regola per sopravvivere

scotto
modificato 21 maggio 2015 in recensioni
fanno un programma dove un uomo e una donna vengono lasciati nudi per 21 giorni in una giungla o su un'isola e devono sopravvivere. non hanno vestiti ma possono scegliere un utensile ciascuno (prendono sempre un coltello e un accendino, sempre) e naturalmente una telecamera. sono persone con una certa esperienza negli sport di resistenza e altre manicomiate. sono anche sempre di aspetto quantomeno accettabile, e benchè vadano in giro nudi non li ho mai visti chiavare, in nessuna puntata. all'inizio non lo fanno per qualche loro motivazione, ma in seguito gli mancherebbero proprio le forze. anche se non c'è nessun rischio reale, perchè se gli succede qualcosa li tirano subito fuori, il gioco sembra abbastanza duro: quelli che resistono fino alla fine perdono anche una ventina di chili, perchè raramente riescono a uccidere e mangiare qualcosa di più di un granchio o un serpentello.

comunque dopo un po' si nota una certa differenza tra il comportamento dei maschi e quello delle femmine. il maschio di solito parte baldanzoso, fa progetti, costruisce la casupola di foglie, medita di abbattere alberi e trucidare cinghiali. nel giro di quattro o cinque giorni arriva quasi al collasso perchè consuma molte più energie di quante riesce a procurarsene. a questo punto spesso piange di rabbia e/o di vergogna e poi o molla o assume il ritmo della femmina. costei è quasi sempre più lenta nel prendere decisioni e talvolta interrompe a metà quello che sta facendo perchè pensa che non ne vale la pena. mentre il maschio gira per la giungla a cercare l'inesistente cinghiale, la femmina aspetta che le capiti a tiro qualche piccolo animale ripugnante e lo uccide senza nessuna esitazione e, si direbbe, senza nessun piacere. di fatto la sua tattica si rivela quasi sempre più adatta di quella del maschio. la sua mancanza di ambizioni, il suo opportunismo sono molto più efficienti, anche considerando che nella giungla non ci deve vivere, le basta sopravvivere 21 giorni. gli ultimi 3 o 4 li passa spesso senza quasi muoversi, perchè effettivamente è già così debole che non le conviene fare altro. la femmina, inoltre, non piange quasi mai e il suo umore è più costante di quello del maschio, sebbene ogni tanto emerga una certa congenita isteria.

va anche detto che una volta su dieci il maschio è fortunato e il suo insensato girovagare lo porta a scoprire qualche bestia malata o ferita e quindi facilmente sopprimibile e/o un fiumiciattolo e/o un albero carico di frutta. sono quasi giunto alla conclusione che il maschio sopravvive quasi per puro culo, mentre la femmina per resistenza (e comunque il metabolismo della femmina sembra adeguarsi più rapidamente a un ambiente in cui si mangia pochissimo e si agisce poco). è chiaro che alla lunga la tattica della femmina non offrirebbe nessuna speranza di un vero miglioramento delle condizioni di vita. fosse per lei, continuerebbe a sopravviere col minimo sforzo possibile. d'altro canto il comportamento del maschio finisce male nove volte su dieci, ma chi non risica non rosica.

quel che più colpisce è che la femmina appare meno isterica. probabilmente non vuole sprecare energie nemmeno per rompere il cazzo al prossimo, oppure forse dipende dall'assenza del fattore sessuale. vedendo come si riduce quella gente nel giro di pochi giorni, e considerando che gli uomini primitivi non dovevano fare una vita molto diversa, viene da chiedersi come si sia potuto attribuire tanto peso (psicologico, sociologico) al sesso, che doveva essere un'attività veramente marginale. per chiavarsi una femmina, infatti, ci vuole forse più energia che per dare la caccia a un cinghiale, e quelli non se lo potrebbero assolutamente permettere, nemmeno se volessero con tutte le forze. secondo me è chiaro che il problema sessuale (tutti gli inceppi e le nevrosi e i processi di rimozione, sublimazione e cazzate varie) è una cosa moderna, che non può risalire a più di qualche millennio fa. senza l'agricoltura e i metodi di conservazione (senza un minimo di stabilità della fornitura alimentare) il sesso non riproduttivo doveva esistere a stento. forse è per questo che tutti i riti agrari sono alla fin fine riti sessuali, o meglio è tutto il contrario.

comunque anche in questo programma il maschio risulta l'elemento caotico, emotivo, astratto, mentre la femmina quello conservatore, realista, meschino.
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Commenti

  • ba be ma questo è freud il disagio della modernità, quindi scusa ma cazzate
  • vincibile
    modificato 10 maggio 2015

    era della civiltà, non della modernità, vattene a posto

    Scotches, morto piaciuevole lettura, ma mi commetti l'errore grossolano di attribuire retroattivamente l'insufficienza adattiva (nonché la tendenza sborona a sopravvalutarsi) del contemporaneo survivor all'indole naturale del nostro scimmio progenitore? A occhio direi che questo è un programma di americani, cui partecipano aitanti virago e robusti omaccioni che abbisognano di quantità di calorie spropositate rispetto ai più compatti uomi delle gayverne, che avevano probabilmente un metabolismo più efficiente e un cervello che non succhiava troppa energia ai muscoli e ai genitali, era di certo contemplativo ed economico.

    porcodio ma che è sta cosa che le firme finiscono nel post
  • scusate ho scritto modernità invece che civiltà ma ero carico di cibo e bevande
  • [undefined::post]a cercare l'inesistente cinghiale
    trona
    [undefined::post]probabilmente non vuole sprecare energie nemmeno per rompere il cazzo al prossimo
    il comportamento passivo-aggressivo tipico delle femmine è in effetti energicamente efficiente
    [undefined::post]scusate ho scritto modernità invece che civiltà ma ero carico di cibo e bevande
    scusa anche te eh, potevi anche posare le buste della spesa prima di rispondere
  • tranquillo le ho poi cagate tutte
  • vincibile

    Bravo scotto, sicuramente due coglioni di Manhattan sperduti in una scenografia fittizia possono insegnarti molto su come vivevano gli uomini delle caverne.
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015

    scotto

    rodolfo quel che dici non c'entra un cazzo.

    vincibile immaginavo l'obiezione, é chiaro che l'uomo primitivo era ben diverso da quello attuale, psicologicamente e anche un po' fisicamente, però in pratica noi sappiamo già, anche senza il programma americano, che tra i primitivi il maschio rischiava piú della femmina, sicuramente si muoveva di più e quindi penso che fosse comunque già portato a un tipo di vita più instabile, nel bene e nel male. penso non si possa dubitare che il progresso é quasi sempre un obiettivo del maschio e non della femmina, e infatti da quando anche le femmine hanno cominciato a svolgere ruoli maschili il mondo ha fatto l'enorme balzo in avanti grazie al quale facciamo una vita ripugnante.
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015

    scotto

    akkot sei proprio stupido. i concorrenti non sono impiegati del catasto, é gente che fa i corsi per diventare primitiva, quelli che si costruiscono l'arco e riconoscono la cacca di vedova nera. e dopo pochi giorni senza mangiare la loro moderna forma mentale si riduce a pochissima cosa, infatti i loro discorsi sono di una monotonia da non credere e mostrano anche sempre meno lucidità. quindi da un lato diventano molto simili a dei primitivi e dall'altro hanno anche più possibilità di sopravvivere perché almeno hanno un coltello e un accendino. al posto loro dei veri aborigeni durerebbero anche meno.
  • infatti le società di cacciatori e raccoglitori avendo poco cibo non potevano permettersi nemmeno di mantenere tanti figli e la popolazione rimaneva stabile, mentre le società agricole potevano permettersi anche una certa crescita demografica che veniva frustrata da carestie cicliche e pestilenze.
  • rodolfo quel che dici non c'entra un cazzo.
    ero stanco e ubbriaco. posso anche concordare con alcune tue riflessioni ma intendevo solo dire che l'immagine del mondo primitivo connotato come "ante legem" e - per quanto appaia strano - caratterizzato da estrema durezza, è un costrutto ideologico non solo indimostrato, ma al contrario in parte sconfessato della paleontologia e dell'antropologia moderne.
    infatti le società di cacciatori e raccoglitori avendo poco cibo
    poco cibo dove chi come quando? le società di raccoglitori note vivono praticamente in uno stato di abbondanza, e sono dei pigri del cazzo e riempiono il tempo scaccolandosi. nulla di più lontano dalla filosofia del "survivalism" di novissima concezione
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015

    scotto

    si ma questo è (ai miei fini) insignificante. finché il sesso è una funzione vitale, non presenta particolari problemi: il chiavare per figliare, raro o frequente che sia, é una questione economica. é quando il chiavaggio diventa voluttuario che nascono perversioni e nevrosi più complesse, forse irrisolvibili. quindi, a voler tirare in ballo freud, il problema é proprio il contrario di quello che diceva lui: non è che la malattia mentale viene dalla repressione dell'istinto sessuale (che quasi non esiste: esiste l'impulso di riprodursi, che é altra cosa): viene invece dalla libertà del chiavaggio (che ovviamente non è di tutti).
  • ma crepa coglione.

    Scusa scotto non avevo colto la tua disamina scientifica pregna di buone ragione.
  • wasd
    modificato 10 maggio 2015
    ah no infatti mi sa che cazziavo, la prole era poca perchè ci si doveva spesso spostare mi pare siccome per ogni individuo erano necessarie delle grosse quantità di spazi vergini e cambiando stagione non sempre ogni luogo era adatto, infatti sta cosa la si vedeva pure nelle società di nomadi allevatori. cmq ste cose le ho lette un botto di tempo fa su internet a caso o forse addirittura sui libri di jd, però sembrano abbastanza in accordo col racconto di scotto.


    quel che è certo o comunque molto probabile è che gli agricoltori scopassero decisamente di più e potessero permettersi una prole più vasta.
  • rodolfo

    gesù, scotto la mia non era un'apologia delle fantasie di freud sulla storia dell'umanità, ma esattamente il contrario. detto ciò continui a istutuire minchiate inedite tipo l'impulso di riprodursi, quando - di nuovo in confilitto con fantasie da bolliti - è noto che in alcuni casi il nesso tra copula e esito riproduttivo non fosse (o non è) nemmeno chiaro in alcune cuture c.d. primitive. ma anche laddove il nesso sia ben chiaro, inquadrare un istinto molto moderno e teleologico come quello "di riprodursi" in società antiche mi pare veramente arduo
  • cioè, freud e altri dopo di lui hanno detto che l'uomo ha "perso" la libertà di fare il chiavettiere (perchè una minoranza ha monopolizzato le femmine) e che tutta l'energia istintuale è stata convogliata nel lavoro, il che ha consentito il progresso della civiltà. secondo lui la civiltà con la sua morale sessuale repressiva "pretende troppo" dagli uomini e isterizza le femmine, che starebbero meglio se si facessero chiavare di più. ma è evidente che una cazzata del genere poteva dirla solo un vizioso, e anche ebreo, perchè 1. con tutta la nostra libertà sessuale siamo più nevrotici di prima e 2. la presunta libertà primitiva quasi certamente non è mai esistita, il primitivo fotteva raramente perchè non aveva abbastanza energie e del resto alla specie non serve affatto che si chiavi molto, ma solo che si facciano molti figli, per i quali bastano ben poche ficcate. tant'è che gli animali non si accoppiano se non per figliare.
    quindi quello che oggi noi chiamiamo istinto sessuale non è primitivo ma E' GIA' FIGLIO DELLA RICCHEZZA, del progresso. la sua repressione era una misura ecologica (anche sotto il profilo psicologico).
  • Scotto, tu produci della (per me) piacevole letteratura, piena di suggestioni interessanti - forse non tutte tue, ma non importa. Poi però sembri avere la seria intenzione di voler dimostrare una tesi e qui la tua metodologia non è migliore di quella di Freud.image
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015
    secondo me il punto è addirittura ovvio. se l'uomo, a differenza di quasi tutti gli altri animali, non ha una stagione riproduttiva precisa, questo dipenderà probabilmente dal fatto che si è slegato dai cicli naturali attraverso l'agricoltura, il fuoco, la conservazione degli alimenti, insomma la tecnica. non vedo altre spiegazioni possibili.
    inoltre l'istinto di riprodursi, che è nel dna di tutti i viventi, nell'uomo è stato pervertito e deviato, proprio per via del fatto che il coito può essere usato come fonte di piacere slegata dalla riproduzione. quindi la civiltà produce il piacere sessuale modernamente inteso, mentre la repressione di quel piacere, che è fenomeno successivo, non serve a "deviare" energie nel lavoro, ma è semplicemente espressione di certi rapporti di forza.
    forza che, però, non viene più impiegata per garantirsi una discendenza, ma per il piacere. quindi soddisfa un desiderio molto più "moderno" e, in fin dei conti, non necessario.
    il negro nella giungla con quindici mogli e cinquanta figli non lo fa per riprodursi di più, ma perchè gli piace avere sempre mogli giovani, che lo fanno arrapare di più. lo fa per il piacere, che non essendoci contraccettivi gli procura anche figli, ma questo è accidentale. infatti secondo me nelle società veramente primitive la poligamia non c'era. la poligamia è una cosa moderna (relativamente).

    da cui la fatuità che circonda il sesso, l'impressione che sia tutto paurosamente sopravvalutato, l'impressione di spreco, da un lato, e di sadismo, dall'altro. se vedessimo due cani che lottano per accoppiarsi ma non per figliare, solo per bullarsene al bar, li riterremmo ancora più bestie di quello che sono, infinitamente di più.
  • vincibile
    modificato 10 maggio 2015
    non vedo altre spiegazioni possibili.
    Ci sono altre specie, come il panisco e il tursiope, che non hanno sviluppato alcuna tecnica che permetta la sopravvivenza al di fuori dello spontaneo vincolo naturale, eppure scopano al di fuori dei periodi fertili (di norma palesi). In genere, lo scopaggio non riproduttivo si ritrova nelle specie che vivono in gruppi dai rapporti sociali ben articolati (e sono anche quelli in cui si osserva la uomosessualità). Ci sono persino cetacei, quali l'orca e il deflino comune, che sembra uccidano altri animali per gioco e non per fame o per difesa.
    Il tuo discorso andrebbe considerato una superfetazione culturale di un fatto naturale e spontaneo che le preesiste.
  • cioè il fatto che tre animali su centinaia di migliaia di specie non hanno un periodo riproduttivo fisso sarebbe il segno che per l'uomo ciò non dipende dalle sue particolari caratteristiche. per questi animali di merda che menzioni dipenderà forse dal fatto che la vita in comunità li aiuta a sopravvivere (e questa di fatto è già quasi una questione di tecnica). quindi è sempre una certa facilità che permette il sesso libero, e del resto non potrebbe essere altrimenti visto che è un'attività che costa energia e gli animali non spendono energia se non ce l'hanno.
  • vincibile
    modificato 10 maggio 2015
    Che argomento sarebbe "tre animali su centinaia"? Non vuol dire niente, dai. Il tuo discorso implica che la lussuria è un prodotto secondario di una condizione più rilassata grazie a una tecnica che riduce fatica e necessità di risparmiare energie, che ora possono impiegarsi in attività ancillari come l'orgasmo. Sembra pure che il tutto sia avvenuto in piena coscienza, quasi che gli ingegneri delle caverne avessero ben chiaro il fine "facciamo il fuoco perché è bene che l'uomo chiavi di più". E poi capovolgi quel che ho detto: è il sesso non riproduttivo ad essere un mezzo per instaurare tra gli individui quei rapporti che aumentano la sopravvivenza, è il sesso che permette una facilitazione, come la chiami tu, non vice versa. Almeno così poteva essere in origine.
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015

    scotto

    ma io non ho detto che l'uomo si è incivilito per chiavare piú spesso, bensì che il sesso ricreativo é conseguenza del progresso, tesi che ribadisco. é noto che le femmine che non mangiano carboidrati gli si secca la patana e smettono non solo di ovulare, che sarebbe ragionevole, ma anche di provare piacere sessuale. in una società molto povera, che ignora l'agricoltura, il sesso sarebbe molto raro e servirebbe solo a figliare. poi il fatto che pochissimi altri mammiferi possono riprodursi tutto l'anno significa ben poco. può essere un'arma di sopravvivenza perché magari sono bestie prolifiche, tipo i conigli. ma non è il caso dell'uomo, che non è mai particolarmente prolifico, e comunque alleva i figli per un tempo così lungo che la tattica conigliesca mi sembra da escludere.

    tra l'altro non mi sono preso la briga di verificare se questi animali di nerda che dici fanno davvero quello che dici. posso dire però che l'unica scimmia che fa sesso fuori dal periodo fertile (il bonobo) lo fa raramente in natura (solo il 5% delle volte), mentre lo fa più spesso in cattività, non avendo il problema di sopravvivere.
  • vincibile
    modificato 10 maggio 2015
    scotto::1729450
    sesso ricreativo é conseguenza del progresso
    Ma di' piuttosto che il sesso ricreativo, pur non essendone la conseguenza né il prodotto, si è valso del tempo libero e dell'abbondanza offerti dal progresso tecnico e la sua origine resta una deviazionie a fini sociali della necessità riproduttiva. Tra l'altro la spinta allo sviluppo ci ha messo poco a spodestare il fottere in favore di altri ozii (funzionali all'accumulo di plusvalore, come i socialcosi).

    In una società molto povera non sono sicuro che i chiavanti programmino la copula nei giorni fertili, il testosterone è in grado di smobilitare riserve energetiche inaspettate e uno può anche dimenticarsi di avere un sonno mortale se gli si presenta l'occasione irrinunciabile del fottere.

    Proprio perché prolifici, i conigli non avrebbero bisogno di essere continuamente in periodo fertile. In genere, l'efficenza del sistema riproduttivo è una conseguenza del tasso di sopravvivenza sino all'età dello sviluppo sessuale. Si vede che i guniigli, in natura, schiattano a manipoli quando ancora sono piccini.

    E come ti spieghi che l'ovulazione della femmina dell'uomo è occulta e benché, il suo periodo fertile sia circoscritto ad alcuni giorni al mese, la sua ricettività sessuale rimanga costante, sebbene con alcuni picchi?

    Che fonti hai sui bonobo? Comunque non conta molto se le specie paragonabili all'uomo sono una o centomila, non è in questione l'affermazione di una legge biologica generale: se esiste anche una sola specie in cui lo stesso fenomeno è presente, l'ipotesi della sua origine non naturalistica si fa meno ovvia, pur non potendosi escludere del tutto.
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015

    scotto

    ma io ho detto tipo quindici messaggi fa che il sesso allegro é figlio del progresso, che è quel che stai dicendo adesso. la tua distinzione tra "fornire l'occasione" e "provocare" non serve a niente perché io non ho mai detto che la tecnica é la causa della sessualità moderna (nel senso di unica causa, causa meccanica). ho detto invece che secondo me senza un certo sviluppo non ci può essere sesso ricreativo, se non in casi marginali.

    per quanto riguarda il problema della fertilità della femmina, non è detto che sia occulta. il suo ciclo è noto da millenni, ha dei segni esterni che forse i nostri antenati coglievano meglio di noi (odori, secrezioni) e per quanto riguarda la ricettività sessuale costante, questa é probabilmente una condizione eccezionale, che dipende (appunto) dalla nostra civiltà. in un ambiente poverissimo la femmina probabilmente non prova piacere ad essere chiavata, come capita alle anoressiche. e allo stesso modo é probabile che un maschio sempre affamato non abbia nessuna voglia di chiavarsi una femmina se non per ingravidarla. il che si nota meno per il semplice motivo che il maschio può trovare un gran numero di femmine da chiavarsi a scopo riproduttivo, mentre la femmina una volta incintata sa che il coito non le serve piú per parecchi mesi.

    per i bonobo, ho letto delle cose sulla internet. naturalmente gli scienziati hanno avuto ampio interesse a travisare e falsificare i dati sul sesso ricreativo delle scimmie, perché erano alla ricerca di un mezzo per dimostrare che il sesso libero é utile, riduce i conflitti sociali e queste stronzate qua, che sono sempre figlie di Freud, anche se alla lontana. ma la verità è che (ovviamente) una bestia, uomo incluso, fa innanzitutto quel che serve a sopravvivere e quindi la sessualità ricreativa é un lusso che (questo sí) moltissimi non si possono permettere. e siccome é un lusso, uno spreco, genera i fenomeni psicologici legati al lusso e allo spreco, che sono (mischiati) la vanità, la crudeltà e l'amore.
  • scotto::1729457
    fa innanzitutto quel che serve a sopravvivere
    MERDA ALERT
  • scotto

    merdolfo ti consiglio davvero di dare uno sguardo a quel programma. dopo quindici giorni senza mangiare, nudo nella giungla di merda, la vita si semplifica paurosamente
  • ho detto invece che secondo me senza un certo sviluppo non ci può essere sesso ricreativo, se non in casi marginali.
    Vabbè. Allora è come l'aumento di statura della popolazione nel giro di pochi decenni per le generazioni che hanno conosciuto l'abbondanza alimentare: la statura c'era già nei geni dei padri ma il fenotipo ne era privo per insufficienza di proteine.
    Ma a 'sto punto pure il cacare si è giovato dell'invenzione dei cessi.
    il suo ciclo è noto da millenni, ha dei segni esterni che forse i nostri antenati coglievano meglio di noi (odori, secrezioni) e per quanto riguarda la ricettività sessuale costante, questa é probabilmente una condizione eccezionale, che dipende (appunto) dalla nostra civiltà.
    E ti pare che caratteristiche del genere, che implicano specifiche funzioni metaboliche e altrettante istruzioni genetiche, si siano modificate in un millennio scarso perché qualcuno si è inventato il giogo imbottito, il maggese o il telaio Jacquard? Il fenfo della mifura!
    in un ambiente poverissimo la femmina probabilmente non prova piacere ad essere chiavata, come capita alle anoressiche.
    Devi prima scremare l'obiezione che le anoressiche hanno dei problemi di autostima/umore/sarcazzo e se non godono la vagina non è per forza a causa dell'estrema debilitazione. E poi, visto che stiamo affastellando ipotesi con gran libertà, non è ragionevole pensare che l'intestino della femmina primitiva assorbisse molto meglio di quello delle attuali e parimenti le riserve di grasso e glicogeno fossero ben più performanti nelle prime che nelle seconde? Ciò spiegherebbe anche la diffusione di supertrippone costituzionali nelle razze meno evolute (negri & meridionali).
    e allo stesso modo é probabile che un maschio sempre affamato non abbia nessuna voglia di chiavarsi una femmina se non per ingravidarla eccetera
    Ma poi siamo sicuri che una chiavata sia così dispendiosa per l'organismo? Forse il maschio primitivo veniva nel giro di cinque secondi, perché effettivamente è molto vantaggiosa caratteristica: spendi poco, godi subito e a fernish prima che arrivi l'umbertosmailodonte.
    e siccome é un lusso, uno spreco, genera i fenomeni psicologici legati al lusso e allo spreco, che sono (mischiati) la vanità, la crudeltà e l'amore.
    Stai biologizzando troppo la psicologia o vice versa.
  • scotto
    modificato 10 maggio 2015

    scotto

    ma che cazzo c'entra la genetica. la genetica non spiega niente. che la capacità di darsi al fottimento gratuito sia una caratteristica antica ma inespressa o una mutazione più recente é del tutto irrilevante ai fini che mi interessano. inoltre l'umanità pratica l'agricoltura da piú di diecimila anni, per quel poco che ne sappiamo, e comunque usa strumenti da centinaia di migliaia di anni e anche quando cacciava doveva aver trovato qualche mezzo per conservare la carne. quindi é già molto tempo che la tecnica ha modificato profondamente la vita umana, per cui non c'è niente di strano nel fatto che la nostra idea di "naturale" sia già completamente pervertita.

    per le anoressiche, le ho usate semplicemente come caso noto di sottonutruzioni, ma vasta prendere una femmina priva di turbe e affamarla per avere gli stessi effetti sulla libido. e la femmina primitiva poteva essere diversa quanto vuoi, ma non al punto di vivere d'aria. il fatto è che tu, come quasi tutti, me compreso, non hai davvero idea di che significa la fame e degli effetti che provoca.

    poi certo é possibile che i primitivi fossero piú efficienti, anche nel chiavare, ma ciò non toglie che per loro la priorità restava la sopravvivenza e che se gli restavano forze le avrebbero usate prima per cacciare e poi per chiavare. resta quindi il fatto che il sesso sciolto non è una necessità e non può aver determinato la loro forma mentale più delle necessità primarie. il mondo dei sensi libero e primitivo non è mai esistito, é una creazione ideologica del secolo scorso.

  • vincibile
    modificato 10 maggio 2015
    scotto::1729461
    ma che cazzo c'entra la genetica. la genetica non spiega niente. che la capacità di darsi al fottimento gratuito sia una caratteristica antica ma inespressa o una mutazione più recente é del tutto irrilevante ai fini che mi interessano.
    Credevo che nel tuo discorso fosse implicito che la prolungata inedia facesse emergere, anche nel più civilizzato esemplare, quei comportamenti istintivi da cui avevo capito tu volessi trarre un apologo a metà tra genealogia dei costumi e necessità naturali.
    scotto::1729461quindi é già molto tempo che la tecnica ha modificato profondamente la vita umana, per cui non c'è niente di strano nel fatto che la nostra idea di "naturale" sia già completamente pervertita.
    Più che altro l'idea di naturale è già perversa all'origine. Volendo, potremmo anche smettere di fare una distinzione ontologica tra naturale/artigificiale secondo il senso comune o filosofie più sofisticate ma non meno fallaci.
    scotto::1729461 il fatto è che tu, come quasi tutti, me compreso, non hai davvero idea di che significa la fame e degli effetti che provoca.
    Va bene.
  • scotto

    é curioso notare che poco dopo l'uscita di 'sto programma ne ganno fatto un altro, che si chiama l'isola di Adamo ed Eva, dove i due tipi sono sempre nudi ma non c'è il problema della sopravvivenza, perché il cibo lo fornisce la produzione. riemerge allora il profilo del chiavare, la seduzione, il terzo incomodo etc (http://www.iodonna.it/attualita/primo-piano/2014/reality-spagnolo-adan-y-eva-nudi-anima-gemella-402131831912.shtml).

    in pratica questo secondo programma é la versione ideologizzata dei primitivi, il ritorno alla "libertà dei sensi" mai esistita in natura. si vede che il gioco della sopravvivenza non soddisfaceva alcune esigenze psicologiche.
  • secondo me nei tempi primitivi c'era più selvaggina. una foresta non è il posto migliore per cacciare, siamo scesi dagl alberi apposta perchè ci siamo cacati il cazzo di inseguire prede minuscole e velocissime, o alate. Lo fanno apposta per vederli passare dalla fase imbarazzo sessuale a imbarazzo per la propria vita sec me.