I film (di astronavi) del 2014

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Commenti

  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    madonna
  • francesco
    francesco bello di nonna
    modificato 2 aprile 2015
    [gonzokampf::post]E' un discorso di usabilità dei thread in prospettiva, mandato faticosamente avanti da pochi eletti (rodolfo e me), tipo i disperati asserragliati nella baracca con poche pallottole vs orde di zombie lenti.
    [gonzokampf::post]mandato faticosamente avanti da pochi eletti (rodolfo e me)
    [gonzokampf::post]pochi eletti (rodolfo e me)
    [gonzokampf::post](rodolfo e me)
    [gonzokampf::post]rodolfo


    a posto
  • ho visto Interstellar e mi è sembrato un polpettone senza infamia e senza lode. l'unico motivo per cui ha 8.8 su imdb è perché i nolaniti hanno brigato per alzare il voto.
  • tubone mi spiace dire che sulle finalità del thread ha ragione gonzo, sebbene alcune delle norme siano state ratificate a posteriori.
  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    Mi ritiro ma non finisce qui me la pagherete
  • Inospitale
    Inospitale Che fa rima con subnormale!
    rodolfo::1724131

    [gonzokampf::post]usum rodolphi
    grazie gonzo non ho risposto direttamente ma ho apprezzato.



    di nolan non ho amato molto inceptione, che ho trovato ben fatto ma troppo noiosamente nerdy a danno dell'efficacia. in comune con inception interstellar ha il prendersi un po' troppo sul serio, che poi mi pare il vero problema di nolan in generale. ciononostante interstellar è stato insufflato con una buona dose di POESIA, talora discutibile ma pur sempre poesia. è quest'ultima a salvare l'opera che vado a commentare, che nella mia classifica vale un sette pieno.



    trattandosi di film molto pubblicizzato, inutile fare una sinossi. diciamo che il film parte da una situazione apocalittica ancora in fase soft (il che contrasta in positivo con la crassa cinematografia catastrofica degli ultimi anni). non male, anche se un po' manichea, l'idea di rappresentare la SCIENTIA come capro respiratorio per un'umanità che sembra essersi ripiegata su sé stessa sdoganando teorie complottistiche e autoavveranti (c'è qualcosa di vero in tutto ciò). questa situazione fa da sfondo al grande progetto interstellare della salvezza, ambiziosissimo ma portato avanti da una NASA ormai impoverita, bistrattata e che si appoggia a poco personale raccogliticcio ma apparentemente cazzutissimo. diciamo che da qui si sviluppa una vicenda interessante ma secondo me male implementata come sceneggiatura e in alcuni casi pure registicamente.




    Nessuno ha notato che sto cazzo di film fondamentalmente dice (e giustamente) che le donne sono causa di tutto?
    La missione sul cazzo del pianeta vicino al buco nero va a puttane perché la tipa vuole raccogliere i dati, come se non fosse chiaro a chiunque (tranne che ad una femmina isterica) che non si può vivere su un pianeta che produce periodicamente onde alte centinaia di metri. Ma no, lei deve fare, lei vuole fare. Tanto alla fine è il negro che passa 23 anni come un coglione da solo (che non aveva manco un'anguria da scoparsi).
    Poi la figlia nella stanza che rompe il cazzo. Si fosse fatta i cazzi suoi, nessuno sarebbe mai partito. Tra l'altro, c'è roba incestuosa perché il padre negli infinite finestre del tesseract avrà anche visto sua figlia che si ficcava poderose pannocchie nel culo e nella figa ma no, il DP con CP non ce lo fanno vedere perché gli americani sono buoni. E vaffanculo pure loro.
  • ti ringrazio per questa rilettura illuminante che non posso non condividere in larga parte
  • ho moduppato
  • THE EQUALIZER 2014

    gonzokampf::1724175
    Un esempio di questo vizio potrebbe essere The Equalizer
    indubbiamente. la fregatura di questo film però è solo all'inizio e solo se non sai che dietro c'è l'omonima serie anni '80 (io non me lo ricordavo). in effetti il regista ci mette fin troppa cura a far sembrare il protagonista (denzel) uno sfigo qualsiasi, con uno sforzo di realismo che non si addice troppo al genere e che viene spazzato via nel momento in cui il nostro sfigo si rivela un badass senza limiti (apparentemente). da quel momento comunque il film fila via liscio e non lo giudico malvagio. i veri difetti sono le semplificazioni grossolane o le omissioni nel narrare come il nostro ordisce le sue mortali trappolone e la prevedibilità che in questo film è praticamente assoluta. però ci stanno delle cose divertenti, molto classiche in realtà, tra cui villain ben inventati (no ok, uno).
    io oso dargli la sufficienza ma è un 6 meno meno.
  • gonzokampf
    modificato 23 settembre 2015

    Wild Tales - Relatos Salvajes, Damian Szifron (2014)

    E questa alla fine è un po' la bombetta di un'annata già di per sé abbastanza generosa.
    Sei brevi episodi che raccontano il venir meno dei costrutti sociali, e il libero dipanarsi delle passioni, umane e pertanto selvagge, con i toni tipici della commedia nera, attorno al tema della vendetta.
    Malgrado il gioco in alcuni punti paghi lo scotto di una certa prevedibilità, uno storytelling sapiente - Szifron è più sceneggiatore che regista* - garantisce sempre il giusto livello di empatia senza mai scadere nel grottesco/macchiettistico fine a sé stesso.
    Questa narrazione calda è il retaggio sì del miglior Almodovar (che qui figura come produttore) ma soprattutto della commedia all'italiana**, le cui premesse, portate alle estreme conseguenze, incontrano la catarsi di una violenza scanzonata, tarantiniana.
    Cfr. la scena in cui due cameriere di una tavola calda, nel valutare la possibilità di avvelenare un piatto, si chiedono se il veleno per topi sia diventato più o meno nocivo dopo la scadenza.
    Non manca un occasionale addentellato di satira rivolta alle istituzioni sociali, dalla burocrazia parassitaria (in Bombita, il mio preferito) al matrimonio (in Hasta que la muerte nos separe), senza però mai scardinare l'opera dal suo binario principale, che rimane il divertimento scanzonato e oltraggiante.

    * questa circostanza accentua la dimensione televisiva che a volte mi è parso caratterizzasse il film, sebbene di per sé non sia un male.
    ** nell'entusiasmo generale con cui è stata accolta la pellicola si sono addirittura scomodati i nomi di Risi e (sic) Ferreri.
  • gonzokampf::1737783
    miglior Almodovar

    ma come, vai a fare le fiaccolate contro l'ideologia jender e poi...
  • psycho::1737797

    gonzokampf::1737783

    miglior Almodovar


    ma come, vai a fare le fiaccolate contro l'ideologia jender e poi...
    Occhio che Almodovar ha messo a segno vittorie sfavillanti in nome del Patriarcato facendo recitare Penelope Cruz con due taglie di reggiseno in più, non si sa se ascrivibili a push-up, chirurgia plastica estemporanea o all'intervento del Santo Espirito.
  • The martian: visivamente godibile, personaggi un po' meh. rientrato ora, non ho potuto fare a meno di fare un confronto impietoso con "the right stuff" e "apollo 13", contro i quali perde pur onorevolmente
  • a me hanno preoccupato i tentativi di collocarlo mediaticamente sulla scia di altre opere (sulle quali ovviamente regna interstellar), testimoniati tra l'altro da una scelta di attori poco fantasiosa nella migliore delle ipotesi
    quindi pavento cagatona coi fiocchi anche se ad alto budget
    o meglio: film insignificante
  • comunque occhio, è del 2015 non dovrebbe stare qui
  • la sceneggiatura di Terminator Genysis è stata scritta da Damon Lindelhof in tandem con M. Night Shamalyan ma siccome si vergognavano a ragion veduta del risultato, hanno assoldato due prestanome affinché i loro nomi non venissero sbertucciati pubblicamente ancora di più di quanto non lo siano già.
    e come al solito su imdb stanno brigando per mantenere il voto sopra la sufficienza.
  • Inospitale
    Inospitale Che fa rima con subnormale!
    ahaha, no, quasi.
    rodolfo::1737780

    gonzokampf::1724175

    Un esempio di questo vizio potrebbe essere The Equalizer
    indubbiamente. la fregatura di questo film però è solo all'inizio…


    Il cattivo è monumentale e più interessante del protagonista. Coso qui:


    freakout::1738156la sceneggiatura di Terminator Genysis

    Non sapevo nemmeno ci fosse. Credevo avessero improvvisato direttamente sul set.
  • glugluglu
    modificato 13 gennaio 2016

    Kingsman: Secret Service - Matthew Vaughn (2014)

    Simpatica opera action/spy/comedy (recensioni) che, non potendo offrire nulla di originale, traspone un fumetto prendendo la strada della rielaborazione irriverente e a tratti politically incorrect del genere.
    Alcuni lulz arrivano, un paio di scene svettano, in generale la confezione è precisa e curata nonostante sia chiaro a tutti i partecipanti che questo film non passerà alla storia.

    IL CAST
    Colin Firth: vederlo portare avanti il film interpretando un ruolo che gli avrei detto antisimmetrico mi ha provocato dei ghigni di maschia ammirazione.
    Micheal Caine: leggermente meno catatonico che in Youth, in una scena è in grado di cambiare posizione.
    Mark Strong: il volto-feticcio dei film sui servizi segreti prova a salvare (ancorchè parzialmente) le scene più deboli.
    Jack Davenport: rido a causa di Coupling.
    Principessa di Svezia: un culo improvviso ed evocativo.
    Gli altri: non me ne frega un cazzo.

    Giudizio finale: consigliabile per le sere con gli amici quando dopo cena non sapete più che cazzo fare e sembra impossibile mettere tutti d'accordo.
  • glugluglu::1742525
    Kingsman: The Secret Service - Matthew Vaughn
    Per me c'è forse la miglior scena di menare del '14.
  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    gonzokampf::1742528

    glugluglu::1742525

    Kingsman: The Secret Service - Matthew Vaughn
    Per me c'è forse la miglior scena di menare del '14.


    Approvo (marcia in più: il finale velocizzato di Freebird).
  • f205v
    f205v Il Signore della Merda
    ottimo in effetti.
    Ho anche trovato piacevolmente piacevoli i contrasti sulle varie pronunce dell'inglese dei protagonisti (humor tipicamente british, che sottolinea la totale suddivisione in classi della società inglese).

    Nelle versione scaricata da me, purtroppo, la scena del culo è miseramente tagliata.
  • il tubone::1742533
    Freebird
    Il cui uso migliore nel cinema rimane però quello del finale di The Devil's Rejects.
  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    Concordo anche su questo (strano. Vado dal medico per un checkup).
  • KINGSMAN ecc.

    mi ha fatto super mega cagare. non so come altro dirlo.
  • Rodolfo
    modificato 27 gennaio 2016

    FURY di David Ayer (2014)

    se n'è mai parlato qui? io lo vidi l'anno scorso ma mi è capitato di rivederlo ieri. state molto attenti perché è un film che si vende per bello, pur se nel genere tough guy non proprio cervellone.
    invece non è un bel film, è proprio una mezza merda. occhio.

    è tutto una premessa, con ritratti umani sbozzati nel primo terzo, nel palese sforzo di emulare altri campioni del genere (ovviamente tra gli altri pvt. ryan) ma il lavoro è lasciato a metà per palese incapacità. prima che tu capisca bene inizia una storia scarna e poco interessante che vede sostanzialmente i nostri protagonisti avanzare fino ad un vicolo cieco in cui si consumerà un po' tutta la catarsi. patetico il fatto che il film tenta di inserirsi nel genere realistico inizialmente, per poi presentare scene sempre più insensate o eccessive (e prive di qualunque logica militare). il protagonista è al centro di un ingresso nell'età adulta che nel famigerato inizio si anticipa difficile e profonda, ma state tranquilli: nel 15 minuti a seguire alcuni insegnamenti assolutamente del cazzo e della merda (propinati però come oro colato) faranno del nostro un altro segnaposto senza personalità.
    anche considerando gli sforzi tecnici per me non può superare il 5.
  • IL Tubone
    IL Tubone un solido problematico
    Si, qui.
    Sostanzialmente ero d'accordo con te a parte che, rileggendomi, noto una certa mancanza di lucidità a causa della personale passione à la f205v per il dettaglio della storia bellica nonchè per gli armamenti, che mi ha fatto apprezzare del film alcuni aspetti meramente tecnici (però alla fine svaccano pure quelli).
    Cinematograficamente parlando è, nel complesso, una minchiata.
  • anche uno spreco di risorse e di un paio di attori che francamente potevano essere gestiti meglio invece di farne dei semi-eroi di cartonato
  • Rodolfo
    modificato 26 maggio 2016

    The Homesman, Tommy Lee Jones (2014)

    ho intrapreso la visione di questo lungometraggio temendo l'americanata e sperando in un film senza infamia e senza lode; invece il film riesce, sebbene con un po' di rincorsa, a staccarsi dal mare magno di cagate da pionieri e cuori ribelli in un modo che ci colpisce favorevolmente.
    non si tratta di un capolavoro, anzi: per quanto tommy lee sia ben inserito in un circolo virtuoso le sue carenze da regista secondo me si fanno notare, non favorite da un cast disomogeneo formato da pesci grossi (bravi) e comprimari non tanto all'altezza. mi ha fatto piacere rivedere la swank in una parte che che le rende giustizia, anche se recitata un po' scolasticamente.
    nel complesso, comunque, la storia è interessante, non banale nella misura in cui non offre i soliti appigli a base di redenzioni improvvise e colpi di fortuna. il west qui appare in una luce molto più fosca e desolata (in culo al mito dell'opportunità) eppure lo stesso east - che il gioco di specchi ci fa ripensare come oasi di civiltà - si rivelerà un mondo per certi versi più ostico (e sono al limite dello spoiler). un panorama, quindi, più complesso del previsto che sposta per gradi l'attenzione dello spettatore sulla psicologia dei protagonisti e sulle loro inaspettate affinità.
  • gonzokampf::1718287
    rn
    rn Visivamente valido, purchè vi sia piaciuta l'impostazione kitsch del primo, qui portata alle sue estreme conseguenze: abbondano i barocchismi, riflessi sull'acqua, volute di fumo, occhi colorati etc. per farci dimenticare che il total blue screen ora se lo possono permettere anche i telefilm più balordi, a differenza di quanto avveniva nel 2005. Bisogna anche dire che addirittura il 3D ha un suo senso.

    rnPurtroppo hanno combinato qualche casino con la sceneggiatura, perchè a parte la storia principale da cui prende il nome - che è per inciso una delle più deboli del fumetto narrativamente parlando - il tutto si risolve in home invasions schematiche e noiosette.

    rnRisulta particolarmente sprecato il personaggio di Marv, che a parte un'ottimo inizio (una delle storie brevi contenute negli ultimi volumi) che mi aveva fatto ben sperare, finisce a fungere unicamente da spalla per gli altri, con pretesti risibili.

    rnSe il primo vi è piaciuto molto andateci senza troppe aspettative, tanto per onorare un debito affettivo.
    per me questo film è una merda riscaldata e debbo dire anche la green (che adoro) in questa sede non è riuscita a dirmi un cazzo. brutto sviluppo per il frachise.