulsa, psicotica, scena di caccia di Ma mi caghi?, con sporchi hip-hop grooves accelerati, pompa urbana e la voce di Repetto mai così abbandonata e in fuga, inseguita da un sax in febbre free. E la conclusiva Fiori o formiche?, chitarra e voce, un quadretto di una purezza toccante che suona come un testamento perfetto, catturato nel cuore della vita, e sigilla un lavoro immacolato, non solo generazionale, che trascende quello status da culto trash che lo ha accompagnato in questi anni per spiegarsi semplicemente come uno dei più importanti dischi della storia della canzone italiana: "Dio sarà un mattino/boom di luce tra mare e sabbia/Dio è un bambino che sta giocando a Subbuteo/blu blu dammi la forza di guardare giù/blu blu dammi la forza di guardare giù/Dio sarà mia moglie e le sue calze e il suo reggiseno/Dio è una sbronza cazzo oggi se ho lavorato /stelle: fiori o formiche cosa siamo/stelle: fiori o formiche cosa siamo/Dio sarà un anello di mia figlia al suo matrimonio/Dio è quel momento che ho già visto in un'altra vita/blu blu dammi la forza di guardare giù/blu blu dammi la forza di guardare giù/Dio sarà una cena con mio padre e il bene che gli voglio/Dio è il profumo di mia sorella al primo dormo fuori/stelle: fiori o formiche cosa siamo/stelle: fiori o formiche cosa siamo".
    Subito dopo "Brandi's Smile", che è un flop totale, sembra che Mauro Repetto si sia trasferito a Parigi, dove è diventato responsabile marketing di Eurodisney. Residente a Mareuil Les Meaux, "vive d'arte e d'amore": si è sposato con una designer e ha realizzato un cortometraggio intitolato "Point Mort".
  • rae
    rae disperatamente stupido
    commovente

    fermo restando che pure robert smith fa cagarissimo.
  • Cotard
    Cotard Achtung, Ordnung.
    Ma ottimo Idio.
  • Cotard vai a dormire o finirai per rovinarti la salute.
  • Cotard
    Cotard Achtung, Ordnung.
    A forza di evitare, mi sa che te la rovini tu.
  • Evitare cosa? Non sai che in verità io ti parlo dal futuro?
  • Cotard
    Cotard Achtung, Ordnung.
    [rodolfo::post]Evitare cosa? Non sai che in verità io ti parlo dal futuro?

    Eh, ma finchè parli.
  • Capito niemte, comunque a posto.
  • Cotard
    Cotard Achtung, Ordnung.
    [rodolfo::post]Capito niemte, comunque a posto.

    A postissimo, non preoccuparti.
  • il mio rapporto con max pezzali è strano
    max pezzali non so se amarlo o se mi fa cagare.
  • Fred Shore
    Fred Shore the wrong man in the wrong place
    io se mi è permesso lagrimo
  • Louis
    Louis Con il sex appeal di Cattivik
    Stiamo scherzando, vero?
  • ottimo idio.
    ottimo ritratto della provincia italiana involuta, rinunciataria ed autoreferenziale.
    il luogo comune in canzoni orecchiabili. moddup.
  • salazar
    salazar etica del pregiudizio come economia del tempo
    sì ma allora adesso facciamo pure un compila su lajos detari, facciamo
  • irishzebo
    irishzebo Always n00b
    modificato 22 dicembre 2007
    Devo imparare a leggere.
  • [idiosincrasia::post] Se si fosse truccato e avesse fatto crescere i capelli, avremmo potuto finalmente avere un Robert Smith italiano.
    idio non sparare cazzate
    che tra l'altro Pezzali ha una voce orribile
  • Rebis, esci subito fuori da questo thread.

    ERETICA!
  • rebis mi hai fatto piangere
  • [Cotard::post]Ma ottimo Idio.


    Grande cotty (anche se non ho capito il messaggio "pppppppppppppppppppppp", l'ho visto stamane ) e grazie!

    Però non litigarmi con marcello!
  • vision-x
    vision-x bullshit designer!
    avete dimenticato questo :

    Nient'altro che noi
    http://www.youtube.com/watch?v=RPv6MAz_HwY
  • matiz
    modificato 22 dicembre 2007
    Non ho la personalità, e la necessaria dote di post, per affermare che gli 883 sono un fenomeno da terza media. Massimo quarta ginnasio.
    Quindi non lo dico.
    Aspetto Traco, e confido in lui.
  • per chi non avesse letto il mio post affossato ripeto: max pezzali ha una voce inascoltabile ed è pure brutto brutto brutto
  • Louis
    Louis Con il sex appeal di Cattivik
    [vision-x::post]
    Nient'altro che noi
    madonnina dei dolori, hai aperto il cassetto dei ricordi.
  • [rebis::post]
    per chi non avesse letto il mio post affossato ripeto: max pezzali ha una voce inascoltabile ed è pure brutto brutto brutto

    Credo tu non abbia compreso a fondo lo spirito del thread. Comunque Idio, non nominare nemmeno per sbaglio Se Tornerai è grave.
  • [Elenoire2047::post]Credo tu non abbia compreso a fondo lo spirito del thread.
    anche se fosse così la verità delle cose non cambierebbe
  • [matiz::post]Aspetto Traco, e confido in lui.


    http://www.sendspace.com/file/y1npjt
  • salazar
    salazar etica del pregiudizio come economia del tempo
    ma dove cazzo sono i senatori dell'asphalto? dobbiamo restare solo io e rebis a immolarci contro questa merda?
  • max pezzali

    ho un indice salazani del 100% e mi curo con l'omeopatia