Turi La Merda ed Il Regno del Terrore

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Commenti

  • [gonzokampf::post]a eravamo al ginnasio, eh. Fino a quando si deve estendere il patrocinio degli adulti [adulti che molto spesso non riescono ad integrare assolutamente dei modelli comportamentali decenti] secondo te?


    fin alla maggior età, senz'altro. ovviamente si passa dai comandi dell'infanzia ai consigli, la mano sul polso si ammorbidisce, ma non molla fino a quando il giovine non si coglie dai portoni e va per la sua strada. L'adolescenza è una fase di crescita continua e caotica. ovviamente i metodi cambiano, ma chi crede che gli adolescenti (altro che ginnasio, vi avrei tenuto a bacchetta anche alla terza liceo) siano autosufficienti non ha capito molto dell'educazione, dello sviluppo e dell'umanità in generale. Non che voglia mettere dei paletti e che a 17 anni e 364 giorni sei un pupo e invece a 18 anni e un giorno sei un maturo responsabile, ma ci sono delle fasce psicologiche che non si possono ignorare.

    [gonzokampf::post]Sì certo, ma ti posso assicurare che gli altri la denigrarono volontariamente per il semplice gusto di farlo, non perchè investiti dalla sacra missione educativa laica.


    ah. allora cambia tutto. non s'era capito da come l'avevi presentata. se la situazione è perdurata nel tempo allora è bullismo. è una vittima facile con una caratteristica facilmente individuabile: è una beghina, dalle alla beghina. Si, allora si.
  • Pacciani ti prego perdonami se puoi

    [maffa::post]La cosa grave è che esclusi alcuni entusiasti, gli altri si accodano per viltà, per scherzo, per pecoronismo

    Eccomi!
    La mia unica esperienza col bullismo avvenne in prima liceo.
    Innanzitutto c'è da premettere che i miei sono entrambi Educatori e hanno pensato bene di mettermi in guardia: mia madre in particolare sapeva che sono una un po' (ahah) dispettosa e mi disse "se ti azzardi a fare la stronza ti faccio rompere le corna da tuoh patreh"; io mi offesi molto perché sono sì dispettosa, ma in modo scherzoso e di certo non per prevaricare o altre stronzate.
    Senonché - flashforward alla prima liceo - mi ero appena trasferita da Forlì in Sicilia e non conoscevo nessuno, la mia classe era composta interamente da femmine (puro terrore!) e tutte sembravano conoscere minimo una ragazza con cui avevano fatto le medie insieme. Quindi sentivo tutta la pressione della nuova arrivata che parla in modo buffo e deve riuscire ad inserirsi in un contesto nuovo.
    C'era questa ragazzina che era già stata ampiamente presa di mira alle medie, perché era un po' più timida e immatura e non si curava del suo aspetto fisico, e la più ganza della classe s'inventò un nuovo meme su di lei: era lesbica! Invertita! Le piasce la moquetta femminile! LOLOLOL
    Da noi erano i professori che sceglievano i posti e ci cambiavano di banco ogni tot settimane per farci socializzare, quando la ragazzina venne appajata con un'altra questa si rifiutò, categoricamente ma anche ridacchiando insieme alle altre. Il professore non si accorse né delle risatine allusive né dello sguardo umiliato della ragazzina, mentre a me prese il panico perché sapevo che dopo un po' mi avrebbe chiesto di sedermi con lei e allora avrei dovuto scegliere: la rottura delle mie preziosissime corna vs venire ostracizzettizzata dalle mie compagne.
    Alla fine optai per l'opzione più coraggiosa: chiedere di ANDARE IN BAGNO. Mi sentii una merda e me ne vergogno ancora molto. Poi la ragazzina e la ganza di cui sopra vennero entrambe bocciate e vissero tutti fel- no vabbeh, niente. Vennero bocciate entrambe e basta.
    Provate a mettervi nei panni della ragazzina e ditemi se non dev'essere stata un'esperienza terrificante, altroché le botte.
  • [hubrys::post]ma a te ti hanno fatto questo e non hai mai reagito o denunciato la cosa agli enti preposti?


    non ho fatto il cavallo, non ho calato i calzoni, non ho leccato le scarpe. mi sono inginocchiato solo una volta perchè uno dei beta me lo ha chiesto per favore perchè non si voleva picchiare con me, voleva solo non fare brutta figura con l'altro beta e con l'alpha perchè ormai s'era detto e una cosa tira l'altra non me lo posso più rimangiare che se non ti inginocchi mi toca dartele, dai fammi un favore da amico.
  • Ecco, rileggendovi, dal nulla mi sono ricordato una serie di episodi successi a me e come li disinnescai.
    Alle medie stavo in una scuola di cazzo di preti esosissimi, famosa nell'ambiente della roma bene, alla quale i miei con discreti sacrifizi mi spedivano. Per quanto mi fornî di ottima cultura, formazione sociale, e amicizie che ancora oggi mi porto dietro, da parte dei ragazzi del primo anno di ginnasio er un po' vessato per non ricordo quali pretesti (no, mi son ricordato: é perchè schifavo il calcio, i kronos mi facevano cagare, non mi piaceva giâ abberluscone e avevo una infinità di soldi meno di loro). Questi quattro stronzi a ogni ricreazione venivano a rompere le palle quando io ero separato dai miei amici causa intasamento del bar per comprare le pizzette. Io non sono mai stato un tipo particolarmente aggressivo, a tutt'oggi ho messo le mani addosso solo a due persone (a una rompendogli fortunosamente il naso, perchè da ubriaco e fatto stava palpando in pubblico una con cui ci provavo a una festa di sconosciuti insieme a suoi amici balordi, e ho serissimi dubbi che se non avesse perso sangue come una fontana non m'avrebbero spaccato qualche costa), e ho sempre portato gli occhiali, per cui ero un po' il bersaglio ideale.
    Ecco, dopo una settimana di queste tarantelle idiote ricordo nettamente che un pomeriggio, mentre il capetto degli stronzi mi perculava e gli altri mi erano a 10 cm minacciosi, tirai al primo una ginocchiata medio forte nei coglioni, senza manco parlare, e allontanandomi subito dopo. Smisero immediatamente e andarono a vessare qualcun altro. Questo stronzo era ed è il nipote del Negus (davvero), e l'anno dopo si beccô una denuncia da una sua compagna di classe alla quale aveva abbassato le mutande mentre era al cesso, che cambiô immediatamente scuola. è tuttora ricco sfondato, si fa chiamare "principe" dal barbiere ed è ancora molesto nei confronti delle donne.
  • vabbè sono bravi tutti a difendersi dai "bulli" alle scuole dei preti
  • tutto torna, bulli da piccoli bulli da grandi, dovrebbero essere evitati come la peste o menati e invece si sposano le femmine che li vedono pestare i più deboli senza pietà, senza riflettere nemmeno un secondo che esse stesse sono le più deboli fra i deboli e quindi saranno ben presto vittima di bullismo
  • [maffa::post]fin alla maggior età, senz'altro. ovviamente si passa dai comandi dell'infanzia ai consigli, la mano sul polso si ammorbidisce, ma non molla fino a quando il giovine non si coglie dai portoni e va per la sua strada.
    Se vabbè. E i soggetti che fino ad allora erano stati tutelati dalla presenza dell'adulto*, da un giorno all'altro riusciranno a reggere autonomamente la pressione, certo.

    * se hai dei figli piccoli purtroppo ti accorgerai presto di quanto fanno cagare i professori come modelli educativi.
    I miei esempi durante l'adolescenza (ovviamente ricostruisco a latere) sono stati una singola professoressa, che faceva 3 ore a settimana nella mia classe, e un paio di amici più grandi.
  • hubrys
    modificato 31 maggio 2013
    [Pacciani::post]
    vabbè sono bravi tutti a difendersi dai "bulli" alle scuole dei preti


    insomma a me i preti mi pestavano peggio dei bulli delle medie con la scusa che ero burino
  • mah, io pur essendo per niente atletico non mi è mai capitato di essere malmenato a scuola. mi ricordo solo un episodio lontanissimo delle elementari, un tizio che non mi ricordo chi è minacciò di uccidermi per non so quale motivo e io mi cacai sotto. mi pare (ma potrei confondermi) che avevo rivelato alla maestra che lui aveva fatto non so cosa. forse il tizio disse pure che voleva uccidermi perchè se il padre avesse saputo quello che aveva fatto l'avrebbe picchiato, quindi forse aveva anche ragione.
  • Da noi ci vessavano psicologicamente anche solo perchè contribuivamo "poco" (meno di 50k lire) alle offerte "volontarie" alle missioni. Ci facevano imparare tonnellate di versetti a memoria e ci esponevano al ludibrio della folla in quanto tirchi o poveri o poveri e tirchi. Un mio compagno di classe, che sarebbe diventato un cocainomane infartato 10 anni dopo, gli mise 50 mila lire in monetine. Inutile dire che la cosa non gli andô a genio.
  • hubrys
    modificato 31 maggio 2013
    io alle elementari reagi a un episodio di bullismo (non ricordo cosa fosse, mi pare che mi stavano prendendo in giro per i calzoni alla zuava che mia madre mi imponeva di indossare, era fissata con le robe di canazei e dovevo andare a scuola con questi merdosi calzoni alla zuava calzettoni a quadretti e berretti coi pon pon e stelle alpine, esponendomi a prese per il culo da parte di tutti quelli che portavano calzoni normali) vaè non mi ricordo bene ma a un tizio lo minacciai che se mi continuava a rompere il cazzo gli avrei tirato questo pezzo di sampietrino qui, quello continuò e io lop tirai a salve, cioè non lo mirai in faccia ma lateralmente, solo che tirai troppo forte quello si girò verso il muro, il pezzo di sampietrino rimbalzò sul muro e lo colpì in pieno volto spaccandogli il naso.
    Mia madre mi diede l'acconto a scuola (era maestra nello stesso complesso) e il resto a casa
  • [hubrys::post]insomma a me i preti mi pestavano peggio dei bulli delle medie con la scusa che ero burino

    ahah un anno ero andato in colonia coi preti, preti giovani, e ce n'era un po' di tutte le risme.
    c'era un ragazzo sudamericano un po' rinco e un po' paraculo, tipo che si sputava addosso e poi andava a dire ai preti che gli avevi sputato addosso. una volta gli avevo fatto uno scherzo e gli avevo detto "ha detto Graziano (uno di questi preti, o wannabe preti) che ti devi mettere in ginocchio sui sassi (punizione prediletta da graziano)". poi arrivò graziano e gli chiese che cazzo stai facendo in ginocchio sui sassi? pacciani me l'ha detto. pacciani vieni qui e PAM, graziano mi molla un cartone a metà petto che per un po' riesco a dire solo pant e gurgle.

    mi diceva anche la mia vicina di casa che aveva fatto da giovane una specie di servizio civile in un quartiere malfamato di brescia, con un prete che recuperava i giovani dal malaffare. un giorno sparì un orologio e il prete mise tutti i giovani in cerchio e iniziò a stendere un giovane ogni due o tre finché il colpevole si dichiarò. fu una strategia vincente, perché ora quel quartiere non è più malfamato e anzi ci vanno i giovani e su una guida hanno detto che è il posto più divertente d'italia (se vabbè).

    e mio nonno mi diceva che una volta in paese era arrivato un prete, don qualcosa mi sono scordato domani gli chiedo, incredibilmente violento. una volta un ragazzo per strada non l'aveva saluato propriamente e lui l'aveva disarcionato dalla bici con un pugno. capitò che questo prete ammazzò un ragazzo, o qualcosa di simile, e lo spedirono in africa a meditare.
  • la morale è occhio coi preti che in mezzo ogni tanto capita quello del formaggio
    [hubrys::post] era fissata con le robe di canazei e dovevo andare a scuola con questi merdosi calzoni alla zuava calzettoni a quadretti e berretti coi pon pon e stelle alpine

    aahahahah ma diocane
  • hubrys
    modificato 31 maggio 2013
    buahaha son storie bellissime queste dei preti picchiatori
    che poi mi chiedo ho stato un sacco di anni in mezzo ai preti e alle suore, mai una molestia sessuale ma moltissimi calci nel culo, stiaffoni a mani aperte, ore a pregare in ginocchio, preghiere imparate in inglese a memoria tanto che adesso mi ricordo meglio queste che l'infinito di leopardi, umiliazioni e alre vessazioni simili
  • E sia merge con il thread delle suore da menare
  • Maffa
    modificato 31 maggio 2013
    ah beh una delle cose che probabilmente contribuirono alla mia sottomissione è che mia madre era convinta che la mia famiglia fosse povera e mi costringeva a mettermi i vestiti dei miei zii: pantaloni di velluto a coste, pantaloni a zampa d'elefante, camice con i fiori, roba dei primi anni 70 che probabilmente si mettevano per andare a ballare ma mia madre, ignorante come una pietra, non sapeva gestire. gli altri invece esibivano gli ultimi strascichi di paninarismo, con il beta di cui sopra che si vantava di aver speso ventimilalire per tre paia di calzini di spugna con su scritto "best company".

    la cosa bella è che non eravano per nient poveri, mio padre si spaccava si la schiena in fabbrica, ma faceva i turni e portava a casa, ai tempi, ben più di un milione al mese. in casa avevamo due computer (siamo sempre negli anni 80), un videoregistratore a due testine che solo lui costava un milione, macchine fotografiche e ottiche e attrezzature valrie che superavano abbondantemente i 5-6 milioni di valore, e non so quante canne da pesca e attrezzature varie che non so quantificare, per tralasciare tutti gli attrezzi di lavoro e fai da te di mio padre. Solo che lei era convinta fossimo dei morti di fame, faceva la cresta sulla spesa, mi tagliava i capelli come un coglione, e mi mandava vestito in giro come tury manero.
  • guarda meglio tony manero che il piccolo alpino delli castelli
  • MaxDanno
    MaxDanno il palo della banda dell'ortica
    questo thread mi mette lo stesso filo di tristezza del 2009.

    Io sono sempre stato grosso e abbastanza goffo di corporatura. In più sono nato a fine anno quindi alle medie tra me e i ripetenti ci potevano essere anche un paio d'anni di differenza.

    ma la cosa peggiore negli anni è stato il gusto di mia madre nel vestirmi: il taglio fatto in casa "alla Amanda Lear" (non che sapessi chi era ma suonava malissimo), i cappellini di lana con il pompon e cose simili. Più tardi lavorò per una ditta che aveva qualcosa a che fare con il tessile e ricordo che ancora al liceo mi propinò un piumino rosso "ma tanto simile al moncler" e una giacca "tagliata uguale sulla forma dell'herry lloyd" ma rossa e con il cappuccio. vabbé.

    alle medie c'era un certo marco che faceva il capetto. Niente di drammatico come le cose che avete descritto ma era quello che decideva i turni dei giochi, chi poteva fare la partita a pallina nell'intervallo e chi no e cose così. Raramente si veniva alle mani, però, anche perché appunto ero grosso. Tralaltro mi ricordo che questo tipo era una mezza sega nonostante si vantasse di essere tanto atletico.

    Una volta mi aizzò contro uno dei beta, altra mezza sega ma lì la risolsi semplicemente sedendomici addosso come avevo imparato a fare a judo. Cazzo ridete? all'epoca era di moda. Però pativo un po' la solitudine.

    Ma il peggio erano le vacanze in montagna con la nonna. In un paese di 2000 anime, noi piccoli cittadini un po' ci rompevamo i coglioni, un po' eravamo la preda preferita dei locali gente che di giorno faceva lavori virili tipo fare fieno, la sera metteva a frutto i muscoli e l'ignoranza così accumulati. All'epoca non capivo il perché di tanta ostilità.

    Tra l'altro anche nonna non è che aiutasse. DA un lato aveva le manine pesanti tanto che ancora mia moglie continua a lamentarsi che "non mi si può mai carezzare in testa e sui capelli", dall'altro le piaceva che fossi in ordine prima dii uscire, tipo con una molletta a becco d'oca per tenermi i capelli o con la lacca. Ma anche loro, uno si chiede, ma perché?

    Comunque ancora adesso mi capita di rivedere le stesse dinamiche sul lavoro e capire che ti percepiscono come strano perché non hai mai seguito il calcio o perché hai interessi raffinati tipo l'etica di supermaz e l'asphalto, o anche solo perché sei in un periodo complicato e non vai a mangiare con il gruppo perché hai da fare. E capisci che quello che ti salva in questi casi è solo che sanno che hanno bisogno o prima o poi avranno bisogno di te ma la dinamica è sempre quella. Cioé c'è il tipo che già di mattina gli puzzano le ascelle ma nessuno glielo direbbe perché è manager e c'è quello che passa per frocio perché è un po' nervoso di carattere e sorride troppo.
  • hubri ti credevo bolognese e non mi capacitavo, ora che ti scopro romano tutto torna.
  • è calabrese
  • questo tred sta diventando una specie di flusso di coscienza.
    alle medie c'era quello che voi definite lupo alfa, che non mi ha mai affrontato apertamente ma mi ha sempre mandato contro i lupi beta; quando mi ha affrontato lo ha fatto solo con tecniche vigliacche, tipo colpirmi nascosto e poi scappare.
    I lupi beta (erano due in particolare) che mi hanno mandato contro li ho affrontati più volte, peraltro menandoli quasi sempre. Poi i lupi beta avevano entrambi dei fratelli o degli amici più grandi (tipo che io avevo tredici anni e loro diciotto) che quando gli picchiavo i fratelli loro venivano ad aspettarmi il giorno dopo fuori scuola per vendicarsi (mai niente di che, qualche scappellotto o voce grossa, però mi faceva ridere che quelli che facevano gli aggressivi e i provocatori, una volta sottomessi chiamassero le i rinforzi maggiorenni per stabilire la gerarchia sociale; questa cosa gettava su di loro una luce di disprezzo da parte mia, che li consideravo non solo schiavi del lupo alfa ma incapaci di difendersi completamente da soli come invece facevo io. Anche il lupo alfa aveva un fratello, che all'epoca conoscevo solo di fama (per le sue bravate violente nella curva della squadra di merda che non vi nomino nemmeno).
    Però la cosa con il lupo alfa non fu mai risolta, non ci affrontammo mai apertamente, lui mi prendeva in giro vagamente ma io cominciai a frequentare altri giri di persone. Si parla del 1985.
    ma sentite che cazzo di collegamento.
    Nel 2005 ci furono le elezioni comunali nel mio paese di burini. Non ero molto interessato alla politica militante (più o meno come nel 1985 e più o meno come oggi), però una notte accadde una cosa. Mio cugino all'epoca diciottenne era invece una specie di militante (della margherita ahahahah).
    vabe' sapete com'è e come non è, questi militanti vanno in giro di notte ad attaccare i manifesti, poi passano gli avversari e li coprono, poi ripassano loro e li ricoprono e così fino all'alba; vince chi riesce ad attaccare per ultimo il manifesto prima che spunti il sole e i vigili escano in giro a fare le ronde.
    Passa tutto il giorno e poi la sera si ricomincia, a fare questa specie di gara di attacchinaggio uno sull'altro (tutti abusivi ovviamente).
    Una notte successe che questo mio cugino tornò a casa perchè era stato picchiato.
    In buona sostanza il lupo alfa mio ex-compagno di classe (di molti anni maggiore di questo mio cugino) aveva avuto la bella idea che invece di rispettare le regole del gioco (ovvero girare tutta la notte attaccando i manifesto su quelli altrui e facendoseli a sua volta attaccare) aveva telefonato a suo fratello più grande (ormai un rispettabile palazzinaro di quelli della destra sociale romana), e questo aveva avuto la bella idea di alzarsi di notte e andare a cercare mio cugino e PICCHIARLO.

    La storia si seppe in casa mia in meno di un'ora. Un esponente della destra sociale, maggior supporter del candidato sindaco CATTOLICO, MODERATO, ENTUSIASTA (slogan dell'epeca) aveva picchiato cattolicamente, moderatamente ed entusiastamente il mio cugino.
    Il fratello del lupo alfa, quello che non aveva mai osato sfidarmi apertamente, non aveva saputo manco sfidare mio cugino (un pericoloso esponente della margherita), e aveva chiamato addirittura suo fratellone per picchiarlo.
    il giorno dopo tutta la città fu inondata da un volantino anonimo in cui per filo e per segno si raccontava come la faccia di un pericoloso esponente della margherita avesse picchiato furiosamente un mansueto fascista sulle nocche, procurandosi scorticatura delle stesse. Oltre a tutta un'altra serie di simpatiche robe inventate ma che facevano molto ridere.
    Il capo stesso del centrodestra locale accompagnato dal candidato sindaco venne a casa nostra a chiedere scusa e a minacciare velatamente che se non fosse uscito l'autore del volantino satirico avrebbero percorso vie legali (ah ah ah, ma querelami stocazzo).
    Persero malamente le elezioni, e da l' a poco nacque il blog che mi fece entrare nel mondo dell'internet a piedi uniti.


    per dire, come tutto a volte è legato dal filo sottile della vendetta
  • [Pacciani::post]
    è calabrese


    ahah ma mi confondi con isterico
  • [Pacciani::post]
    è calabrese


    ahah ma mi confondi con isterico
    [Lord H.::post]
    hubri ti credevo bolognese e non mi capacitavo, ora che ti scopro romano tutto torna.


    ma da dove ti era venuta l'idea che fossi bolognese, e cosa ti torna? e anche a quell'altro, perchè dovevo essere calabrese?
  • MaxDanno
    MaxDanno il palo della banda dell'ortica
    beh, dai in media ci hanno preso.
  • hubrys
    modificato 31 maggio 2013
    boh sì ma ho ancora un senso di vendetta incompiuto e tra gli altri hobby che ho è quello di aspettare un passo falso a livello lavorativo (di lui o di qualcuno della sua famiglia) e di metterli in ginocchio per sempre.
    peraltro adesso mi fate ricordare che tempo (ma si tratta di qualche mese eh) fa fui invitato a una festa di compleanno e non conoscevo bene la casa del festeggiato, e sbagliai casa confuso dal buio, vidi delle luci di un soggiorno ed entrai e c'era tutta gente sconosciuta e pensai che era quella la festa (io conoscevo solo il festeggiato) e tutti mi guardavano strano, finchè venne il padrone di casa che era IL LUPO ALFA.
    mi disse uei ciao hubrys che cazzo ci fai qui?
    eh niente, cercavo tizio ma mi sa che ho sbagliato festa
    eh, sì abita nella casa vicino
    ...
    ...
    (eravamo una decina di persone tutti con l'espression "...")
    beh allora ciao

    e insomma mi è venuto un mente che potevo picchiarlo.

    poi è successo anche che il martedì si gioca a calciotto tra amici, e in una volta che non ci sono andato c'era anche lui (come sostituto di non so chi negli avversari) contro la squadra dove di solito ci gioco io, ed era successo un non so che screzio per un rigore o qualcosa e lui molto vigliaccamente è andato alle spalle di uno della mia squadra (uno tranquillissimo peraltro) quello si è girato e lui senza dire ne a ne ba gli ha dato una testata e gli ha rotto il naso, e poi come al solito è scappato per evitare il linciaggio.

  • MaxDanno
    MaxDanno il palo della banda dell'ortica
    image
  • MaxDanno
    MaxDanno il palo della banda dell'ortica
    io mi sono accorto anni fa che non ho la pazienza per essere vendicativo.

    E' stato giocando a ogame: ho avuto un po' di screzi con un tizio, allora lui mi ha mandato la sua flotta, allora io ho chiamato i rinforzi e costruito i cannoni di hertz, sono stato in piedi tipo tutta la notte e verso le 5 di mattina mi sono accorto che mi aveva lanciato un missile mentre mi ero assopito, e in pratica sono stato in piedi tutta la notte e è finita pari o quasi.

    a quel punto mi son detto che avere nemici personali è una gran rottura di palle e ho deciso che per il futuro conveniva andare per la mia strada.
  • jax
    jax
    modificato 1 giugno 2013
    [hubrys::post]
    sembrava che l'accettazione nell'autobus passasse per quelle torture


    davvero, la scuola era dal punto di vista sociale un mondo con dinamiche tutte sue che in parte ritrovavi sull'autobus al mattino con in più la variabile dei soggetti del fondo che erano dei perfetti sconosciuti spesso delle classi maggiori e solo gli alfa e qualche beta fortunato poteva farne parte, era indubbiamente il luogo del potere, un vero incubo. io sceglievo i posti davanti per cercare di non entrare in contatto visivo coi bulli della barcaccia, ero tendenzialmente obeso, con gli occhialoni e vestito da hawaiano in gita turistica, un bersaglio troppo succulento per non essere preso di mira e sono in effetti sfuggito alla derisione, paradossalmente era più violento l'autobus della gente che andava alle scuole alte della città che quello dei buzzurri delle scuole professionali in periferia. poi per fortuna gli anni passano e adesso posso finalmente occupare con orgoglio il fondo dell'autobus e sentirmi figo (da solo)
  • [hubrys::post]
    ma da dove ti era venuta l'idea che fossi bolognese, e cosa ti torna?
    ti confondevo con jax. Davvero non l'ho detto che cosa mi torna? Tutto.
  • Parlavo di cotral eh non di atac, la diversa distribuzione dei posti la lunghezza del tragitto e la disposizione delle entrate e delle uscite fa dei due mezzi due luoghi di guerra sociale molto diversi.
    Il cotral é più gestibile dai dominanti ma per lunghezza é anche possibile essere utilizzaro dai ciccioni senza subire troppi danni , e se la barcaccia è unna specie di trono i primi posti sono i confini lontanissimi che teoricamente potresti farti un regno per cazzi tuoi con i nemici dell'impero (soprattutto donne, bambini con gli occhialu, ciccioni e autisti

    I mezzi atac li.ho sempre visti come la jungla, tutti contro tutti, non hai riferimenti precisi ne di posizione ne i individuazione del nemico ne di orario. L'atac eranouna specie di sopravvivenza nella giungla, una specie di vietna